NUOVO ASSETTO URBANISTICO DELL’AREA Il progetto di riqualificazione del Padiglione Rummo è connesso sia alla risoluzione di tematiche di ampia scala, legate al collegamento con la città e con gli altri padiglioni dell’ospedale, che con la soluzione di aspetti di piccola scala connessi alla riqualificazione del nuovo ingresso. Di seguito analizzeremo i rapporti di ampia scala. Planivolumetrico della nuova sistemazione dell’area Viabilità di emergenza – Nell’area sono presenti due percorsi pedonali diagonali che collegano le aree a parcheggio con l’ingresso al pronto soccorso. Questi due percorsi sono stati trasformati in percorsi carrabili a doppio senso: uno dei quali è ad uso esclusivo delle ambulanze. Questa soluzione permette ai veicoli di pronto soccorso di poter entrare direttamente da Via Delcogliano e di trovarsi subito all’ingresso coperto del pronto soccorsosu una corsia riservata, effettuare le operazioni di carico o scarico dei degenti, per poi uscire dall’ospedale oppure immettersi sulla viabilità interna e raggiungere uno qualsiasi degli altri padiglioni. Viabilità carrabile aperta al pubblico Il secondo percorso diagonaleè dedicato al traffico veicolare. In tal modo si configura un nuovo accesso carrabile in prossimità del padiglione”San Pio” direttamente connesso a Via Delcogliano. Nella zona (Punto “A”) in cui il percorso carrabile viene sovrastato dalla nuova pensilina di ingresso si trova una sbarra con rilascio del ticket (a pagamento o meno a scelta della committenza) per il controllo del traffico in entrata e in uscita dall’ospedale. In tal modo si ottiene una completa razionalizzazione del flusso veicolare ed il pieno controllo di questo. Una volta oltrepassata la sbarra, i veicoli potranno parcheggiare nell’ apposita area nei pressi del padiglione oppure aggiungere qualsiasi altro punto dell’ospedale attraversando la nuova rotonda la quale rende l’operazione molto più agevole ed immediata. Mobilità pedonale e accesso ai disabili Accanto ai due nuovi percorsi carrabili viene realizzato un marciapiede che funge da collegamento e consente a chi lascia il proprio veicolo nelle aree a parcheggio di raggiungere comodamente la pensilina di ingresso al padiglione. Questi percorsi rispettano in pieno la vigente normativa in materia di abbattimento delle barriere architettoniche: non presentano mai pendenze superiori all’8% e non hanno mai una larghezza inferiore a 1,50 m. I percorsi inoltre sono dotati di sistema di orientamento a pavimento per non-vedenti.
© Francesco Bellotto . Published on August 08, 2013.
Parcheggi La realizzazione della nuova viabilità occupa e regolarizza parte del sedime oggi utilizzato come area a parcheggio in modo piuttosto disordinato. La porzione di area che rimane libera viene riqualificata e regolarizzata, destinandola a parcheggio fruibile dalla nuova rotonda. Per compensare alla riduzione dei posti auto in seguito alla nuova viabilità ne è stata prevista una nuova fila in aderenza a Via Delcogliano.
© Francesco Bellotto . Published on August 08, 2013.
