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Parcheggio in località Longea. Moena - Salvi & Associati

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Successivamente ad uno studio delle caratteristiche morfologiche dei luoghi, dei caratteri ambientali ed urbanistici del sito e degli aspetti della viabilità, dopo aver valutato soluzioni alternative a quelle individuate nello specifico dal progetto di mobilità integrata “Moena 2010-2025” si è convenuto di inserire la nostra proposta progettuale all’interno delle linee tracciate dal Bando facendo riferimento al progetto suddetto. Dei tre elementi costituenti ciascuno parte integrante del progetto: - il manufatto ospitante il parcheggio multipiano con accesso da Strada Cernadoi; - il ponte-tunnel di collegamento del parcheggio con Strada Saslonch; - il collegamento pedonale del parcheggio col centro cittadino; il primo risulta evidentemente l’elemento volumetrico di maggiore impatto nel contesto ambientale.

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Dal ponte

Il Parcheggio

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Dalla statale

Stante l’inevitabile imporsi della presenza di questo nuovo edificio all’interno delle pendici che circondano l’alveo del torrente oltre che nel complessivo paesaggio del sito, si è ritenuto opportuno evitare la imposizione una tipologia edilizia “tradizionale” che non celasse le proprie inevitabili massicce dimensioni. Si è quindi fatto ricorso ad un manufatto che emerge dalla scarpata con la conformazione superficiale di una calotta ellittica che, lungo l’asse longitudinale, da copertura dell’edificio diviene parete laterale sino ad affondare e confondersi nel terreno circostante. Una sorta di frutto del terreno stesso. Sul fronte della Strada Cernadoi la calotta si interrompe conformandosi come un grande portale per ospitare gli accessi carrabili al parcheggio e quelli pedonali ai servizi previsti al “piano terra” a quota +0,60 ed al livello superiore a quota + 4,60. Sul fronte dell’Avisio la calotta di rivestimento dell’edificio si interrompe nuovamente dando luogo al prospetto di una parete lignea in parte composta di brise soleil e superficie di ventilazione naturale dei vari piani dei parcamenti, in parte attrezzata per la arrampicata libera, a distanza di 10 metri a picco sul torrente ed una parete vetrata che contiene un ascensore panoramico. Una volta parcheggiata la propria autovettura i suoi occupanti, utilizzando i connettivi verticali, possono optare per due diverse soluzioni di uscita dal parcheggio: alla quota della Strada Cernadoi, dove a poche decine di metri troveranno la fermata della navetta, in attesa della prevista metropolitana leggera tipo people-mover, oppure alla quota inferiore dell’impianto dove troveranno il percorso pedonale attrezzato che costeggia il torrente. Il manufatto, della volumetria complessiva di ca. 60.000 mc, si compone di nove livelli dei quali sette destinati a parcheggio con interpiano pari a 3,00 metri, con capacità complessiva di 309 posti auto e 32 posti moto disposti in uguale misura al primo e all’ultimo livello. Ogni piano di parcheggio accoglie due stalli destinati ai portatori di handicap, è accessibile veicolarmente per mezzo di due rampe elicoidali a senso unico di marcia destinate una alla discesa ed una alla risalita. Tutta la circolazione interna nelle corsie è a senso unico e favorisce una maggiore sicurezza d’uso. L’impianto è servito da due rampe di scale e da due ascensori che collegano i sette livelli di parcheggio con il livello di ingresso e uscita sulla Strada Cernadoi, posto alla quota relativa 0.00 coincidente con la curva di livello indicata a quota 21,00 sugli elaborati forniti dalla Amministrazione. In corrispondenza della entrata ed uscita dal parcheggio si rende necessaria la modifica dell’attuale assetto viario mediante la realizzazione di una rotatoria che consentirà la regolamentazione del flusso viario nella massima sicurezza. Alla quota 0,00 l’ingresso e l’uscita dall’impianto saranno regolamentati da tornelli. Per il pagamento del parcheggio in ognuno dei sette piani (da quota – 3,00 a quota -21,00), dotato dei relativi servizi igienici, sono previste casse automatiche