L’AREA DI INTERVENTO La commissione per la tutela delle Bellezze naturali della Provincia di Verona delibera quanto segue: Peschiera, compresa tra Riva del Garda, la strada di gran comunicazione qual’é la nazionale Milano-Venezia, trova gravi difficoltà per il futuro sviluppo urbanistico e turistico. Centro Storico circondato da mura magistrali, vincolato con la legge per la tutela dei monumenti, da Caserme e zone militari, con relativi vincoli, da scali ferroviari e stradali di grande comunicazione, ha un entroterra tormentato da dislivelli, che pur essendo limitato come ampiezza presenta caratteristiche di particolare bellezza. La Commissione [..] riconoscendo alla stessa caratteristiche ai sensi della legge 29 giugno 1939, n.1497, art.1 comma 4 e relativo regolamento del 3 giugno 194o, n. 1357, art. 9 comma quinto. Il vincolo tutela quindi le zone comprese a sud-ovest, fra la strada nazionale ed il lago; a nord ovest per una fascia profonda mt. 300 dalla sponda; nonchè le sponde del fiume Mincio, per una profondità di mt. 100 a partire dalle sue rive, fino al termine del territorio comunale.
Planimetria - studio della circolazione e degli accessi alla Piazza
© DRD Studio . Published on March 21, 2013.
Il Titolo II delle norme di tutela dei beni Paesistici, in riferimento ai Beni Paesistici e al Dlgs. 42/2004 Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, stabilisce la necessità di rispettare le seguenti linee guida per gli obiettivi per il mnteniento della qualità paesaggistica: a) il rispetto delle caratteristiche degli elementi costitutivi e delle morfologie, tenendo conto delle tipologie architettoniche, delle tecniche costruttive; b) la previsione di piani di sviluppo che siano compatibili con i diversi livelli di valore che non diminuiscano il pregio paesaggistico del territorio; c) il recupero e riqualificazione degli immobili e delle aree sottoposte a tutela.
Planimetria scala 1:500 disegno delle aree esterne
© DRD Studio . Published on March 21, 2013.
Nell’area della Piazza D’Armi vi sono beni architettonici, arecheologici e beni ambientali. Il Piano di Assetto del Territorio Intercomunale definisce i beni ad alto valore storico ambientale quei complessi soggetti ad interventi di ristrutturazione, demolizione e ricostruzione ed adeguamento ambientale. La zona Omogenea del Centro Storico è la A1 La Piazza Ferdinando di Savoia, meglio conosciuta come Piazza D’Armi, in passato fu base militare dei Romani, poi degli Scaligeri, poi dei Veneziani ed infine degli Austriaci. Questa sua forte connotazione militare resta un segno molto evidente dello spazio anche nella contemporaneità: infatti si presenta come un grande spazio aperto, delimitato da edifici monumentali. Troviamo interessante sottolineare che i Romani fondassero le città dal Castrum dall’accampamento militare, tracce del quale sono ormai perse; che gli Scaligeri e poi i Veneziani corroborassero la natura stessa di questo spazio necessario per le adunate e la difesa della città, attraverso nuove costruzioni militari. D’altra parte la natura stessa di questo spazio centrale rispecchia nel piccolo la natura fortilizia e difensiva della Città Bastionata.
Dettaglio dei lampioni in acciaio corten
© DRD Studio . Published on March 21, 2013.
Fanno da cornice alla Piazza l’edificio del Carcere Militare, nato come Ospedale D’Armata, la Chiesa parrocchiale di S. Martino con a lato l’area Archeologica Romana, il Borgo Storico e l’imbocco naturale del fiume Mincio, emissario del Lago di Garda e l’ex scuola elementare Dante Alighieri, recentemente alienata a privati futura struttura ricettivo alberghiera. In un contesto così vario, il peso degli edifici a cornice della Piazza sono notevolmente diversi dalle origini di questo luogo, infatti lo spazio del sagrato della Chiesa, come pure quello più commerciale, degli edifici residenziali-commerciali, il costruendo albergo, rendono notevolmente complessa l’area di intervento, poiché non esistono limiti spaziali, assi direttori, tali da mettere in relazione aree ed edifici tanto diversi.
Dettaglio arredo urbano - lampione sezione strutturale
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IL PROGETTO, GLI OBIETTIVI
Arredo urbano - cestino corten
© DRD Studio . Published on March 21, 2013.