LA NUOVA PENSILINA: Concetti architettonici e immagine La pensilina è concepita come una struttura orizzontale unitaria, caratterizzata da un disegno semplice, leggermente arcuato e chiaramente leggibile, ospitante sotto di essa varie funzioni. Questa copertura è al contempo elemento di copertura del percorso pedonale dell’ingresso al padiglione (Punto “E” del planivolumetrico), copertura della zona di arrivo dei mezzi di pronto soccorso (Punto “C”) e punto di controllo del traffico in entrata e in uscita dall’ospedale (Punto “A”). La pensilina mantiene un’unica altezza di 4 metri lineari per tutto il suo sviluppo ed è sostenuta da pilastri e setti in acciaio inox lucidato a specchio che la fanno “galleggiare”, in modo da favorire la sua leggibilità anche il lontananza, qualificandosi così come segno architettonico di riconoscimento per l’intero ospedale. La struttura, nel tratto destinato a percorso pedonale, risulta aperta e leggera mentre si chiude con un tamponamento in acciaio e vetro satinato nella zona di arrivo delle ambulanze. Rapporto con la struttura del livello sottostante la zona arrivo mezzi di emergenza La struttura di base della nuova pensilina è costituita da una piastra tralicciata in acciaio, molto rigida, che appoggia sulla soletta sottostante esattamente in corrispondenza dei pilastri del livello inferiore (questo vale soprattutto per la zona di arrivo dei mezzi di soccorso e della zona di ingresso dei pedoni). Tale soluzione consente di poter disporre i pilastri della nuova pensilina in acciaio inox lucidato a specchio liberamente rispetto a quelli del livello sottostante con innumerevoli vantaggi: in primo luogo si è potuto creare uno spazio libero da pilastri intermedi e quindi maggiormente fruibile, ed in secondo luogo si è potuto allargare leggermente l’area a disposizione delle ambulanze, sbalzando rispetto al livello sottostante, raggiungendo una dimensione tale da consentire ai mezzi di emergenza di fare inversione di marcia senza necessità di manovre ma semplicemente curvando. NUOVO ATRIO Analisi e separazione dei flussi Il nuovo atrio prevede, in primo luogo, un’ attenta analisi dei flussi per eliminare o ridurre il più possibile le interferenze tra i vari tipi di movimenti che attraversano l’ingresso del padiglione. La concezione distributiva si basa su un unico spazio principale, fluido ed indiviso, che grazie al variare delle sue dimensioni date dalle pareti curve vetrate, invita a passare da un ambiente ad un altro senza soluzione di continuità. Flusso delle emergenze Il punto di ingresso dei visitatori, a differenza di quello per le emergenze che rimane nello stesso punto rispetto all’attuale, viene spostato per essere completamente differenziato. In tal maniera viene eliminata qualsiasi interferenza tra i movimenti delle ambulanze e quelli dei visitatori rendendo tutte le operazioni di arrivo in ospedale delle urgenze più agevole e veloce. L’area antistante l’ingresso del pronto soccorso è esclusivamente riservata alle ambulanze ed ha una superficie maggiore rispetto a quella attuale (realizzata uscendo a sbalzo rispetto al livello sottostante) per consentire alle ambulanze di poter tornare indietro percorrendo la strada senza il bisogno di eseguire manovre.
© Francesco Bellotto . Published on August 08, 2013.
Flusso dei visitatori. Come precedentemente detto, il flusso dei visitatori e dei pazienti dell’ospedale viene spostato sul lato del padiglione. Questo diventa possibile collegando con una soletta in acciaio il percorso pedonale esistente che unisce la pensilina esistente con l’ala sud del fabbricato. In questo punto si trovano due porte di ingresso, una delle quali riservata al personale con apertura e chiusura comandate da tesserino magnetico di riconoscimento,mentre l’altra aperta solo nelle ore di visita all’ospedale. I visitatori che entrano nell’ospedale possono chiedere ausilio alla reception oppure ricercare le informazioni necessarie sul totem informatico con sistema touch-screen Successivamente possono salire al piano voluto utilizzando il gruppo scale e ascensori oppure fermarsi e, se necessario, fruire dei bagni. Flusso del personale Il personale accede dallo stesso punto dal quale accedono i visitatori, ma utilizzando un’ apposita porta la cui apertura è comandata da un tesserino elettronico di riconoscimento. Una volta entrati, i dipendenti trovano sulla loro sinistra i timbratori di cartellino e la bacheca sindacale; dopodichè possono recarsi ai posti di lavoro utilizzando il corpo scale-ascensori. Materiali, forme e colori I colori utilizzati nel nuovo atrio sono quelli già presenti nel Logo del padiglione, che ben rispecchiano i requisiti cromatici richiesti per un ambiente sensibile come quello di un ospedale. Le