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RIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO COMUNALE PROSPICENTE IL LAGO DI CALDONAZZO - STUDIO ASSOCIATO FRISON & SALCE

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Partendo dai punti di forza e dalle opportunità la proposta progettuale intende sviluppare un quadro di iniziative interconnesse che vanno ad interessare i differenti contesti (San Cristoforo, l’ambito di versante, la piana agricola verso Pergine, la sponda ovest del lago).

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Le iniziative intendono: -avanzare nuovi assetti per la riqualificazione del tessuto urbanistico esistente mediante la creazione di un nuovo centro, -proporre azioni volte a stimolare uno sviluppo di qualità del settore ricreativo, rendendolo più attrattivo per la popolazione turistica locale e internazionale, -offrire opportunità per gli investitori privati nell’ambito di un progetto guida, -contenere il consumo di suolo non urbanizzato, -mettere in rete tutte le risorse territoriali esistenti, -attivare processi di trasformazione sostenibili.

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Planimetria lago di Caldonazzo

Illustrazione delle proposte puntuali

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Planimetria Frazione di San Cristoforo

a)Spostamento dell’asse stradale provinciale. La previsione, contenuta negli strumenti urbanistici esistenti, sconta l’impossibilità di poter far passare il nuovo tracciato tra la ferrovia e la provinciale per la presenza di numerosi edifici, realizzati anche in epoca molto recente. La proposta progettuale prevede invece la realizzazione del nuovo asse immediatamente a ridosso della ferrovia ed il suo attraversamento, in galleria artificiale, in prossimità della strada comunale verso la località Canale. Superato il punto più critico in galleria la strada riemerge per affiancare nuovamente la ferrovia per collegarsi poi con il cavalcavia esistente. Tale previsione, sicuramente prioritaria, consente di liberare San Cristoforo dall’intenso traffico di attraversamento, declassando l’attuale provinciale a comunale e rendendola senza sbocco, a cul de sac.

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Attacco a terra-nuovo centro urbano

b)Nuova stazione intermodale La presenza della stazione ferroviaria è di grande importanza per consentire l’accesso al lago mediante una forma di mobilità alternativa ma anche per gli spostamenti lavorativi della comunità locale. Il progetto prevede la trasformazione della struttura esistente, molto modesta, in una nuova stazione intermodale, semplice e contenuta nel suo sviluppo, ma dotata di: -adeguati parcheggi in entrambe le direzioni di transito, -ampi spazi di attesa coperti per gli utenti, -volumi per destinazioni d’uso miste (bar, biglietterie automatiche, servizi igienici, attività commerciali, sala d’attesa, etc.), -collegamento pedonale (mediante scale) con le nuove fermate delle corriere di linea poste lungo la nuova viabilità provinciale interrata, -possibilità di utilizzare la copertura per il transito ciclopedonale in presenza del transito ferroviario. La nuova stazione diventerebbe la funzione urbana catalizzatrice e conclusiva ad ovest del centro di San Cristoforo.

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viale commerciale

c)L’asse ciclopedonale Il progetto prevede la creazione di un asse ciclopedonale oggi assente che attraversa il nuovo centro di San Cristoforo da est a ovest mettendolo in connessione: con il parco agricolo e Pergine (mediante un cavalcavia sulla statale), con Canale e la pista ciclopedonale della Valsugana (a fianco e sopra la nuova stazione intermodale), con la pista lungo il lago prevista nell’accordo di programma (attraverso le aree per la balneazione). Il nuovo asse è fondamentale per intercettare i turisti fruitori della lungavia della Valsugana e inserirli in un circuito verso Pergine.

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nuovo centro per la frazione di San Cristoforo

d)Nuovo nucleo centrale La totale assenza di un tessuto urbano ha imposto alla progettazione la definizione di nuovi assetti creando ciò che è sempre mancato: un centro. Utilizzando alcune aree sottoutilizzate e una parte dell’area oggi occupata dalle strutture ricettive all’aperto si è strutturato un tessuto connettivo costituito da: -percorsi pubblici pedonali, -nuovi fabbricati dotati di mix di funzioni, -articolazioni spaziali tipiche delle strutture urbane. Gli spazi così ottenuti mirano a individuare un luogo capace di: -aggregare la comunità locale (centro civico, sala pubblica, biblioteca), -fornire spazi aperti (per manifestazioni e mercato), -creare opportunità per una offerta commerciale diversificata (supermercato e piccoli negozi), -svolgere una funzione attrattiva per i turisti frequentatori del lago. Sia i nuovi fabbricati sia gli spazi aperti devono possedere qualità non riconducibile agli aspetti economici ma soprattutto a quelli progettuali (basso impatto energetico, corretti orientamenti, utilizzo di materiali sostenibili, molteplici articolazioni tipologiche, linguaggi architettonici contemporanei, etc.).

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stazione ferroviaria

e)Il fronte lago a San Cristoforo Lo spostamento del campeggio consente di acquisire una vasta area posta in contiguità con quella esistente, da utilizzare come vera offerta turistica per il libero stare, zone relax per prendere il sole, per il gioco dei bambini, per le attività sportive, la balneazione (anche mediante l’ampliamento del pontile esistente). Nell’ambito delle nuove attrezzature sportive: è stato inserito uno skatepark strutturato per le evoluzioni dei ragazzi, è stata mantenuta l’attuale piscina del campeggio.

