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Scuola materna a Dolzago - LAB.I.R.INT. Architettura, Dario Raguzzino, Adele Spiezie, Fabrizio Contessa, Renato Raguzzino, Salvatore Marra, Maria Vittoria Iovine, Barbara Pennino

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RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA criteri e impostazione generale della proposta (motivazioni e criteri delle scelte ideative) Per la progettazione della nuova Scuola Materna di Dolzago sono stati seguiti dei principi riconducibili a tre macrocategorie di intenti:
  • progettare un luogo che sia in linea con le moderne teorie pedagogiche e rispondente al meglio alle esigenze funzionali stabilite dal documento preliminare alla progettazione;
  • progettare un intervento di alta qualità formale, riconoscibile e che possa qualificare il territorio circostante;
  • progettare un edificio con caratteristiche di flessibilità ed ecocompatibilità, da realizzare con materiali non inquinanti sia in fase di esercizio che di produzione, ed ad alta efficienza energetica.

In merito al primo punto si è pensato di dover consegnare alla comunità di Dolzago un luogo accogliente, che dia ai piccoli utenti un senso di calore domestico, di una seconda casa per loro. Si sono studiate le geometrie e gli ambienti in modo da creare una certa gradualità in riferimento all’accesso dei piccoli dall’ambiente esterno verso la scuola; i colori trovano un ruolo fondamentale in tale visione pedagogica contribuendo alla riconoscibilità dei luoghi da parte dei piccoli utenti che dovranno sentirli propri.

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Strettamente legato alle tematiche pedagogiche, sono stati affrontati gli aspetti relativi al secondo punto. L’intervento dovrà costituire un elemento di qualificazione sociale di tutto il territorio. L’aspetto della scuola materna nasce da quest’idea: essa deve essere la casa dei piccoli, ma appartenere anche ai grandi. Di conseguenza, la forma esteriore della scuola materna deve essere fortemente caratterizzata, sia attraverso i materiali usati, sia attraverso i colori e le linee prescelte e dovrà essere capace di caratterizzare l’intera area.

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Riguardo alle caratteristiche di flessibilità ed ecocompatibilità dell’ edificio progettato, ciò rientra nel concetto che la tutela dell’ambiente deve accompagnare ogni attività umana, consentendo a tutti di contribuire alla salvaguardia del pianeta. Tale aspetto in edilizia non va separato dalle scelte formali e funzionali, le quali acquistano ancora più forza se accompagnate ed integrate con scelte di tipo ambientale. Le tecnologie utilizzate devono far parte integrante delle scelte progettuali e l’immagine finale deve denunciare la volontà di realizzare una fabbrica ecosostenibile.