pareti sono tutte di colore bianco e possono essere alternativamente rivestite in lastre di vetro (bianco o trasparente a seconda dei casi) o semplicemente in muratura. Il pavimento è in linoleum naturale con finitura tipo pavimento in resina di colore blu, con tonalità analoga a quella presente sul logo del padiglione. La scelta di questi due materiali come elementi di finitura in vista ben si sposa con le esigenze di igiene, di facilità di pulizia e manutenzione proprie di un ospedale. Il gioco formale di elementi circolari o curvilinei adottato ha lo scopo di rendere l’ambiente dinamico e capace di sollevare il morale dei visitatori che spesso si trovano in condizioni personali o familiari di grande sofferenza. Questo spazio fluido è creato, all’ingresso, dalle due curvature della reception (lievemente staccata da terra in modo da renderla leggera, quasi “galleggiante”, ed alloggiare una luce a fascia) e della parete bacheca-badge. Percorrendo lo spazio fluido ci si trova naturalmente diretti ed indirizzati attraverso pareti curve vetrate con serigrafati in colore chiaro le varie destinazioni. L’Ala nord, a cui si accede direttamente dal nuovo atrio, viene completamente ristrutturata per ospitare un baby-parking, un asilo nido aziendale e 9 appartamenti per i familiari dei lungo- degenti ricoverati nella struttura sanitaria. Atrio e nuova ala sono stati pensati in modo tale da offrire tutti i comfort ambientali a chi vi deve sostare sia al fine di ridurre lo stress nei lavoratori e di incentivarne la produttività, sia ad offrire un benessere psicofisico ottimale ai parenti dei lungo-degenti. In particolare gli ambienti sono dotati di un ottimo livello di illuminazione naturale ed offrono tonalità cromatiche e conformazione degli spazi sempre vari e piacevoli ma mai monotoni.
© Francesco Bellotto . Published on August 08, 2013.
Baby-parking Il Baby-parking è destinato ai degenti ricoverati in Day Hospital o per persone ch effettuano visite mediche presso gli ambulatori dell’Ospedale che non hanno possibilità di gestire altrimenti i propri figli. Questo è caratterizzato da una grande sala che ospita attrezzature per attività ludiche per bambini di età variabile dai 3 ai 14 anni. Il gioco avviene sotto il diretto controllo del personale. All’interno di questa struttura si trova anche un servizio igienico, con caratteristiche tali da poter essere utilizzato dai bambini dai 3 anni in su e un’altro idoneo per portatori di handicap. Asilo nido aziendale L’Asilo nido aziendale, dimensionato per 25 bambini, è destinato alle madri che lavorano all’interno della struttura ospedaliera. Questo è diviso in tre sezioni di cui una destinata ai lattanti e due destinate ai bimbi che fanno pasti regolari. Ogni sezione ha servizi igienici idonei per bimbi piccoli , una zona giorno posta in comunicazione diretta con la zona riposo. Le due zone sono divise da pannelli scorrevoli in modo tale da formare un unico grande ambiente qualora dovesse essere necessario. L’asilo è anche dotato di un locale cucina per la preparazione dei pasti. Appartamenti per i familiari dei lungo- degenti Questi appartamenti, della superficie netta di circa 40 mq ciascuno. Gli appartamenti sono realizzati come un unico open space, molto flessibile, che può ben adattarsi alle esigenze dei diversi utenti. Sul corridoio sono presenti vari armadi a muro che servono per lo stoccaggio della biancheria pulita e sporca dei vari appartamenti nonché per il deposito dei materiali per le pulizie. Accessibilità allargata Tutto il progetto è pensato per rendere accessibile il padiglione a chiunque. Accessibilità dall’esterno Le aree a parcheggio prevedono due posti auto riservati a portatori di handicap ciascuna, per un totale di 6 nuovi posti auto riservati a disabile. I percorsi pedonali che portano all’ingresso al padiglione sono in diretto collegamento con le aree a parcheggio e hanno caratteristiche tali (larghezza maggiore di 1,50 m e pendenza inferiore all’ 8%) da essere agevolmente percorribili da sedie a rotelle. I percorsi inoltre sono dotati di segnali a pavimento per non vedenti. L’ingresso del padiglione, anch’esso dotato di segnaletica a pavimento per non vedenti, è perfettamente raggiungibile dai mezzi di soccorso su corsia riservata; qualsiasi altro tipo di veicolo può arrivare in adiacenza alla pensilina, consentendo a persone con difficoltà motorie di fare pochissima strada a piedi e di restare sempre al coperto. Atrio L’atrio del padiglione ha percorsi chiari e fluidi, tutti di larghezza assolutamente sufficiente al passaggio di persone su sedia a rotelle. I due bagni previsti nell’atrio sono idonei all’utilizzo di persone portatrici di handicap, sia per dimensioni che per tipologia di porte e sanitari.
