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Variante n. 1 - Piano di Governo del Territorio (PGT) - Comune di Binago (CO) - Linda Cortelezzi

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1. PREMESSA Il Comune di BINAGO in Provincia di Como è dotato di Piano di Governo del Territorio adottato con delibera di C.C. n. 11 del 24/03/2009, approvato definitivamente con delibera di C.C. n. 50 del 29/10/2009 e pubblicato sul B.U.R.L. – Serie Inserzioni n. 12 del 24/03/2010. L’Amministrazione Comunale ha inteso dare avvio alla procedura di Revisione in Variante n. 1 al Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) vigente, essenzialmente finalizzata alla destinazione di un’area per la realizzazione del nuovo Campo Sportivo Comunale, opera pubblica richiesta dalla popolazione binaghese e dalle Associazioni sportive presenti sul territorio.

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Foto n. 1 – l’Ambito di Trasformazione 1a destinato alla realizzazione del nuovo Campo sportivo visto dalla via Manzoni

La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) rappresenta uno strumento per analizzare e stimare gli effetti che determinate azioni producono sul territorio, secondo la chiave della sostenibilità.

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Foto n. 2 - esempio di inserimento del Campo Sportivo comunale nell’AT_1a

L’importante concetto di sostenibilità viene introdotto nel 1988 dal Rapporto Brundtland della World Commission on Environment and Development (WCED) che utilizza la seguente definizione: <>. La valutazione degli impatti prodotti nell’attuazione di piani, programmi e progetti ha visto il consolidarsi di norme che la regolano e disciplinano, a cui i diversi soggetti attuatori devono riferirsi per la stima dei rischi derivanti dall’applicazione di determinate azioni.

Risulta essere molto importante il concetto di trasparenza nella gestione di pratiche di valutazione dei rischi, per il quale le popolazioni devono essere tempestivamente ed accuratamente informate sulle dinamiche e gli sviluppi di tali procedure in modo da poter consentire alla cittadinanza una partecipazione democratica nelle scelte decisionali. La trasparenza di un procedimento è determinata dalla sua capacità di comprovare, attraverso relativa documentazione facilmente reperibile, la totalità della sequenza logica delle sue fasi ed operazioni. La trasparenza concorre a garantire un processo razionale di formazione delle decisioni. Le scelte sono così influenzate e determinate dal contesto socio-politico e culturale in cui maturano.

2. Il Rapporto Ambientale Il Rapporto Ambientale rappresenta, così come indicato nel Punto 5.12 della D.c.r. n. 351 del 13 marzo 2007, Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi, il documento attraverso cui si dimostra l’integrazione dei fattori ambientali nel processo di stesura del piano, con riferimento ai programmi per lo sviluppo sostenibile emanati da organismi regionali, nazionali, comunitari o mondiali (UE, ONU, ecc.). Attraverso il Rapporto vengono individuati, descritti e valutati gli obiettivi, le azioni, e gli effetti significativi che potrebbero ripercuotersi sull’ambiente a seguito dell’attuazione del piano, specificando altresì le ragionevoli alternative in virtù degli obiettivi da conseguire e del contesto territoriale di applicazione del piano. Il Rapporto svolge, inoltre, una funzione propositiva nel definire gli obiettivi e le strategie da attuare per il loro conseguimento, indicando i criteri ambientali di riferimento per le diverse fasi e determinando sia gli indicatori ambientali da utilizzare che le modalità di monitoraggio. Tale documento deve essere sottoposto all’attenzione dei Soggetti competenti in materia ambientale al fine di derivarne le opportune indicazioni.

3. RAPPORTI TRA LA PROPOSTA DEL DOCUMENTO DI PIANO E LA PIANIFICAZIONE SOVRACOMUNALE– analisi di coerenza esterna L’analisi della coerenza esterna verticale è finalizzata a verificare l’esistenza di relazioni di coerenza tra obiettivi e strategie generali del Piano e obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale, territoriale ed economica desunti da documenti programmatici di livello diverso da quello del Piano considerato, nonché da norme e direttive di carattere internazionale, comunitario, nazionale regionale e locale. Tale analisi deve verificare numerosi riferimenti, tra i quali:

  • la coerenza dello scenario di riferimento elaborato per il Piano con gli scenari previsti dagli altri livelli di pianificazione (es. provinciale, regionale, statale, europeo, internazionale);
  • la coerenza delle informazioni utilizzate per la definizione della base di dati con quelle utilizzate in altri livelli di pianificazione/programmazione;
  • la coerenza degli indicatori assunti nel Piano con quelli adottati nei Piani di diverso livello.

Attraverso l’analisi di coerenza esterna di tipo orizzontale si dovrà invece verificare la compatibilità tra gli obiettivi generali del Piano e gli obiettivi generali desunti dai piani e programmi di settore; si dovranno prendere in considerazione i Piani dello stesso livello di governo e dello stesso ambito territoriale di riferimento. Si tratta cioè di verificare se strategie diverse possono coesistere sullo stesso territorio e di identificare eventuali sinergie positive o negative da valorizzare o da eliminare.


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