Il parcheggio multipiano situato nel centro abitato di San Salvo riveste sin dalla sua costruzione la funzione di nodo urbano e di porta d’ingresso meridionale al centro storico della cittadina. La struttura è costituita da tre piani controterra, attualmente adibiti a parcheggio, e da due sistemi di risalita esterni posti sui lati corti dell’edificio, che permettono la riconnessione del salto di quota di circa 10 metri tra Via Montegrappa e Via Giotto. Morfologicamente l’edificio si presenta come un insieme di piani gradonati, dotati di terrazzamenti che affacciano direttamente su via Montegrappa. Il manufatto è addossato su tre lati ad un muro controterra di altezza 10 metri e la quota dell’ultimo solaio di copertura coincide con la quota della stradina privata che prosegue Via Giotto. Il prospetto lungo al piano terra su Via Montegrappa coincide perciò con l’ingresso principale all’edificio. L’impianto planimetrico della preesistenza è di forma rettangolare (67 m x 30 m al piano terra) con il lato lungo orientato a 33° rispetto all’asse Est-Ovest, quest’ultimo paragonabile al percorso di Via Montegrappa. Attualmente i piani sono collegati tra loro all’interno da una serie di rampe, due per piano e da un ascensore posto sullo spigolo nord-est del fabbricato. Le rampe sono realizzate con una soletta in cemento armato probabilmente realizzata in opera e come, da normativa, hanno una pendenza di poco inferiore al 20%. Mentre le rampe carrabili non arrivano al piano di copertura dell’edificio, quest’ultimo ha un vano extracorsa che permette di collegare l’ultimo livello del manufatto al piano terra. Per ogni piano sono previste delle uscite di emergenza poste sui lati corti degli edifici, collegati ai due livelli principali di Via Giotto e Via Montegrappa dalle due scalinate esterne.
Il parcheggio nella sua attuale configurazione
Documento del concorso. Published on August 11, 2013.
La struttura portante dell’edificio esistente è costituita da un sistema semi-prefabbricato, con i pilastri probabilmente costruiti in opera e le travi e gli impalcati prefabbricati. Le campate che costituiscono la struttura portante sono regolari e sono di due tipi: le campate che ospitano il sistema delle rampe carrabili sono rettangolari e misurano 10 m x 5 m, le campate centrali sono quadrate e misurano di lato 10 m. L’interpiano attuale è di 3,15 m per i piani terra e primo e di 3 m per il piano secondo.
Render della piazzetta ricavata all'interno della preesistenza
© Francesco Cianfarani . Published on August 11, 2013.
I muri divisori interni e le pareti perimetrali esterne sono costituite da blocchetti tipo Poroton REI 120 e da forati in laterizi per uno spessore variabile dai 10 ai 25 cm, che non presentano attualmente finiture di rilievo. Riguardo il soleggiamento, l’orientamento dell’edificio fa in modo che quest’ultimo riceva sole per tutto l’arco della giornata sul lato lungo dei terrazzamenti, tuttavia il grande spessore del corpo di fabbrica e il basso interpiano non consente l’illuminazione diretta delle campate interne. Per quanto riguarda gli impianti, quest’ultimi sono posizionati all’interno di vani ispezionabili al piano terra. Nel vano est sottostante la scalinata su via Valloncello sono posizionati un’elettropompa che alimenta gli idranti per l’impianto antincendio, un serbatoio per l’accumulo dell’acqua e un gruppo elettrogeno per l’impianto elettrico. Attualmente l’edificio sembra sprovvisto di un impianto di condizionamento termico.