che produrranno il ticket da utilizzare per l’uscita. A fianco dell’ingresso carrabile a quota 0,00 si sviluppa (a quota + 0,60), il primo dei due livelli destinati alle altre attività previste (fitto attrezzature invernali, commerciale, postazione interattiva per servizi informativi, bar, punto informatico interattivo, ecc.), che potranno svilupparsi anche al livello superiore a quota + 4,60. Oltre a quanto previsto dal bando si è ritenuto utile, ai fini della migliore vivibilità dell’intervento, l’inserimento delle suddette attività atte a renderlo un luogo nodale di scambio dotato di servizi utili non solo ai fruitori del parcheggio, ma a residenti e turisti che utilizzeranno ad es. il sevizio di bike-sharing o frequenteranno la palestra di free climbing e che lì troveranno esercizi commerciali dedicati, e un punto di ristoro con vista a picco sul torrente, non in ultimo permettendo in questo modo all’amministrazione comunale di poter valutare formule proprie del Project Financing, nell’auspicabile futura realizzazione dell’intervento. La superficie utile complessiva dei piani destinati a parcheggio, dotato di tutti i fondamentali impianti compreso quello di rilevazione di stalli disponibili, ammonta a 14.950 mq, mentre la superficie destinata alle altre attività previste alle quote + 0,60 e + 4,60 ammonta a ca. 2.300 mq. Il volume, pari a circa 14.200 mc, interessato dalle suddette altre attività sarà dotato di impianto di condizionamento parzializzato. Sia il livello a q. + 0,60 che quello superiore, sono inseriti in un unico ambiente delimitato superiormente dalla calotta di copertura con maglia strutturale visibile in legno lamellare. Le aree destinate al bike-sharing, protette dalla copertura, risultano esterne ed accessibili direttamente. La struttura portante dell’edificio è in cemento armato e prevede sistemi di prefabbricazione almeno per le partizioni orizzontali. Risulta staccata dall’involucro che determina la configurazione esterna del manufatto. Questo si compone di due parti. La prima è la parete in c.a. che circonda e delimita lo spazio entro il quale si sviluppa l’impianto del parcheggio e separa il volume edilizio interno dalla scarpata circostante divenendo, per un tratto, parete di contenimento del terreno circostante. Sul perimetro superiore di essa si attesta la struttura di copertura in legno lamellare che delimita superiormente lo spazio a partire dalla quota 0,00 concluso dalla calotta. Questa rivestita esteriormente con lastre di rheinzink o materiale similare delle cromaticità atte al migliore inserimento ambientale, con intercalati pannelli fotovoltaici posti sulla porzione di superficie di copertura favorevolmente esposta e pannelli dedicati alla ventilazione degli ambienti sottostanti. Il rivestimento si estende anche oltre la copertura in legno lamellare sovrapponendosi quindi alla parete in cemento per la parte di questa fuori terra discendendo lungo i poli estremi della calotta e conferendo al manufatto l’aspetto di un elemento morfologicamente unitario inserito nel suo contesto con forte intento di dialogo e di presenza sostenibile. Il solaio a quota + 0,60 e le pareti in c.a. delle rampe di accesso e uscita dal parcheggio sigillano il volume sottostante destinato all’impianto da quello superiore dedicato alle altre attività, rendendo le due parti completamente indipendenti tra loro. Le quote +0,60 e + 4,60, oltre che alla Strada Cernadoi, sono collegate direttamente alla quota esterna fronte torrente mediante l’ascensore panoramico dedicato così da rendere facilmente raggiungibile da ogni parte il nucleo delle attività poste ai livelli superiori dell’impianto. Il prospetto verso l’Avisio si caratterizza dal fronte di una parete verticale protetta da una parte aggettante della copertura. La parete, caratterizzata da un ampio fronte aperto per la ventilazione naturale dell’impianto alternato ai brise-soleil, è agganciata strutturalmente ai solai dei vari livelli, si distacca lievemente da questi ultimi ed è composta dal rivestimento ligneo di protezione dei piani di parcheggio, dalla porzione di superficie in pannelli OSB dedicata a palestra di free climbing e dai pannelli basamentali di cemento fibro-rinforzato (GRC).