Il progetto é finalizzato a generare nuove condizioni di fruibilità per l’area dell’ex Piazza d’Armi che si presenta ad oggi come uno spiazzo asfaltato, compreso fra il borgo e i grandi impianti militari della Fortezza. l’occasione del progetto é stata quella di rispondere alla richiesta di rifunzionalizzare lo spazio, ripristinando un disegno che restituisca riconoscibilità al luogo; un disegno che, rispondendo a precisi requisiti funzionali dettati dagli usi attuali, possa ricreare Borgo Fortificato. Questa condizione di marginalitàé congenita di uno spazio che alla sua origine corrisponde al braccio d’acqua che separa gli isolotti già urbanizzati dell’antico Caposaldo difensivo; la piazza si trova oggi, come allora, compresa fra il fronte del Borgo storico e il recinto costituito dai grandi impianti militari della fortezza. da ciò deriva anche l’aspetto della piazza il cui spazio é definito da manufatti di natura eterogenea per dimensioni tipologia e destinazione d’uso, abbiamo voluto perciò, affermare l’identità del luogo assumendone questa frammentazione, esplicitarne le stratificazioni valorizzandone le preesistenze; il disegno proposto per la piazza si pone l’obiettivo di riallacciare geometricamente e funzionalmente la scala minuta del Borgo con quella di più vasta scala della Fortezza con i grandi manufatti militari della Rocca Scaligera con il ponte la Caserma e l’ex Ospedale.
Arredo urbano - panca rosso verona
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L’occasione più propria per il raggiungimento di tale obiettivo è il tracciato segnante la vecchia Darsena, un segno d’acqua, questo segno, in vero una linea spezzata che parte dall’altezza del sagrato della Chiesa di San Martino, ha termine nel Mincio, sarà quel braccio d’acqua a disegnare la Nuova Piazza. Questo segno è quella cesura, mancante, l’elemento che consentirà l’individuazione di spazi che gerarchicamente avranno “pesi” molto diversi, fino a configurare un nuovo spazio.
La piazza - le fontane a raso
© DRD Studio . Published on March 21, 2013.
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTI
La Nuova Piazza è attraversata da un sottile canale in pietra in pietra di luserna che ricalca il tracciato della preesistente Darsena e costituisce una componente geometrica unificatrice delle diverse tensioni create dall’edificato circostante. Il Tracciato della Antica Darsena è riproposto secondo un sistema di fontane a filo pavimento percepibili solo dal rumore, giacchè incassate a terra. La geometria che lega tutta la Piazza è una linea di confine spezzata che dal Sagrato arriva fino al Mincio. Un sistema di sette fontane rende emozionale lo spazio della vecchia Darsena, queste affiorano dal pavimento e lievemente pendono verso un rigolo d’acqua, una dorsale d’acqua che riporta la stessa al Mincio.
Questa spina termina a ridosso dello spazio tra il Ponte dei Voltoni e il nuovo Albergo, luogo di attraversamento , dove abbiamo inserito un ascensore e delle scale per raggiungere il ponte dei Voltoni, oltre ad un infopoint per il turismo, struttura minuta nelle sembianze, quasi mimetizzata, dove sarà possibile ricevere informazioni circa le attrattive turistiche locali e dove sarà possibile posteggiare le biciclette o prendere a nolo.
L’intervento riporta in luce la spina del vecchio limite della Darsena, la cui giacitura perfettamente si integra con la Caserma, enfatizzandone la spazialità, questa separazione delimita un’area di ampio respiro, attraversata dalla nuova viabilità che da via XXX Maggio conduce, radente alla Caserma, al Ponte dei Voltoni. Questo spazio lascia punti liberi di osservazione per poter cogliere il monumento nella sua totalità, la qualità del sistema a verde della Caserma è tale che sarà mantenuta e saranno ridisegnati i soli cordoli a margine perchè in rapporto con la fascia pedonale di nuova realizzazione. La Caserma in effetti contiene un asse centrale fondamentale che riportato sulla piazza connette via La Rocca con la Nuova Piazza.
L’ex Ospedale si configura come elemento di confine della piazza, non interrelandosi con essa completamente, costituisce una quinta scenica di pregio. La nuova viabilità progettata, corre ad esso parallela, e questo è il punto più importante di accesso pedonale e insieme veicolare alla Nuova Piazza.
Infatti la posizione arretrata dell’ex struttura Ospedaliera rispetto alla carreggiata di progetto, genera una sezione apprezzabile per ottenervi, oltre alla corsia carrabile, altrettanto spazio per l’area pedonale oltre a una fascia alberata con spazi di sosta a servizio della chiesa e dell’edificio militare (la Caserma).
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L’interesse nel realizzare una continuità con l’esistente, ci ha portato ad ipotizzare un prolungamento della pavimentazione del borgo in porfido con binderi in pietra, fino alla rizzada che incornicia l’edificio Militare attraversamento a raso con moderatore in corrispondenza dell’ingresso dell’ex Ospedale.
Proprio in corrispondenza dell’ingresso dell’ex Ospedale, si attesta a partire da una lastra in pietra di luserna, la pavimentazione in porfido che, in continuità con le vie del Borgo.