Stando a tali informazioni, alla luce della configurazione dell’edificio e delle possibilità strutturali e morfologiche da questo offerte si sono adottate le seguenti scelte progettuali: Rifunzionalizzazione parziale del manufatto. Come punto di partenza del progetto si è scelto di riqualificare il parcheggio multipiano secondo criteri di mixitè tra pubblico e privato e parziale mantenimento della destinazione d’uso attuale. Una prima scelta sulla quale si fonda il progetto concerne la volontà di mantenere in buona parte la funzione esistente di parcheggio. Questa destinazione funzionale assegnata all’edificio al momento della realizzazione difatti permette al fabbricato di configurarsi come una porta urbana, luogo di scambio dove è possibile lasciare il proprio mezzo di trasporto per proseguire a piedi verso la cittadina. Proprio alla luce di questo forte valore urbano assegnato al parcheggio multipiano di San Salvo, si è deciso di mantenere in gran parte la funzione originaria lasciando l’intero primo livello alla collocazione di un numero di parcheggi dal numero variabile tra i 60 e i 70 posti. Parallelamente, poiché si è giudicato un elemento critico il carattere monofunzionale del manufatto, si è provveduto, laddove possibile all’immissione di nuove destinazioni d’uso al suo interno. Approfittando della posizione del fabbricato all’interno del territorio di San Salvo e della sua tipologia edilizia, si è pensato ad implementare il parcheggio esistente con funzioni per lo più commerciali, disposte ai piani superiori. La funzione commerciale si sposa bene anche con la presenza di un basamento di parcheggi al piano terra, che consente, come nell’attuale tipologia di centri commerciali, di posteggiare l’auto e di risalire ai piani superiori attraverso rampe ed ascensori, senza mai uscire dall’edificio. Immagine identitaria: Un ulteriore obiettivo del progetto è quello di assegnare una nuova immagine identitaria all’edificio, oggi associato da parte della cittadinanza di San Salvo ad episodi di degrado urbano e di insicurezza pubblica. Tale volontàè stata tenuta in grande considerazione proponendo una nuova immagine per l’edificio in grado di conquistare un forte valore identitario da parte del manufatto per tutto il territorio. Si prevede perciò l’ampliamento dell’edificio esistente con nuove volumetrie destinate a funzioni d’eccellenza a carattere ricettivo e museale di proprietà comunale (spazi allestitivi, sale riunioni e conferenze) per la realizzazione di eventi temporanei (presentazioni libri ed eventi, convegni, sagre e meeting al coperto). L’idea progettuale muove dall’idea di una sopraelevazione. La proposta di riqualificazione del parcheggio decide di preservare la struttura esistente lasciando che questa si traduca in un edificio-basamento in grado di sostenere la collocazione di un nuovo edificio soprastante, sviluppato su di un solo piano. Questa scelta è volta alla valorizzazione dell’attuale identità urbana assegnata all’edificio. Difatti, sotto il punto di vista urbano la scelta di collocare tre nuovi volumi, perpendicolari alla giacitura dell’esistente, offre la possibilità di accentuare visivamente questo valore di connessione, attualmente detenuto dall’edificio, tra la quota in Via Montegrappa e il centro storico di San Salvo. Spazio pubblico: A questa scelta di conferimento di una forte identità urbana all’edificio, si è deciso parallelamente di creare una molteplicità di spazi pubblici a più quote, potenziando la rete di piazze e di luoghi collettivi attualmente presenti nel centro storico e nella zona periurbana di San Salvo. Tale scelta ha come obiettivo ancora una volta di assegnare al manufatto il ruolo di luogo privilegiato per l’aggregazione sociale, per mezzo di luoghi sicuri e sorvegliati, frequentati in tutte le ore del giorno, anche in tarda serata. Inserimento di fonti di energia rinnovabile: L’attenzione posta alle fonti di energia rinnovabili cerca di integrare la volontà di assegnare una nuova immagine identitaria all’edificio con le attuali necessità economiche e civiche di risparmio energetico. Pertanto le scelte dei materiali vertono su soluzioni in grado di donare sistemi di produzione di energia rinnovabile senza mai ledere l’immagine dell’edificio (per maggiori dettagli sui materiali e le soluzioni tecniche adottate si faccia riferimento alla relazione tecnico-economica).