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Ingresso

Il ponte-tunnel

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La realizzazione del collegamento tra la località Ischia con Strada Cernadoi è proposta nell’ambito dei vincoli dati dal bando. Dalla Strada Saslonch si accede al tunnel che sottopassa il piazzale della scuola di Polizia per mezzo di una rampa che occupa l’area oggi adibita a parcheggio di superficie all’angolo tra Via Ischia e la stessa Strada Saslonch. I muri di contenimento della rampa che si immette nel tunnel saranno rivestiti con pietra locale. I posti inevitabilmente perduti verranno ampiamente recuperati tra gli stalli del nuovo parcheggio coperto, sovrabbondante di 77 posti auto rispetto a quanto richiesto. Il tunnel si collega poi alla Strada Cernadoi di fronte all’Hotel Belvedere con un ponte con pendenza pari all’8% a scendere nella direzione del tunnel. Nell’attestarsi del ponte a ridosso della Strada Cernadoi si è avuto cura di invadere nella misura minore possibile la scarpata dell’invaso dell’Avisio. Ciò ha comportato una immissione diretta su detta viabilità che dovrà essere dotata di apposita segnaletica per la regolamentazione della circolazione viaria. Il ponte, lungo 59 metri, realizzato interamente in legno lamellare e acciaio, è concepito come un prolungamento a cielo aperto del tunnel e poggia su due diversi basamenti posti alle sue estremità: uno a ridosso dello stesso tunnel e l’altro, che invade in piccola parte la sottostante scarpata, a ridosso della Strada Cernadoi. Saranno questi gli unici interventi di modifica della morfologia del luogo per la realizzazione del ponte. Di larghezza stradale complessiva utile pari a metri 7,40 e altezza interna pari a m. 4,50, esso è dotato di due corsie di marcia e, al suo esterno, di due camminamenti pedonali panoramici ciascuno largo 140 cm, affacciati sull’Avisio e quello a sud, fronteggiante l’intero nuovo intervento. La parte carrabile del ponte è separata dai percorsi pedonali esterni aggettanti dalla struttura mediante un sistema parete in listelli di legno alternati a vuoti d’aria esteso anche alla struttura superiore di copertura, così da rendere percepibile l’esterno attraverso una texture orizzontale di luce, ombre e trasparenze e mantenere, allo stesso tempo, una netta separazione tra i differenti flussi di percorsi accolti dal ponte. La protezione dei percorsi pedonali è data, oltre che dalla struttura lignea del ponte, anche dai guard-rail posti all’esterno delle corsie di marcia. In corrispondenza del raddoppio strutturale delle travi di copertura sono previsti pannelli fotovoltaici per rendere autonomo il sistema di illuminazione del ponte che, proprio per la configurazione del suo involucro, sarà, nelle ore notturne caratterizzato dalla emissione di luce interna mediata dal sistema di rivestimento il listelli di legno alternati con il vuoto. I percorsi pedonali esterni, protetti da balaustre anch’esse in legno, proseguiranno all’interno del tunnel su marciapiedi protetti da guard-rail sino a raggiungere la viabilità a cielo aperto in località Ischia.

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Tav 01

Il collegamento pedonale dal parcheggio al centro cittadino

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Tav 02

In realtà i collegamenti suddetti sono due: quello attuale a ridosso della ex S. Statale delle Dolomiti ed il nuovo che, costeggiando l’Avisio lungo l’argine sinistro, collega la parte inferiore del nuovo parcheggio al centro urbano con due diverse modalità al fine di rendere ancor più integrato il nuovo intervento al centro stesso e favorire al contempo una agevole utilizzazione del nuovo impianto. Il percorso pedonale, che nasce dalla parte inferiore del parcheggio, costeggia con una leggerissima pendenza il torrente e, sdoppiandosi alla confluenza tra l’Avisio e il Rio San Pellegrino si immette attraverso due varchi sulla S.Statale 48. Il primo, superando con una gradonata un dislivello in salita di oltre quattro metri, raggiunge la strada all’altezza del ponte sul Rio. Il secondo, superando l’Avisio con un ponte pedonale in legno lamellare e costeggiando il torrente sulla sponda opposta, va a ricollegarsi alla Statale con un percorso in discesa di poco più di un metro di dislivello. Lungo il percorso pedonale pavimentato con lastre di porfido del Trentino, appena distanziate una dall’altra con inserti di erba connessa al prato adiacente, si aprono 3 spazi attrezzati, la “collina delle sport” la “collina dei giochi” e la “collina del relax” ognuna allestita per lo svolgimento delle suddette attività. Una particolare cura dovrà essere data alla sistemazione della scarpata a monte, alla manutenzione della vegetazione, della sistemazione a verde della stessa scarpata e dell’argine del corso d’acqua affinché il tutto divenga parte integrante del godevole paesaggio nel quale si inserisce il percorso allietato dai suoni della natura dell’acqua che scorre. Il percorso pedonale limitrofo alla S.S.48, in parte sovrapposto all’intervento previsto, nell’occasione di dover subire inevitabili modifiche, sarà oggetto di un parziale miglioramento comprendente una nuova pavimentazione ed una protezione rispetto all’adiacente manto stradale.

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Tav 03

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Tav 04


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