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illustrazione degli aspetti architettonici, funzionali e costruttivi La superficie totale dell’area di intervento, così come individuata nel documento preliminare della progettazione, è pari a mq 2.620, mentre le aree di sosta e di parcheggio necessarie alla nuova struttura sono individuate nell’area del parcheggio pubblico in via Parini, collegato all’ area d’ intervento attraverso un percorso pedonale nel Parco Alpini. Nell’ area di intervento si è reputato opportuno demolire la parte del piano interrato e la soletta oggi esistenti, conservare la posizione dell’ ingresso esistente sulla via Montecuccoli e conservare la recinzione esistente che consiste a nord e ad est in una muratura di chiusura verso il “Parco Alpini” e la via Montecuccoli, a sud e ad ovest in una barriera fonoassorbente di chiusura verso l’insediamento della Ditta Bonomelli srl. L’ edifico è collocato nell’ area di progetto in maniera tale da essere isolato e da ottimizzare l’utilizzo degli spazi aperti sui quattro lati. Partendo dal presupposto che la scuola deve essere concepita secondo i più moderni orientamenti pedagogici, in base ad un modello innovativo capace di cogliere i cambiamenti della ricerca e della sperimentazione anche nel superamento della rigida separazione tra classi, si è stabilita una distribuzione degli spazi studiata in modo da garantire ai bambini la possibilità di aggregazione con coetanei ed altri compagni di scuola ma allo stesso tempo quella di sostare in delle zone apparentemente isolate, ma sempre sotto controllo degli insegnanti dove il bambino possa vivere sensazioni di protezione e temporaneo distacco dagli altri. Si è stabilito per ciascuna sezione di organizzare uno spazio il più possibile libero da divisori interni, altamente flessibile, in cui sono state accorpate le attività ordinarie e le attività speciali delimitando unicamente deposito, spogliatoio e servizi igienici. I connettivi non vengono visualizzati unicamente come spazi di servizio, come semplici corridoi di percorrenza, bensì come spazi per attività. In virtù di questa singolare visione, la zona delle attività comuni si presenta come una “piazza”, un’ “agorà”, luogo centrale di incontro e di scambio della piccola comunità costituita dai “piccoli abitanti” della scuola. Allo stesso modo, il prospetto delle sezioni verso l’area delle attività comuni si configura come un “fronte su strada”, in cui i blocchi dei servizi emergono dalla struttura continua, mentre l’accesso a ciascuna sezione, insieme alla parete, è caratterizzato da un proprio colore, che caratterizza univocamente ciascuna sezione. La scelta dei colori risponde alla necessità di facilitare l’identificazione degli spazi e l’orientamento dei bambini nella scuola, i colori sono quelli che nell’immaginario comune risultano quelli più leggibili e distinguibili: blu, rosso, giallo e verde; in tal modo, i bimbi potranno facilmente individuare la propria sezione in relazione ad un elemento per loro immediato quale è il colore; in secondo luogo, potranno con semplicità percepire, vivendoci immersi, i primi rudimenti della tecnica e della scienza del colore e della luce. Tali colori sono inoltre ripresi anche all’interno delle sezioni (pavimenti e rivestimenti dei bagni, porte interne e pilastro interno e vetrate verso l’esterno). L’accesso a ciascuna sezione si presenta come un portale d’ingresso sul “corridoio-strada”, evidenziato da un sapiente gioco di ombre, determinate dalla rotazione delle pareti a 45°, che genera una nicchia denominata “angolo delle fiabe”. In tale “angolo delle fiabe”, comunicante con l’interno delle classi per mezzo di una finestra, potrà posizionarsi in alcuni momenti il lettore che, come un antico cantastorie, potrà intrattenere i bimbi mediante la recitazione o la lettura di testi di storie. In altri momenti gli stessi bimbi potranno usare, nell’ambito delle attività comuni, “l’angolo delle fiabe” come piccolo luogo “rifugio” dove nascondersi e cercare complicità con i compagni. L’accesso principale alla scuola materna viene a trovarsi lungo l’asse della via Montecuccoli, arretrato rispetto a questa, in modo da consentire l’accesso dei bambini alla scuola in piena sicurezza, attraverso uno spazio filtro compreso fra due ampie porte vetrate. Dall’ atrio si distribuiscono gli ambienti per il personale da un lato ed i servizi con spogliatoio e l’ infermeria dall’ altro, in successione sono posizionate le sezioni sul lato