Il progetto muove dal riconoscimento di alcuni elementi significativi anche alla scala territoriale come la traccia invariante del sedime ferroviario, il nuovo quartiere a servizi e residenza posto a nord dell’area di progetto, il giardino storico esistente, quali strutture della forma urbana. L’interpretazione di tali elementi come sistema urbano complesso comporta la necessaria ridefinizione del ruolo dell’area di progetto che diviene, in tale lettura urbana, elemento di cerniera tra città consolidata e nuove edificazioni, mantenendo la capacità di far penetrare il segno antropogeografico della ferrovia sin dentro la città.
© UrbanStudio.dario vanetti . Published on August 09, 2013.
La presenza della stazione storica ha indirizzato la giacitura dei nuovi manufatti in modo da aderire al precedente sedime dei binari ferroviari. La formazione di un museo della Grande Guerra, obiettivo cardine del concorso, ha portato a configurare uno spazio museale ibrido, oltre a quello disposto entro i volumi edificati, costituito come sorta di trincea capace di condurre dalla quota naturale del suolo ad un piano interrato più basso, istituendo una dinamica dell’esperienza spaziale capace di richiamare un accesso “in profondità” ai contenuti museali. La trincea, la quale da spazio difensivo e offensivo, da luogo di nascondimento, evolve mutevolmente caratterizzando uno spazio, un percorso conoscitivo, esplorativo, che anziché escludere e differenziare interno ed esterno, conduce l’esterno verso l’interno gradatamente, tramite alcuni piani inclinati, assottigliando e infine annullando il confine tra una condizione e l’altra.
© UrbanStudio.dario vanetti . Published on August 09, 2013.
Al sistema costituito dalla stazione storica viene giustapposto il nuovo volume destinato a museo, entrambi connessi alla trincea longitudinale tramite le porzioni interrate del nuovo edificio, si configura morfologicamente come segno urbano capace di stratificarsi alla città determinando, in questa porzione, la nuova identità di uno spazio altrimenti residuale. Tale sistema determina una infrazione del suolo naturale, operata con lo scavo della trincea, dalla quale consegue un proporzionato movimento del terreno, che si condensa secondo faglie irregolari, mosse ad innalzare campi erbosi a ridosso della trincea aventi giaciture vagamente ortogonali a questa. Pur sedimentandosi come ulteriore parco urbano, in qualche modo prolungamento di quello esistente, il nuovo spazio verde cerca di relazionarsi all’attuale senza dissimularsi in esso, bensì stratificandosi a questo rendendo chiaramente leggibile l’immissione dei nuovi settori verdi entro il disegno del giardino storico.
© UrbanStudio.dario vanetti . Published on August 09, 2013.
© UrbanStudio.dario vanetti . Published on August 09, 2013.
© UrbanStudio.dario vanetti . Published on August 09, 2013.
© UrbanStudio.dario vanetti . Published on August 09, 2013.
© UrbanStudio.dario vanetti . Published on August 09, 2013.
© UrbanStudio.dario vanetti . Published on August 09, 2013.