Il complesso della Cascina Fossata sorge nella zona nord di Torino, è inserito nell’Area da Trasformare per Servizi, Ambito “5.z ” del P.R.G., in un contesto più ampio di generale trasformazione dell’intera Spina 4, che sarà strettamente connessa al percorso della futura Linea 2 della Metropolitana e della infrastruttura ferroviaria regionale e di alta velocità. Si tratta di un edificio storico di cui si hanno notizie del primo complesso costruito prima del 1683 e successivamente dal 1693 allorquando la signora Cassandra Margherita Fossata, che aveva in proprietà il nucleo costruito originario collegò questo al fondo agricolo attiguo comprendendolo in un solo corpo con l’annessione della cappella e della casa padronale, trasformandolo così nella tipica conformazione “a corte”, chiusa verso l’esterno con muri e fabbricati. Attualmente il complesso presenta un elevato stato di degrado, dissesto e precarietà con un progressivo avanzamento delle condizioni d’instabilità dei pochi elementi strutturali ancora esistenti, che consentono di recuperare solo parzialmente l’edificato. La collocazione ritenuta “strategica” rispetto all’ambito delle trasformazioni della Spina Centrale e della infrastruttura ferroviaria, motivo per cui, la Città si è prefigurata l’obiettivo di pervenire al recupero funzionale della Cascina Fossata nonché al suo inserimento nel futuro contesto mediante l’esperienza di nuove forme abitative e di relazione attraverso un progetto di riqualificazione di alto valore sociale e l’insediamento di attività che facilitino le relazioni. Il progetto qui illustrato rappresenta la proposta presentata nella seconda fase, successiva ad una prima manifestazione di interesse, nell’ambito di un bando per la riqualificazione dell’area della cascina emesso dal Comune di Torino. Il progetto di riqualificazione prevede la realizzazione di un “parco pubblico” che per la sua collocazione nel tessuto urbano si configura al contempo recinto di natura, frammento di naturalità all’interno della dimensione del costruito, e luogo di offerta di servizi, cultura, svago e socialità. All’ interno del parco è prevista la realizzazione di un centro polifunzionale avente una SLP complessiva dell’intervento in 6100 mq con le seguenti destinazioni: social housing 3652 mq piastra commerciale- media superficie di vendita 1482 mq attività di vicinato, commerciali/artigianali di servizio mq 378 ristorazione/somministrazione 143 mq centro di servizi sanitari 300 mq sale polivalenti 145 mq Il carattere polifunzionale del centro è assicurato non solo dalle attività su elencate, ma anche dalle altre funzioni previste: mercato dei contadini, riservato alla vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli, caratterizzato da un marchio di qualità (Campagna Amica di Coldiretti) che garantisce qualità, trattamenti e provenienza chilometro zero; esposizioni e feste, piccoli mercati tematici (artigianato, antiquariato, fumetti, ecc.), attività ricreative, dibattiti, feste di quartiere e fiere; spettacoli, di teatro e cinema all’aperto, rassegne e performance di carattere artistico; giardino dei bambini, attrezzato con giochi e coltivato con fiori, erbe aromatiche e piccoli arbusti; bocciofila, spazio per il gioco delle bocce, attrezzato con tettoia coperta e sedute; distributori acqua e latte; car sharing e bike sharing, ; orti urbani e didattici, frutteto, per le attività manuali di orticoltura, di giardinaggio urbano e l’educazione ambientale, aperte al pubblico e alle scuole. La proposta progettuale, nell’ottica di attenzione per l’ambiente, ha assunto un concetto più ampio di sostenibilità, a partire dall’efficienza energetica come base del progetto edilizio fino all’incentivazione di stili di vita più sostenibili, intesi come elementi correlati. Il progetto, è stato dunque elaborato secondo i criteri della bioedilizia e dell’efficienza energetica.
© Fabrizio Curtabbi . Published on March 15, 2013.
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