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parcheggio multipiano in località Longea - Alessandro Bellini, ROBERTO BERTOLI

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0. Premesse. Inserirsi in un contesto a così alta valenza paesistica è sempre una sfida e compito difficile. Il progetto in questione partendo dal riconoscimento delle peculiarità e delle potenzialità del sito, talune inespresse, si pone l’ambiziosa finalità di mimesi col paesaggio e al contempo di essere segno riconoscibile capace di aumentare l’attrattività dello stesso perchè, senza l’Acropoli, il monte Athos sarebbe una delle tante montagne.

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vista Avisio

1. Descrizione generale del progetto. Il sito in questione funziona in una logica inversa rispetto a quella del monte e il punto di maggior attrattività non è la “vetta” ma la “valle”, grazie anche alla presenza del torrente Avisio. La Strada Cernadoi offre sicuramente un collegamento efficace per l’accessibilità del parcheggio, anche se si ritiene necessario deviare il flusso proveniente da via Ischia tramite una soluzione di ponte/tunnel in accordo con quanto richiesto dal bando. Dalla ex SS 48 inoltre passa lo Skybus delle dolomiti e si ritiene quindi utile l’integrazione nel parcheggio della fermata dello stesso così da aumentarne l’efficacia, non solo per chi vuole raggiungere il centro di Moena, ma anche per chi volesse raggiungere gli impianti sciistici, deviando il flusso dal centro e facendolo funzionare come vero parcheggio scambiatore. In tale ottica si è ritenuto fondamentale l’integrazione nel parcheggio anche di un servizio di noleggio bici automatizzato. Per quanto riguarda l’accessibilità pedonale si ritiene che la strada Cernadoi non sia attrattiva e soprattutto non adatta al raggiungimento del centro, si è preferito dunque, pur mantenendo la possibilità di una viabilità pedonale a monte di privilegiare e rendere più attrattivo il collegamento con il centro a valle. Questo perché, oltre alle ragioni suddette, permette di rendere il parcheggio accessibile grazie ad un percorso a bassa pendenza (p<4%) e aree di sosta in piano, in accordo con la normativa disabili, per un efficace collegamento tra parcheggio e centro città. La parte del torrente che va dall’immisione del torrente xxx e il nuovo ponte di collegamento tra via Ischia e la ex SS48, risulta ora come un’area di scarso interesse, retro delle abitazioni contigue al centro e spazi verdi non qualificati. Si ritiene che il torrente sia un elemento di forte attrattività per Moena e il collegamento tra parcheggio e le due piazze (xx e xxx) un’opportunità anche di rivalutazione del waterfront che sarebbe un peccato non cogliere. L’area sarà dunque integrata con funzioni capaci di rendere attrattivo il parco seppur preservando un’idea di naturalezza evitando dove possibile il “gesto” Dove si ritiene il gesto sia inevitabile è riguardo il ponte di collegamento tra via Ischia e la ex SS 48. Se l’estradosso del ponte punta ad essere elemento non invasivo vedendosi dalla ex statale scendendo verso il centro, nell’ottica di percorribilità a valle risulta invece necessario rendere attrattivo, quasi elemento scultoreo, l’intradosso; offrendo al visitatore una struttura capace di integrarsi in maniera armonica col paesaggio e capace di sfruttare le peculiarità dei due versanti, per un’ottimizzazione del funzionamento statico. Se per l’immissione del ponte nella ex SS 48 si è ritenuto superfluo se non troppo impattante l’inserimento di una rotatoria che, vista la percorrenza di autobus sulla stessa, avrebbe necessitato di un diamentro che poco si confaceva con il sito, scelta opposta è stata presa per il raggiungimento del tunnel da via Ischia, dove, il gran nummero di immisioni rendeva troppo pericoloso un incrocio a raso. Oltre all’inserimento della rotatoria la parte che fiancheggia la scuola è stata dotata di una piccola area verde con punti di sosta e relax.