Al fine di realizzare questi punti si provvede a queste preliminari scelte di progetto: Creazione di uno spazio aggregativo interno: Al fine di permettere l’entrata della luce a tutti i livelli dell’edificio, si è pensato uno scavo profondo due piani che si estende sulle otto campate dell’edificio esistente ai piani primo e secondo (misure 30×18 m). Questo scavo ricavato, oltreché costituire una corte all’interno del parcheggio, permette di realizzare una piazza all’aperto, spazio pubblico e piazza su cui si affacciano le funzioni pubbliche e private ospitate dall’edificio. Ridisegno dei collegamenti interni dell’edificio e differenziazione funzionali ed estetica dei singoli piani: Il progetto prevede inoltre l’inserimento di molteplici percorrenze interne in grado di relazionare visivamente e fisicamente sfera pubblica e privata, ovvero spazi di proprietà e pertinenza civica (il nuovo polo museale e ricettivo) con spazi privati (i locali commerciali). In dettaglio, si è scelto di ripensare totalmente il sistema delle percorrenze interne al manufatto attraverso la demolizione delle due attuali rampe carrabili, al cui posto vengono ipotizzate due nuovi vani scala dotati dei necessari spazi filtro ed ascensori che servono il piano terra, il primo e il secondo piano dell’edificio. All’interno delle due campate corte dove attualmente trovano posto le rampe sono anche previsti i maggiori locali tecnici e i servizi (bagni e spogliatoi) delle funzioni commerciali e ricettive dell’edificio, in modo da ottenere nelle campate centrali dell’edificio uno spazio totalmente permeabile e flessibile. A questa rifunzionalizzazione dei sistemi di collegamento interni si lega la caratterizzazione funzionale ed estetica di ogni singolo piano. Difatti, grazie alla parziale demolizione di alcune campate centrali del parcheggio al piano primo e secondo e grazie alla puntuale immissione di nuove rampe e scale, ogni singolo livello del manufatto si caratterizza per un differente spazio pubblico. Ogni livello ed ogni funzione viene dotato di una propria piazza, in connessione visiva con gli altri spazi pubblici all’interno. Questa scelta permette di rafforzare il valore urbano conferito all’edificio, che funzionerebbe come una piccola porzione di città caratterizzata, come nei centri storici, da spazi dotati di un proprio carattere morfologico e funzionale, da vivere in diverse ore del giorno. Questa commistione è ritenuta un potenziale punto di forza sul quale risulta importante porre attenzione. Ampliamento all’ultimo piano attraverso un edificio-percorso: A parziale risarcimento della cubatura sottratta alla preesistenza con la creazione della piazzetta interna e al fine di realizzare un radicale rinnovamento di immagine dell’edificio, si prevede la realizzazione del manufatto attraverso nuovi volumi che lavorino, per funzione, estetica e schemi distributivi, in contrasto rispetto all’originario parcheggio. Si ipotizza perciò la costruzione di un edificio a un piano, appoggiato sull’attuale parcheggio indipendente negli accessi ma in contatto visivo con gli spazi pubblici della preesistenza e con i tessuti edilizi circostanti. L’ampliamento viene definito edificio-percorso perché si costituisce per una serie di spazi messi in successione lineare tra loro, secondo la contemporanea modalità di progettazione degli spazi museali e ricettivi.
Descrizione dettagliata delle funzioni all’interno dell’edificio La presente proposta progettuale assegna all’edificio un carattere polifunzionale gestito su quattro piani descritti nel dettaglio come di seguito:
Piano terra: come già detto, al piano terra dell’edificio (quota 0.00 m) si prevede il parziale mantenimento della destinazione d’uso attuale e la sua implementazione con alcuni nuovi spazi accessori. Al fine di garantire contemporaneamente percorrenze pedonali e carrabili in questa area, si sono adottate delle scelte di accessibilità differenziate per questo livello dell’edificio. In primo luogo si è provveduto alla delimitazione della percorrenza carrabile con un sistema di accesso indipendente, posizionato al di sotto del braccio longitudinale museale di nuova edificazione. Lo spazio adiacente questa zona di accesso, grazie alla possibilità di differenziare gli accessi pedonali da quelli carrabili, ha permesso la creazione di una piazza a quota di Via Montegrappa, dalla quale, per mezzo di una rampa pedonale, è possibile accedere alla quota superiore e dunque al primo piano dell’edificio (quota +3.35 m). Al fine di potenziare il valore urbano di questa piazza si è ritenuto opportuno inserire alcuni locali accessori. In particolare, in corrispondenza dell’ingresso alla rampa parallela a via Montegrappa, è previsto un nuovo piccolo volume, al cui interno troverà posto una guardiania dotata di impianto di video-sicurezza. All’interno di questo volume è previsto un piccolo ambiente di 10 mq eventualmente utilizzabile come spazio di attesa per gli utenti delle linee di autobus urbani ed extraurbani. Piano Primo: Il piano primo (quota +3.35 m) è accessibile