Opera esterna: fusione in bronzo cm 200×60x50, più due pezzi in bronzo, cm 55×45x40. Opera interna: tubolare in rame ossidato, con pendenti in resina,cm 340×460x450.
Modello scala 1:10 -dettaglio
© Cristina Imbro' . Published on August 29, 2013.
L’idea guida del progetto è che i bambini e le bambine della scuola elementare di Sopramonte diventino custodi di semi: simbolicamente alle generazioni future vengono affidati in custodia semi variegati e preziosi, semi da proteggere in tutte le loro varietà e differenze.
Vista dall'esterno
© Cristina Imbro' . Published on August 29, 2013.
Allo stesso tempo, il senso del progetto si costruisce attorno all’idea che la scuola primaria sia come un frutto con baccello, dove il guscio protegge il seme, promessa di quello che sarà. La scuola come un frutto deiscente che ha la capacità di aprirsi e lasciare in libertà i semi maturi in essi contenuti o anche di lanciarli a distanza per favorire la disseminazione.
modello
© Cristina Imbro' . Published on August 29, 2013.
All’interno della scuola, il cavedio diventa come una serra all’interno della quale cresce una pianta. Come l’albero nella favola di Jack e il fagiolo magico, il grande vegetale cresce verso il cielo, anima e riempie lo spazio senza invaderlo.
La sua struttura ha uno sviluppo improbabile ed imprevedibile. Talvolta presenta spirali che evocano il DNA, i suoi frutti sono bizzarri, forse sono alieni, forse sono i frutti che non ci sono più. Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, l’albero di semi è un oggetto ludico e naif, è l’albero della cuccagna, è l’albero delle invenzioni, delle promesse e del futuro affidato alle nuove generazioni.