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Riqualificazione aree e spazi pubblici di Piazza Libertà. Avellino. - Patrizia Santaniello Roberto Vanacore Architetti Associati, Alessandra Cavaccini, felice de silva, antonio salzano

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“D’una città non godi le 7 o le 77 meraviglie ma la risposta che da’ a una tua domanda” (Italo Calvino, Le città invisibili, Einaudi 1983)

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la piazza all'interno della città, rapporto con le aree verdi

Un buon progetto, soprattutto quando riguarda un luogo importante della città deve tenere insieme i tre tempi della storia, il passato con i segni che si sono succeduti nel tempo come parole scritte e riscritte sullo stesso foglio; il presente con i nodi critici della condizione contemporanea; ed infine il futuro, che il progetto deve prefigurare con chiarezza, sulla base di un’idea-guida fortemente riconoscibile, capace di comunicare ai cittadini il senso della loro appartenenza a quel luogo. La dialettica tra passato, presente e futuro alimenta una narrazione coerente con la vita della comunità

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planimetria della piazza

Innanzitutto, proponiamo di costruire – sulla base anche del fatto che Avellino è già ricca di aree di verde pubblico – una piazza il più possibile vuota, una piazza essenzialmente minerale, dalla tessitura pavimentale uniforme, intersecata dalle direttrici dei percorsi generati dal prolungamento del Corso Vittorio Emanuele, di Vicolo Palazzotto e di Vicolo Sapienza. Inoltre proponiamo la costruzione di un chiaro limite della piazza a sud.

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vista assonometrica

Le scelte di progetto rendono disponibile alla città uno spazio generosamente dimensionato, utilizzabile in maniera varia e flessibile, secondo esigenze e programmi diversi. Una piazza vuota è una piazza disponibile a diventare piena di significati e di contenuti: uno spazio per l’esplorazione delle potenzialità dell’arte in tutti i sensi (danza, teatro, musica); uno spazio in cui le trame dei percorsi suggeriscono scorci prospettici, sollecitano azioni e relazioni.

Scultura_large

scultura da collocarsi all'accesso della piazza

A corollario di queste due scelte di fondo, una serie di elementi architettonici e scultorei in dialogo fra loro e con la piazza generano nello stesso tempo differenti contesti, istituiscono relazioni chiare tra la Piazza e il suo immediato intorno, rispondono alle linee guida esposte nel bando proponendo scelte linguistiche precise e coerenti fra loro. Il bordo costruito sul limite della Piazza a sud avrà le sembianze di una panca dalla forma organica, che snodandosi come una scultura per una lunghezza di circa 100 – metri delimita la piazza verso la strada proteggendo lo spazio pubblico dalla presenza delle auto.

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pianta e sezioni della seduta

A ridosso del bordo costruito che delimita la piazza a sud un filare di tigli selvatici (Tilia cordata Mill.) sottolinea la conclusione dello spazio riservato ai pedoni. Un ulteriore duplice filare dello stesso esemplare sarà posto nella zona antistante il palazzo Sarchiola ad ovest della Piazza. Davanti alla Sede della Curia vescovile, in sostituzione delle palme attualmente presenti, si collocheranno due esemplari di Melograno (Punica granatum Linneo) della famiglia delle Punicaceae.

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la vasca e le fontane

Il percorso in asse col del Corso Vittorio Emanuele si concluderà in una vasca d’acqua, delimitata da bordi rialzati, così da fungere anche da seduta. Intorno al monumentale cedro collocato di fronte alla sede della Curia Vescovile il progetto prevede di allestire un giardino recintato, come luogo di raccoglimento e meditazione delimitato da un muro curvilineo in pietra alto 2,50 m, con acqua scorrente a parete.

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vista notturna di uno dei volumi che dà accesso al parcheggio interrato

I volumi costituenti l’involucro delle scale e degli ascensori che collegano il piano della piazza al parcheggio interrato sono dei semplici volumi con struttura in metallo e vetro traslucido. Nei volumi sono anche contenuti spazi opportunamente predisposti per le rivendite di giornali e di tabacchi che attualmente si trovano nella piazza.

Prospettiva_large

prospettiva

Con l’obiettivo di includere la componente artistica nella riqualificazione della Piazza, la nostra proposta prevede di collocare una grande scultura in pietra calcarea – simile a quella della pavimentazione – in prossimità del bordo ovest della Piazza, tra il Palazzo Caracciolo e il Corso Vittorio Emanuele.

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veduta notturna dall'alto

Il progetto di illuminazione della Piazza comprenderà pali, lame di luce integrate nella pavimentazione e nelle pareti d’acqua curve, elementi proiettanti luce concentrata sulla scultura, e fari all’interno della vasca poligonale.

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sezione rivolta a nord

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sezione rivolta a sud


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