sinistro e gli spazi comuni sul lato destro. Le quattro sezioni orientate verso Sud/Ovest risultano funzionalmente uguali fra loro; in successione dopo la quarta sezione, è situato la stanza dormitorio, a disposizione di ogni bimbo che ne avesse bisogno. La quarta sezione è quella “ primavera”, in quanto risulta opportuno che i bambini più piccoli siano più vicini al dormitorio. Per quanto riguarda gli spazi per attività libere e pratiche, si è pensato ad un grande spazio-salone, che all’occorrenza può essere suddiviso in spazi più misurati mediante pareti mobili, consentendo lo svolgimento di attività psicomotorie da un lato ed attività pittorico-plastiche e manipolative dall’ altro. La flessibilità rappresenta un valore aggiunto per una tipologia edilizia come quella della scuola materna: la possibilità di avere un grande salone per giocare, in continuità tra l’altro con due ampie corti esterne, contribuisce al miglioramento della qualità degli spazi dal punto di vista pedagogico mentre d’altro canto la possibilità di avere degli ambienti più piccoli, indipendenti fra loro, ha una grande valenza dal punto di vista gestionale e pratico. In adiacenza al grande spazio centrale, fra le due sezioni mediane, è stato posto un locale deposito per poter riporre tutte le attrezzature mobili ad uso dei bimbi. Per ottimizzare l’illuminazione naturale in coincidenza degli ambienti principali è stato progettato un sistema di lucernai: ne sono stati previsti due ampi in corrispondenza del grande salone polifunzionale e quattro in corrispondenza delle sezioni, nella parte più arretrata rispetto al fronte Sud/Ovest. Questi ultimi sono stati orientati precisamente verso sud ed inclinati in modo da garantire la migliore esposizione possibile per tutta la superficie della sezione nei diversi orari. Tutti i lucernai sono stati concepiti come elementi tridimensionali che penetrano nel volume della scuola determinando una vivacità delle geometrie degli spazi interni ancor più proiettati verso il mondo esterno. Sul fronte opposto rispetto l’ ingresso sono stati previsti la zona cucina con dispensa, con un accesso direttamente dall’esterno, per consentire un più agevole approvvigionamento dei cibi e una piccola centrale tecnologica dalla quale si ha accesso al piano interrato funzionale sia al sistema di ventilazione naturale, sia all’ispezione delle dorsali degli impianti tecnologici. Per quanto riguarda la sistemazione esterna sono state fatte delle scelte in linea con le esigenze funzionali, pedagogiche e tecnologiche. Il progetto prevede che la quota interna della scuola sia quella che consenta un accesso dalla strada pressoché in piano. Tale esigenza ha determinato la necessità di rialzare la quota di campagna rispetto a quella di rilievo, effettuando dei raccordi con il perimetro del lotto, in modo da non generare contrasti con i manufatti al contorno. In tal modo è stato possibile progettare i locali interrati con un’altezza interna pari a due metri, riducendo al minimo gli scavi e i movimenti di terra e praticamente annullando i volumi di terra da portare a rifiuto a seguito di scavi. La terra rimossa per raggiungere i piano di imposta delle fondazioni del nuovo fabbricato, infatti, sarà utilizzata per i rinterri necessari al raggiungimento della nuova quota di campagna. L’area esterna della scuola è stata pensata completamente pedonale, in parte pavimentata ed in parte sistemata a verde. Solo in prossimità dell’ingresso sulla via Montecuccoli è stata prevista una superficie a parcheggio necessaria per il carico e scarico. Inoltre sul fronte Nord/Est è stato previsto un percorso verde, rinforzato con elementi in plastica riciclata stabilizzanti, per consentire, solo in caso di necessità, l’accesso di mezzi di emergenza alla zona della centrale tecnologica ed in prossimità della cucina. Lungo il confine Sud/Ovest e Sud/Est sarà prevista una fitta vegetazione con funzione protettiva rispetto al contorno. Questa sarà costituita da essenze autoctone, in parte alberi sempre verdi, ed in parte da alberi a foglia caduca; scelta questa con valenza pedagogica finalizzata all’insegnamento pratico relativamente al trascorrere delle stagioni. A Nord/Est, in adiacenza ed in continuità col grande spazio centrale, sono previste due grandi corti dove troveranno spazio i giochi da esterno. Sul confine Nord/Est è previsto un accesso diretto dall’area della scuola verso l’adiacente parco pubblico, in modo da garantire un passaggio protetto fra le due zone.