Il Sagrato della Chiesa di San Martino, adiacente agli scavi romani, si pone ad una scala intermedia tra quella minuta del Borgo e quella dei grandi impianti Militari che lo contengono, attualmente si configura come uno spazio minuto appena percettibile, il progetto prevede l’ampliamento dello stesso, secondo un disegno che verso ovest riprende la giacitura de tracciato della Darsena. I materiali previsti sono la pietra rosso veronese bocciardata e la pietra di luserna per i cordoli, in accordo con l’esistente.
IL FRONTE DEL BORGO E GLI SCAVI ARCHEOLOGICI
L’elemento che più di tutti appare eterogeneo per tipologia, altezze, trattamenti di facciata, è proprio il fronte del Borgo Storico, oltre ad un fronte tanto frammentato presenta al piano terra locali bar, negozi, attività commerciali, pertanto l’uso stesso di questo spazio spazio esterno risulta avulso completamente dal resto del contesto. In “continuità” con questo fronte vi sono gli scavi archeologici, racchiusi in un involucro, una copertura in acciaio e materiale plastico traslucido, il cui fronte Piazza assume un aspetto molto rigido. La Piazza progettata dal lato del Borgo è pensata come luogo conviviale, luogo dove si possa sostare al tavolo, proprio in accordo con quanto accade ora, la pavimentazione è stata pensata in blocchetti di porfido in un continuum di finiture come le strade adiacenti via La Rocca e e Via Ottelio. Il segno dell’Antica Darsena non si nota, o meglio, si percepisce appena da questo lato della piazza, infatti a margine del segno d’acqua è stato pensato un sistema a verde, alberature e vegetazione bassa, sedute e l’illuminazione.
LA DARSENA ED IL COLLEGAMENTO VERTICALE CON IL PONTE DEI VOLTONI
In prossimità dell’attacco del ponte dei Voltoni il progetto prevede un piccolo Padiglione che offre un collegamento verticale tra la quota della darsena e quella del belvedere sul Ponte dei Voltoni oltre a contenere servizi pubblici di diverso tipo. Su questo lato della Piazza abbiamo il fianco del Nuovo Albergo, oltre che l’inserimento di alcuni percheggi per la sosta dei residenti. E’ uno spazio terminale del sistema delle fontane, presenta due aree a verde, quella a lato dell’albergo con alcune alberature.
L’ACCESSIBILITA’
il centro storico di Peschiera del Garda é collocato tra le due sponde del Mincio nel punto in cui esso defluisce dalle acque del Lago di Garda, la viabilità locale é collegata a quella primaria dell’autostrada Brescia Padova, che dista meno di due chilometri verso sud, tramite le strade regionali 11e 249 rispettivamente da ovest e da est. All’interno della Fortezza una mobilità di attraversamento é garantita dal ponte a est di via Venezia a quello ovest della riviera Giosué Carducci, mentre una circolazione rotatoria a senso unico di marcia collega il bastione a sud con i giardini della rocca scaligera e il ponte dei voltoni che consente una continuità con quelli di parco catullo. l’area della fortezza si estende in un raggio inferiore ai 400 metri la stazione ferroviaria dista meno di mezzo chilometro dall’accesso di via venezia e all’esterno e presente un discreto numero di parcheggi e aree di sosta; queste condizioni consentirebbero di pedonalizzare l’intera area garantendo l’accesso ai soli veicoli di servizio pubblico e dei residenti e giovando così alle condizioni di fruibilità pedonale dell’intero centro storico rafforzandone così la vocazione turistica.
la Piazza si trova a margine dell’area pedonale del Borgo Storico da cui vi si accede attraverso via Rocca e via Ottellio, l’accessibilità veicolare é garantita dal percorso carrabile che, da via XXX Maggio, attraversa la Piazza costeggiando i due edifici militari della caserma e dell’ospedale e raggiunge la riva opposta di parco Catullo tramite il Ponte dei Voltoni Un secondo percorso carrabile a doppio senso di marcia é stato inserito nel progetto per servire l’area antistante l’ex edificio scolastico dove si trovano adeguati spazi di fermata e sosta ad uso dei residenti. Per migliorare le condizioni di accessibilità pedonale, la pavimentazione carrabile in lastre è realizzata a raso con quella pedonale a cubetti in porfido e viene interrotta da quest’ultima nei punti di attraversamento individuati in corrispondenza degli accessi principali degli edifici. La carreggiata di 3,5 m a senso unico di marcia é delimitata da binderi in pietra sui quali sono disposti i dissuasori opportunamente retrattili a scomparsa in corrispondenza dei varchi di accesso per i veicoli dei residenti e per gli eventuali mezzi di soccorso.