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vista aerea

2.1 Parcheggio interrato Il parcheggio interrato si inserisce nell’ansa che la ex SS 48 forma nell’area identificata dal P.R.G. come “Aree er servizi ed attrezzature al coperto di livello locale”. Il progetto mira a ricreare il versante “naturale” del pendio e inserirsi in maniera delicata nonostente le grandi quantità in gioco, 250 posti auto per un totale di 9190 mq di parcheggio. La parte superiore del parcheggio segue l’andamento della ex SS 48 con un trattamento a parco attrezzato di 1589 mq che permette di non ostruire visivamente lo scorcio che si ha di Moena scendendo da strada Cernadoi e mitigando la percezione del parcheggio che manifesta la sua presenza con elementi puntuali che fuoriescono dalla copertura verde: la fermata dell’autobus che integra un accesso al parcheggio e un’uscita di sicurezza, una seconda uscita di sicurezza, un taglio nel verde che invita all’ingresso del parcheggio e un piccolo elemento a valle contenente le informazioni turistiche di Moena e dintorni. Questi elementi sono stati pensati in parte a rivestimento ligneo mentre la parte strutturale è in cemento armato pigmentato rosso. Vista la dimensione del parcheggio si è ritenuto opportuno l’utilizzo del cemento armato, materiale che ben si presta ai requisiti strutturali (tra i quali quelli di contenimento del terreno a monte) e funzionali dell’intervento, al contempo si è optato per una soluzione di un cemento a base di ossido di magnesio, di nuova concezione, capace in fase di produzione di assorbire CO2 anziche produrla risultanto quindi non solo non inquinante ma aiutando la riduzione della CO2 al costo di un cemento tradizionale. Le griglie di areazione del parcheggio sono state concentrate nella parte alta del , opportunamente dimensionate (secondo il D.M 1/02/86) e pensate integrate nel disegno del parco in modo da risultare essi stessi elementi capaci di caratterizzare in modo efficace questo nuovo luogo e spazio per la comunità che il parcheggio crea ed evitare aperture sul pendio verde in modo da lasciarlo naturale ed evitare apurture che sarebbero risultate troppo profonde e di difficile manutenzione. L’accesso al parcheggio avviene a valle per due semplici ragioni, la prima è quella di una massimizzazione dell’efficienza di distribuzione della rampa ai vari piani, la seconda quella di non creare tra l’intersezione tra strada Cernadoi e nuovo ponte un punto troppo congestionato a ridosso dell’hotel prospicente. Il parcheggio si compone di 5 livelli di interpiano 2,4m, in parte piani in parte inclinati (p=8%), che seguono l’andamento della ex SS 48 per minimizzare spazi di risulta e scavi. La distribuzione dei posti auto su 5 livelli ha come obiettivo da un lato l’ottimizzazione dei movimenti di terra e minimizzare l’impronta a terra del parcheggio, dall’altro di arrivare con l’ultimo livello quasi alla quota del torrente in modo da poter realizzare il collegamento in piano verso il centro città. Un altro motivo è di natura geometrica, tracciando una linea tra i due flessi della ex SS48 e ricreando una superficie capace di continuare il profilo del versante lungo tale linea, la suddivisione delle quantità in gioco su 5 livelli permette di nascondere tutto il parcheggio dietro questo nuovo versante verde in continuità con l’esistente, rendendo praticamente impercettibile la presenza del parcheggio. Il nuovo versante verde sarà realizzato grazie a terre armate, in parte reimpiegando il materiale degli scavi per gli strati meno superficiali, e si ricoprirà di vegetazione spontanea che non avrà costi di manutenzione. L’intervento manifesta a valle la sua presenza con le funzioni pubbliche, che sono state pensate come dei volumi per lo più vetrati inseriti in una grande loggia con vista Avisio. Questo elemento di relazione con la città e il paesaggio, che chiameremo piazza coperta, contiene: un bar/ristorante con una parete vetrata che nei mesi caldi può essere completamente aperta per aumentare la piacevolezza e la sensazione di contatto con la natura e il verde, delle aree attrezzate con delle sedute, una biglietteria con funzione ausiliare di controllo video del parcheggio interrato e info point, alla quali si affianca un biglietteria automatica, un piccolo negozio tabacchi e souvenir e un noleggio bici automatizzato. Parco superiore e piazza coperta sono collegati tra loro mediante due corpi scala ascensori in cemento armato che da un lato danno rigidità alla struttura, dall’altro mettono in connessione il parco e la piazza con tutti i livelli e fungono anche da uscite di sicurezza essendo contrapposti e baricentrici rispetto l’intervento e localizzati nelle parti piane del parcheggio, sono inoltre a REI 120 con accesso filtrato e soddisfano tutte le altre norme in materia di prevenzione incendi e di normativa per i disabili. La viabilità all’interno del parcheggio avviene attraverso corsie a senso unico della larghezza di 6,00m con posti auto a pettine. Per ogni piano sono stati ricavati dei parcheggi destinati ai disabili e dei posti auto sensibili destinati a donne in gravidanza, tali tipologie di parcheggi si trovano nelle parti piane e adiacenti ai due corpi scala.