sia dall’esterno dell’edificio, per mezzo della rampa longitudinale su piazza e della scalinata vicino l’ingresso al parcheggio, sia dall’interno del piano parcheggio, grazie ai due vani scala di nuova costruzione. A questo livello sono previsti 7 locali commerciali, dotati ciascuno di relativi magazzini e servizi igienici, caratterizzati da tre possibili metrature: 35, 60 e 75 mq. A questo stesso livello si trova la piazzetta interna ed inoltre è ipotizzato l’inserimento di una nuova scala a giorno, un sistema di risalita indipendente per gli uffici e il museo soprastanti. Piano secondo: Al secondo piano (quota +7.00 m) sono presenti uffici privati, con un’area pensata come funzione intermedia tra il museo e la zona commerciale. Questo spazio, accessibile dalla scala a giorno, può accogliere una funzione intermedia tra lo spazio commerciale e lo spazio museale, come un bookshop o una galleria dedicata alla funzione museale. A questo livello è possibile osservare il lastrico solare del piano primo sul quale verranno installati i pannelli fotovoltaici piani (per ulteriori informazioni vedi relazione tecnico-economica). Piano terzo: Al piano terzo (quota +10.35 m), attuale copertura dell’edificio, trova spazio il nuovo volume museale. Due bracci più corti sovrastano l’edificio estendendosi fino al termine del primo piano. I piloni di sostegno di questi due bracci segnano la piazza longitudinale posta appunto al primo piano dell’edificio creando giochi di ombra e luce. Il braccio più grande, posto sul prospetto prospicente Via Valloncello, si estende invece fino alla piazza principale di accesso sulla quota del piano terra. Questi tre bracci principali sono collegati da uno stretto corpo longitudinale, una manica espositiva che ha le fattezze di una quadreria alla cui metàè pensato un affaccio direttamente sulla piazzetta al piano primo. Il percorso museale pensato al di sopra della struttura preesistente si propone di affiancare il Museo civico “Porta della Terra”, offrendo eventualmente a quest’ultimo ulteriori spazi espositivi o spazi per lo stoccaggio o il restauro di opere in esubero. Questa scelta permetterebbe alla ricchezza storica presente nel museo, oggi prevalentemente ospitato nel Palazzo di Porta della Terra, di ampliare la sua zona di influenza coinvolgendo con un clima culturale elevato l’intera cittadina sin dalla sua “porta di accesso” costituita dall’attuale parcheggio. Attualmente il percorso museale esistente porta alla luce antiche numerose strutture romane e medievali e raccoglie reperti proveniente dalla zona del Quadrilatero, oggetto di indagini archeologiche dal 1997. Ulteriori documenti di preesistenze di abbazie benedettine sono ospitate nel Museo. Le vicine indagini archeologiche presagiscono la possibilità di ulteriori scoperte in un territorio ricco come quello dove è situato il comune di San Salvo. Pertanto la previsione di un nuovo Museo potrebbe garantire un sistema culturale volto ad arricchire la cittadina. La scelta dell’inserimento di un nuovo polo museale ambisce pertanto all’ampliamento di un sistema esistente, di per sé ricco e chiaramente capace di coinvolgere altre strutture e programmi museali. Tuttavia, data la natura estremamente flessibile di questi nuovi spazi, è possibile che le nuove volumetrie di progetto possano essere utilizzate come spazi a servizio del Municipio di San Salvo, come sala per la celebrazione di eventi, mostre e presentazioni, o come spazi per l’archiviazione di documenti degli uffici comunali.
Sistema di piazze:
Al fine di potenziare il rapporto con il paesaggio e di incentivare la costruzione di spazi di aggregazione all’aperto, il progetto prevede un nuovo sistema di piazze. La prima piazza è prevista nella zona di accesso principale all’edificio, al piano terra. Questo spazio è oggi completamente riservato al transito di veicoli che usufruiscono del parcheggio e alla sosta dei mezzi di trasporto pubblico. Al fine di ricavare uno spazio pubblico a questa quota, si è deciso di ripensare la viabilità ed in particolare gli accessi carrabili al parcheggio, rimasto, nella proposta di progetto al piano terra. Le automobili hanno difatti accesso al di sotto del corpo longitudinale più grande, dove è previsto un doppio ingresso di 8 m che permette il transito delle vetture in entrata e in uscita dal parcheggio. Lo spazio triangolare, oggi segnato dalla fermata dell’autobus, ritrova, alla luce di questa suddivisione, una sua identità di spazio pubblico. Questa zona costituisce una prima piazza. La seconda piazza è collocata al piano primo (quota +3.35 m) ed è accessibile direttamente dalla prima piazza per mezzo di una rampa che si estende su quattro campate dell’edificio. La terza piazza è ancora situata al piano primo dell’edificio ed è direttamente scavata nel parcheggio esistente. Quest’ultima, grazie alla presenza dei volumi architettonici che la cingono, richiama la spazialità urbana tipica dei centri urbani. Questa piazza è pensata come un luogo all’aperto punteggiato da alberature e da sedute in pietra.