f)Spostamento struttura ricettiva all’aperto Il campeggio esistente occupa la zona centrale di San Cristoforo, strategica per la definizione dell’intero assetto del nucleo urbano; possiede una stagionalità contenuta e la sua collocazione in aree contigue non ne pregiudica il funzionamento. La proposta prevede lo spostamento dell’attività più ad ovest nella zona compresa tra lo stabilimento balneare e l’attuale viabilità provinciale. L’iniziativa potrebbe essere attuata utilizzando in maniera equilibrata l’istituto del credito edilizio e della compensazione urbanistica nei confronti dei proprietari di entrambe le aree, sulla base di adeguate proposte urbanistiche, valutazioni degli incrementi/decrementi immobiliari, business plan, etc.. La nuova area a campeggio potrebbe utilizzate anche l’attuale scarpata della provinciale che sale verso il cavalcavia (ampliandola con adeguati modellazioni di terreno), per collocare delle strutture leggere (caravan, piccoli prefabbricati, mobil-home, etc) posti in quota e con vista aperta sul lago; tali strutture sono particolarmente apprezzate da un turismo nordico (olandesi, danesi, tedeschi) che potrebbe essere attratto dalla nuova offerta.

g)Sostenibilità delle trasformazioni Le iniziative progettuali non possono prescindere dal rispetto di alcuni principi ormai irrinunciabili nell’ambito delle trasformazioni urbanistiche: -riuso delle aree urbanizzate esistenti senza consumo ulteriore di superficie agricola, -elevata sostenibilità delle trasformazioni (trattamento in loco dei reflui, autosufficienza energetica, uso di materiali ecologici), -adeguato rapporto tra superfici permeabili/impermeabili, -utilizzazione di forme di mobilità alternativa all’auto privata. E’ stato previsto un ampio parco della fitodepurazione per il trattamento in loco dei reflui del nuovo intervento, anche con finalità didattiche. In prossimità dei parcheggi pubblici è prevista la possibilità di utilizzare biciclette per accedere alla rete ciclabile mediante la formula del bike sharing.

h)Aree di versante Le aree di versante costituiscono una risorsa territoriale fondamentale per i valori ambientali e culturali in esse presenti, e per lo stesso San Cristoforo. Gli interventi previsti dal progetto propongono di: -razionalizzare la sentieristica esistente individuando itinerari tematici e con differenti livelli di difficoltà, -diffondere la messa in rete dei luoghi di interesse turistico posti nel comune ed in quelli contermini (es. miniera di rame di Calceranica, corte Trapp a Caldonazzo, etc.) -limitare l’avanzata delle neoformazioni boscate mediante il recupero delle zone dismesse mediante la reintroduzione delle colture tradizionali (previe idonee indagini agronomiche), -incentivare l’ospitalità extralberghiera (albergo diffuso) basata sull’utilizzo del patrimonio edilizio esistente, soprattutto nel sistema dei masi, -promuovere una rete dei luoghi per la degustazione dei prodotti tipici locali e per la cucina d’alto gusto.

i)Parco agricolo Il vasto ambito agricolo che dalla statale si estende fino all’abitato di Pergine è classificato nei vigenti strumenti urbanistici come ambito di pregio agricolo. Possiede le caratteristiche idonee per l’istituzione di un parco agricolo dove poter stimolare l’attività didattica e promuovere i prodotti tipici locali con il supporto degli stessi operatori del settore. Il parco potrebbe estendersi fino oltre la statale ed andare ad occupare una ampia zona marginale posta in prossimità del biotopo e del centro storico “el doss”. Il parco avrebbe pertanto inizio a sud proprio da San Cristoforo e prendere il via dalla nuova pista ciclopedonale che, scavalcando la statale con un cavalcavia, andrebbe a collegarsi con la viabilità storica da limitare al traffico dei soli residenti e frontisti.

j)Area sportivo ricreativa Il lungo lago ovest, che da San Cristoforo scende verso Valcanover e fino al confine comunale, possiede interessanti ambiti, oggi solo parzialmente valorizzati. Tutta l’area sconta la vicinanza della strada provinciale e della ferrovia; per evidenti motivi di sostenibilità economica e ambientale è impensabile che tali infrastrutture vengano spostate in altri tracciati più a monte o in galleria. Al fine di migliorare in parte tale situazione il progetto propone un modello di intervento di basso impatto con la realizzazione di una passerella ciclopedonale in corrispondenza della struttura ricettiva esistente (pizzeria con residence), sfruttando la presenza del dislivello esistente. Nella zona prossima al campeggio esistente, oggi utilizzata a fini agricoli, è stato inoltre previsto un parco avventura in grado di migliorare l’offerta turistica rivolta in particolare alle famiglie. L’ambito di proprietà dell’Università di Trento è stato utilizzato per collocare il centro CUS che per necessità sportive meglio si colloca in zona più defilata rispetto quella più frequentata di San Cristoforo.

k)Altre previsioni Il progetto prevede alcune previsioni che completano l’assetto complessivo dell’intervento: -l’individuazione di un ambito per la riorganizzazione e definizione dei margini dell’urbanizzato laddove il tessuto edilizio esistente mal si raccorda verso i contesti agricoli a nord di San Cristoforo, -il riuso delle attuali cavane per localizzare uno spazio museale, integrate con una struttura di basso impatto, per l’accoglienza ed i servizi, -il mercato ortofrutticolo e centro espositivo della produzione agricola dell’Alta Valsugana posto nella zona compresa tra i nuovo centro urbano ed il recente complesso destinato a centro medico, -la revisione dell’attuale sistema dei parcheggi mediante la loro distribuzione e articolazione nell’ambito urbano, lungo gli assi viari di penetrazione e non di attraversamento, sempre con pavimentazioni permeabili e dotati di adeguate alberature, -la modellazione del terreno verso la statale, sia per rialzare la pista ciclabile alla quota necessaria per lo scavalcamento della strada ma anche per creare una barriera visiva ed acustica al traffico veicolare e pesante, particolarmente intenso.


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