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planimetria

2.2 Ponte/tunnel di collegamento con la parte alta del paese Il collegamento tra via Iscia e strada Cernadoi è stato mantenuto nella posizione indicata nel bando e realizzato grazie l’inserimento di una rotatoria capace di riorganizzare le varie immissioni esistenti e quella nuova di progetto per l’accesso al tunnel. Il tunnel è stato pensato a doppia corsia di marcia con marciapiede solo da un lato per limitare la quantità di scavo. Il ponte è un elemento scultereo in cemento armato bianco, che risulta essere poco invasivo a livello visivo per chi scende dalla ex SS 48 mentre a livello parco con naturalezza si inserisce in maniera armonica nel contesto ambientale divenendo nuovo “monumento” e segno distintivo per la città di Moena. La gestualità del ponte e le sue forme nascona in primis da una ragione statico-costruttiva. Vista la differente conformazione geologica dei versanti il ponte è elemento ibrido tra la tipologia più semplice appoggio appoggio e un ponte ad arco. Il puntone sagomato si inserisce nella parete rocciosa lungo strada Cernadoi riducendo la luce e quindi riducendo l’impiego di materiali a loro volta ottimizzati e sagomati in base ai carichi.

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2.3 Percorso Pedonale Il percorso pedonale di progetto collegherà la piazza coperta a “piaz de Ramon” e “piaz de Sotegrava”. Dalla piazza coperta il percorso attraversa un nuovo parco di progetto ottenuto grazie a interventi il più possibile minimi ma al contempo capaci di rendere attrattivo il lungo Avisio, non solo come collegamento al parcheggio interrato, ma come parco cittadino. Un parco cittadino (es. meraviglioso parco storico di Levico) aumenta l’attrattività della località offrendo ai suoi cittadini e ai suoi turisti uno scorcio di natura più fruibile, a ridosso del centro e con più servizi. Se l’escursione si fa con le trecking nel parco cittadino ci si può andare coi mocassini. Per realizzare il parco si è pensato di riorganizzare i retri delle abitazioni tra Avisio e rio S.Pellegrino spostando gli orti attualmente presenti nel parco, orti che possono divenire orti urbani nel caso i proprietari delle aree siano interessati a mantenerli e/o dei giardini didattici. Si sono introdotte altre funzioni capaci di attivarlo, quali aree pic nic e aree gioco bimbi. Si è ritenuto inoltre necessario collegare il parco con le due piazze cittadine tramite un ponte a tre vie in carpenteria metallica e rivestimento ligneo, che diventerà non solo nuovo fulcro per la viabilità pedonale e ciclabile di Moena ma anche nuovo luogo dal quale godere di uno scorcio di grande fascino. Come per il parcheggio interrato anche per il percorso pedonale/ciclabile è stata posta molta attenzione rispetto l’inserimento ambientale e l’ecocompatibilità delle soluzioni presentate. Per i percorsi si è utilizzato ancora il cemento pigmentato rosso con tecnologia a riduzione della CO2, i tipici muretti in pietra sono stati mantenuti e dove già presenti e completati e messi insicurezza, per la piazzetta realizzata tra Avisio e Rio San Pellegrino è stata invece prevista una pavimentazione in granito bianco della Cima d’Asta, pietra locale facilmente reperibile in loco, adatta per esterni e dalla grandu durabilità. L’illuminazione è stata pensata a led a basso consumo energetico.

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pianta livello -5

3 Conclusioni Il progetto ha l’ambizione di volersi inserire in modo organico nel contesto di riferimento riconoscendo le valenze dell’area e inserendosi non come elemento estraneo ma come correzione e sottolineatura di potenzialità latenti. Tutte le scelte sono state volte all’ottimizzazione di tutti i fattori in gioco, funzionali, economici, trasportistici, di inserimento ambientale, di durabilità, manutenzione ed ecocompatibilità, consapevoli del fatto che ogni intervento architettonico richiede una trasformazione e una modifica del paesaggio ma che al contempo può e deve essere elemento altrettanto qualificante dello stesso.

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sezione

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sezione longitudinale


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