Sistema di accessi e percorsi:
Gli accessi all’edificio si dislocano su tutti i livelli del manufatto accentuando il valore di connessione di quote urbane diverse. Al piano terra è possibile accedere alle funzioni dell’edificio per mezzo di differenti ingressi destinati a precisi percorsi interni. La rampa longitudinale posta parallelamente al fronte principale dell’edificio conduce alla piazza al livello superiore. Quest’ultima è caratterizzata da negozi a doppio affaccio che danno vita ad uno spazio all’aperto dedicato al commercio. All’interno dell’edificio sono poi presenti due vani scala, con due ascensori e montacarichi indipendenti, per mezzo dei quali è possibile risalire direttamente alla quota superiore da dove, percorrendo Via Valloncello, si raggiunge il centro storico. Questo stesso sistema di risalita garantisce l’accesso alla zona commerciale del piano primo e secondo. Ancora dal piano terra, la scalinata, attualmente attiva, che costeggia l’edificio per tutta la sua profondità, conduce alla quota del secondo piano. La decisione di conservare questo sistema di risalita è volto a sottolineare il valore di connessione svolto dall’edificio. Infine un ulteriore sistema di risalita è pensato alla base del grande braccio museale, per mezzo di una scalinata che conduce nuovamente alla piazza al piano primo. L’inserimento di questo aggiuntivo sistema di accesso alla piazza, che abbiamo definito come seconda piazza rispetto al sistema creato, permette un ampliamento di questa per mezzo di un piano perpendicolare sottostante il braccio-museo. Approfondendo ora gli accessi al museo, i tre bracci sono disposti in modo da strutturare un percorso museale ben delineato nelle sue tappe. Una prima tappa trova la zona biglietteria e accoglienza nel primo braccio minore all’interno del quale arriva uno dei vani scala dell’edificio. Il corridoio di connessione tra i bracci permette l’accesso al secondo braccio, organizzato con zone espositive a struttura anulare in modo da ricondurre al corridoio di connessione che infine porta al braccio finale più grande. Quest’ultimo, più ampio, accoglie ampie zone espositive con due scale che riconducono, la prima al piano primo dell’edificio, e la seconda alla quota del piano terra. Il terzo braccio, nel suo punto terminale ospita un’ampia vetrata che si affaccia sulla prima piazza al piano terra. Da questa stessa piazza è possibile vedere le seconda piazza longitudinale. Ogni braccio è caratterizzato poi da una grande vetrata terminale che permette di godere della vista dell’intorno. In accordo con la gestione degli accessi e le entrate al museo, la rampa finale permette, alla fine del percorso museale di lasciare il museo e tornare alla quota del parcheggio.
Progetto Preliminare: Fasi Il progetto prevede perciò tre distinte fasi di intervento, da condurre secondo una precisa successione temporale, così suddivise, Demolizione: In considerazione della struttura regolare dell’edificio e delle ampie campate strutturali, la prima operazione prevede la demolizione di 1000 mq totali di solaio per la creazione di un grande vuoto centrale interno all’edificio esistente. Si prevede inoltre la totale demolizione delle rampe carrabili esistenti all’interno delle due campate rettangolari del parcheggio. Riqualificazione: Una volta operato lo scavo interno, si procede con la riqualificazione degli spazi interni con inserimento delle nuove strutture di collegamento verticale e con la dotazione al piano dei necessari impianti idraulici, elettrici e di condizionamento. Nuova costruzione: La fase finale dell’intervento prevede la sopraelevazione del fabbricato, che compensa la cubatura sottratta nell’operazione di scavo, per mezzo di tre volumi collocati alla sommità dell’attuale edificio.