© Francesco Bellotto . Published on August 08, 2013.
Ala nord L’ala nord ospita il Baby-parking, l’asilo nido aziendale e gli appartamenti per le famiglie dei ricoverati. Il Baby-parking e l’asilo nido aziandale hanno percorsi e porte di dimensioni idonee al passaggio di persone con handicap (larghezza maggiore di 1,50 m e porte da 90 cm) , inoltre sono dotati di due servizi igienici: uno dei quali idoneo per bambini piccoli, l’altro per portatori di handicap Gli appartamenti assicurano utilizzabilità e vivibilità da parte di portatori di handicap, in riferimento a dimensioni delle aperture, dei percorsi nonché degli spazi di manovra. La cucina è libera sotto il top, in modo tale da essere fruibile anche da sedia a rotelle; il forno è posizionato in alto per facilitare la presa delle pietanze ed il tavolo è fissato a parete ed ha una sola gamba centrale per non creare problemi di ingombro.Tutti i locali degli appartamenti sono dotati di chiamata di allarme in contatto con il corpo infermieri. Energetica Il fabbricato è pensato essere il più possibile autosufficiente per quanto riguarda la climatizzazione e l’illuminazione naturale in modo da ridurre al minimo i consumi energetici. Per quanto riguarda il raffrescamento passivo si utilizza il principio di Bernoulli – Venturi, detto effetto camino, per l’estrazione naturale dell’aria surriscaldata dall’alto favorendo l’ingresso di aria fresca dall’esterno. Il principio ha un funzionamento molto semplice: le nuove vetrate di ingresso sono dotate di aperture ubicate nell’estremità superiore ed in quella inferiore; l’aria calda interna tende ad accumularsi verso l’alto perchè più leggera di quella fredda. Quando quest’ aria, più calda di quella esterna, arriva alle aperture poste nella parte alta della vetrata, tende a fuoriuscire mentre dalle aperture poste nella parte bassa viene risucchiata, per depressione, aria fresca all’interno del fabbricato. Nel periodo invernale le aperture negli infissi vengono mantenute chiuse per favorire l’effetto serra e mantenere all’interno del fabbricato il calore gratuitamente fornito dal sole. Ovviamente nei periodi più caldi dell’anno l’edificio verrà climatizzato con l’utilizzo di impianti spiegati nel prossimo paragrafo, ma nelle mezze stagioni la climatizzazione sarà del tipo “passivo” con conseguente riduzione dei consumi energetici. Inoltre, risulta necessario evidenziare che data la tipologia degli infissi presenti nella struttura (metallici senza guarnizioni ed a vetro singolo, risalenti circa alla seconda metà degli anni ‘70), le temperature in regime estivo percepite in alcune camere, oscillano tra 28 e 33 °C, con significative ripercussioni sullo stato di salute dei pazienti, quindi si interverrà anche sugli infissi esistenti installando: infissi in PVC classe A con profilo a 5 camere Uf : 1.5 W/(m²/K), tenuta all’aria classe 4, vetri 4/15/4 con gas argon Ug : 1.1 W/(m²/K) Va infine segnalato che la presenza della pensilina di ingresso in vetro satinato ha anch’essa funzione di controllo climatico poiché l’immissione di un microfilm puntinato all’interno del doppio strato dei vetri, inibisce il riscaldamento dei raggi solari estivi alti sull’orizzonte, vietando il passaggio di essi all’interno del fabbricato e proteggendolo quindi da un eccessivo riscaldamento. Al contrario, consente al sole invernale, basso