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SQUARED BLOT - Carlo Mastinu

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Come da bando l’obbiettivo della progettazione è stato quello di ideare una struttura ludico sportiva nella Piazza Santa Maria delle Grazie al posto dell’attuale campo di pattinaggio e un campo da tennis in Via Montale adiacente l’attuale campo polivalente in memoria di “Antonio Falcone”, ma l’idea è stata sviluppata in maniera più estesa proponendo insieme al campo da tennis una risistemazione dell’intera area comprendente i campi, attualmente non valorizzata.

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La piazza

La piazza

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La piazza 1

Il primo progetto descritto è la realizzazione della struttura ludico sportiva nella Piazza Santa Maria delle Grazie. Nel suo insieme la piazza è composta da due zone pedonali separate da una strada carrabile, di queste solo una è destinata al progetto, pur essendo in stretta collaborazione l’un l’altra: una è destinata al movimento (struttura ludico sportiva) l’altra al riposo (sistema di sedute), inoltre presentano la stessa pavimentazione. Sembra quindi che la funzione e l’insieme delle attrezzature uniscano le due parti della piazza separate dalla strada.

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La piazza 2

Per mantenere unite tali parti, il progetto prevede di non realizzare strutture che possano stonare con l’attuale arredamento della parte di piazza non facente parte del bando, bensì elementi che sembrino quasi delle installazioni temporanee poggiate sulla piazza attuale, continuando a mantenere e integrando la pavimentazione attuale.

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La piazza 3

L’idea e il nome del progetto (Blot) nascono dall’immagine di una macchia di inchiostro caduta su un foglio di carta: un corpo estraneo che viene a far parte del foglio e lo rende particolare e unico, così gli elementi del progetto vogliono rappresentare una forma morbida e sinuosa che si adagia sull’attuale piazza.

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La piazza 4

Il progetto prevede che sulla piazza, ormai libera dal campo di pattinaggio, si poggino tre elementi curvilinei: due di questi sono aiuole d’erba e il terzo è l’area destinata alle attività ludico sportive. questa doveva venire separata dal resto della piazza per evitare l’eventuale avvicinarsi dei bambini alla strada durante la concitazione del gioco, ciòè stato fatto realizzando una striscia di vegetazione perimetrale alla zona di gioco. Tale striscia non rimane sempre dello stesso spessore, ma si espande e contrae casualmente in modo sinuoso, sia in pianta sia in prospetto: infatti l’altezza diventa nulla in presenza degli ingressi all’area di gioco e si alza fino a 50 centimetri garantendo comunque la continuità visiva di su tutta la piazza, inoltre è intervallata da elementi in pietra della stessa altezza che svolgono anche la funzione di panchine per i genitori che accompagnano i bambini. La striscia è composta da diverse siepi di arbusti tipici dell’area del Parco del Gargano: timo, lentischio, euforbia e filirrea, garantendo così un insieme di sfumature di colori. All’interno dell’area da gioco è sistemato un oggetto lungo e continuo, composto da una struttura in alluminio portante listelli di legno, alcuni dei quali pitturati in sfumature di verde. L’oggetto è un unico grande gioco composto da tunnel, salite e discese, ponti e coperture, dossi e avvallamenti terminante in una forma conica ispirata dal Pizzomunno. I punti più alti della struttura non sono raggiungibili dai bambini, in quanto l’inclinazione in prossimità di questi non permette di arrampicarvici, le parti a bassa altezza possono invece essere utilizzate sia dai bambini, sia come seduta dai genitori. Tale struttura è continua in pianta, ma il suo alzarsi fino a diventare tunnel e il suo abbassarsi fino al piano della piazza permettono di avere una completo attraversamento in tutte le direzioni.

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Il parco 1

Il parco

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Il parco 2

L’idea progettuale relativa al campo da tennis prevede la sua realizzazione in posizione speculare rispetto all’attuale campo polivalente e l’edificio esistente, che diventa quindi il fulcro del sistema. Oltre al posizionamento del campo, nella proposta progettuale viene sviluppata la sistemazione dell’intera area su cui sorgono i campi sportivi. L’idea nasce dallo studio della attuale configurazione del luogo e del posizionamento dei manufatti: l’intero sistema è fortemente caratterizzato da linee ortogonali e da spazi rettangolari (da cui il nome del progetto squared). La configurazione delle strade, degli ingressi al lotto e la forma del lotto con i due lati principali ortogonali, ha portato all’idea di realizzare due percorsi primari interni al lotto, ortogonali tra loro e paralleli ai lati principali. Proseguendo nel tracciare altre linee ortogonali ai percorsi primari, sono stai ricavati i percorsi secondari. Contemporaneamente la presenza ripetuta di elementi rettangolari (i campi e i volumi dell’edificio) ha portato all’idea di uno sviluppo della zona attraverso zone rettangolari, differenti per destinazione e trattamento. L’unione delle due idee complementari ha portato all’idea di uno spazio definito dai percorsi principali e secondari in svariati rettangoli.

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Il parco 3

Gli spazi così individuati sono il campo polivalente, il campo da tennis, un campo multiuso (ad esempio yoga, tai chi, danza), una zona relax attrezzata con panchine, zone con sola erba calpestabile, zone alberate e zone decorative. Quasi ogni zona presenta un colore proprio, così da rendere maggiormente l’idea della composizione per rettangoli.

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La piazza 4

Anche i percorsi sono differenziati per colori tramite la scelta di pavimentazioni in pietre locali differenti: i percorsi principali oltre a essere più larghi sono realizzati con lastre con squadratura precisa, quelli secondari sono invece realizzati con lastre fortemente allungate (percorsi orizzontali) o cubetti di pietra (percorsi verticali), vi è inoltre lo spazio di raccordo tra il sistema a forte ortogonalità e il perimetro irregolare del lotto, questo è trattato con lastre in pietra di forma quadrata di colore chiaro, al fine di dare l’idea di una zona di transizione.

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secondo A3 - il parco

Le piantumazioni previste sono: aceri, frassini, olmi, corbezzolo, lentischio e filirrea, piante tipiche del Parco del Gargano che con i loro differenti colori partecipano anch’esse alla composizione dello spazio in rettangoli e danno maggiore importanza ai percorsi andando a creare vialetti alberati dal forte effetto prospettico.

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primo A3 - la piazza


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