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indicazione delle tecniche e dei materiali utilizzati nella proposta ideativa L’edificio è nella sua concezione una “fabbrica bioclimatica” a forte inerzia termica che contempla, tra l’altro, la scelta di esporre le quattro sezioni a Sud/Ovest. Il fronte meridionale della scuola, caratterizzato da “leggerezza” e “trasparenza”, è concepito come una facciata continua costituita in parte da pannelli di vetro colorato dei colori caratterizzanti le varie sezioni, in parte da pannelli in lamiera smaltata colorarti secondo lo stesso principio. Su tale fronte sono situate le aperture verso l’esterno in vetro trasparente, poste a diverse altezze per stimolare le modalità di osservazione dei bambini al di la degli spazi interni. Viene così minimizzata la differenza tra “interno” ed “esterno” che, piuttosto che contrapporsi, si compenetrano, in modo tale da trasformare la “scuola” in “giardino”: da luogo di costrizione, vissuta dai bimbi come punizione e violenza immotivata in luogo di gioia, di gioco, di stimoli e di continua scoperta. Questa configurazione consente, inoltre, una migliore utilizzazione della luce naturale anche nella sua componente climatica. Il fronte Sud/Ovest è infatti protetto da un volume aggettante che costituisce la copertura di parte delle “aule didattiche all’aperto”, un elemento filtro della profondità di tre metri costituito dal portico. Interposti fra le aule all’aperto si troveranno quattro piccoli orti tematici ad uso dei bimbi, dove i bambini potranno imparare i primi rudimenti della botanica e sperimentare di volta in volta diverse colture. Tale volume, caratterizzato da un’immagine compatta, in contrasto con la leggerezza del volume che sovrasta, svolge un compito funzionale alla ventilazione naturale degli ambienti. In esso trovano posto dei camini verticali. L’estrazione dell’aria dall’interno del fabbricato avverrà oltre che per effetto camino anche per il principio secondo il quale l’aria calda tende a salire: il volume, rivestito in lamiera di acciaio corten, sarà riscaldato dal sole, e con esso l’aria al suo interno, che tenderà a salire ed a fuoriuscire dai camini. Il sistema di ventilazione naturale, funzionale all’abbattimento dei consumi energetici, oltre che al ricambio dell’aria interna come da norma, nel suo complesso, si basa su un sistema di accumulo di energia sotto forma di volumi d’aria, mediante un sistema geotermico: i locali interrati, proporzionati allo scopo, conterranno aria che per le caratteristiche intrinseche dei locali, naturalmente, sarà ad una temperatura pressoché costante durante tutto il corso dell’anno, ed in particolare, più alta di quella esterna nel periodo invernale e più bassa in quello estivo. Tali locali saranno protetti da polveri e sporcizia, saranno piastrellati e quindi lavabili, e saranno impermeabilizzati rispetto al terreno circostante, in modo da garantire la salubrità dell’aria, saranno inoltre in comunicazione con l’esterno mediante opportune canalizzazioni poste sul fronte nord e protette dai raggi solari. L’aria contenuta nell’interrato, mediante delle canalizzazioni, sarà immessa in tutti gli ambienti della scuola, e da questi estratta mediante dei camini posti in sommità. Questi saranno riscaldati naturalmente dal sole, in modo da generare una depressione tale da innescare movimenti connettivi naturali dell’aria garantendo un flusso continuo. Prendere l’aria dai locali interrati anziché direttamente dall’esterno significa dover impiegare minore energia per il riscaldamento invernale e garantire un piacevole raffrescamento degli ambienti d’estate. A garanzia del contenimento energetico, sono previste delle tamponature per tutte le superfici opache del fabbricato, realizzate con materiali a grande inerzia termica, mentre le superfici vetrate saranno tutte con vetrate basso emissive. Saranno privilegiati tutti materiali naturali sia per gli isolamenti che per le finiture. In particolare tutti i pavimenti, tranne quelli dei servizi, saranno in legno: è prevista la posa di parquet industriale costituito da listelli derivanti da residui di lavorazioni, a garanzia dell’aspetto ecologico, di grande impatto visivo, ottima qualità, durevolezza e stabilità. Per gli infissi si sono scelti dei serramenti in legno caratterizzati da una superficie continua vetrata verso l’esterno, che rende invisibile il telaio, mentre verso l’interno questo elemento risulta ben evidente per contribuire al caratterizzante aspetto “domestico” degli ambienti. Nella logica di avere un’ottima efficienza globale dell’edificio, in riferimento ai consumi energetici, sono stati previsti, in copertura, dei pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e dei pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria. Tali sistemi impiantistici risultano integrati con il progetto architettonico della scuola ed posizionati in modo ottimale (orientati a sud e inclinati di 30 gradi). In particolare sono previsti 130 mq di pannelli fotovoltaici corrispondenti ad una produzione annua di circa 16.000 kwh/anno e 20 mq di pannelli solari a servizio di serbatoi integrati con il sistema di produzione di acqua calda sanitaria con caldaia a condensazione. Il sistema di riscaldamento è previsto con pannelli radianti a pavimento, tecnologia ottimale in abbinamento al free cooling (ventilazione naturale). Tale tecnologia garantisce inoltre un alto comfort per l’utenza, determinando una temperatura ben distribuita negli ambienti. Il tutto sarà regolato mediante un sistema di controllo ambientale computerizzato che registrerà tutti i consumi garantendo un monitoraggio costante dell’efficienza della scuola.

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