sull’orizzonte, di entrare a fondo nell’edificio riscaldandolo. Anche l’isolamento acustico è curato nei dettagli al fine di eliminare riverberi nei locali o passaggio di rumori da un ufficio all’altro e tenendo sempre l’intensità sonora inferiore ai 35 db. La parte superiore della pensilina potrà inoltre essere rivestita da una lamina fotovoltaica in silicio amorfo, composti da celle flessibili in film sottile a tripla giunzione e membrane impermeabilizzanti bituminose, perfettamente inserita nel contesto non avendo bisogno né di staffe né di supporti per il fissaggio, garantendo inoltre maggior efficienza e potenza rispetto al normale cristallino. Inoltre essendo considerato impianto integrato innovativo beneficerà della maggior incentivazione proposta dal titolo III del IV Conto Energia. Impianti Alla luce di quanto cita il progetto esecutivo approvato per la climatizzazione del Padiglione San Pio e considerato che per le degenze ospedaliere risulta essenziale assicurare almeno un ricambio aria (con pieno rinnovo da esterno) pari a 3÷4 v/h, che il controllo locale delle temperature è fondamentale per adattare gli ambienti alle condizioni cliniche dei vari pazienti e che il contenimento dei consumi energetici risulta prioritario, il progetto ben si adatta ad integrare il sistema ad espansione diretta VRV asservito ad impianto di ventilazione per ricambio aria (con immissione a tutt’aria esterna ed estrazione dai bagni) nella nuova architettura dell’atrio, rendendo invisibili le unità interne ed integrandole totalmente nel nuovo controsoffitto andandosi ad integrare con il nuovo fotovoltaico amorfo che alimenta le unità esterne presenti in copertura. La nostra opzione progettuale è invece quella costituita da pannelli radianti sospesi a soffitto alimentati da acqua calda (o refrigerata, in estate): negli ospedali il sistema a soffitto radiante è diventato lo standard per il riscaldamento e raffrescamento degli ambienti. Nelle degenze è di importanza fondamentale evitare di movimentare l’aria, non solo per evitare di investire i pazienti con correnti d’aria, ma anche per limitare al massimo la circolazione di polveri, batteri e virus e garantire così la massima igienicità. A ciò si aggiunga l’assoluta silenziosità di funzionamento e l’uniforme distribuzione della temperatura, sia in verticale che in orizzontale. I gestori apprezzano anche la ridotta richiesta di energia e l’assenza di manutenzione che nel corso della vita utile dell’edificio abbattono notevolmente i costi di esercizio. Inoltre, le condizioni di benessere realizzate saranno monitorate da una centralina microclimatica collocata ad un’altezza di 1,5 m dal pavimento. I dati acquisiti ogni minuto saranno inoltre elaborati con un software appositamente implementato in ambiente FORTRAN per redigere grafici di benessere termoigrometrico. L’innalzamento della temperatura media radiante provocato del soffitto radiante consente di operare con temperature dell’aria interna dell’ambiente riscaldato più basse, ordinariamente 2-3°C inferiori ai 20°C di progetto. Questo porta a minori dispersioni termiche per trasmissione attraverso l’involucro e per ventilazione, valutabili in una riduzione del consumo energetico dell’ordine di 10-15%.
© Francesco Bellotto . Published on August 08, 2013.
© Francesco Bellotto . Published on August 08, 2013.