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Media Center Università di Musica e Arti drammatiche. Vienna - Michela Pucciariello, Massimiliano Grandoni, Elena Pittalis, Ferdinando Cardella, Massimiliano Francesconi

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Tra tutte le arti la musica è l’unica a cui non si può togliere nessuna delle quattro dimensioni dello spazio-tempo senza comprometterne l’essenza. E come per l’architettura, la musica presuppone l’azione di un soggetto attivo. Sia l’architettura che la musica sono costruzioni geometriche che hanno la virtù di veicolare significati complessi e allo stesso tempo diretti. Nel progetto architettonico proposto il parallelepipedo regolare individuato nel masterplan per lo sviluppo del campus viene deformato progressivamente con semplici piegature successive che rispondono a istanze di natura urbanistica.

Michela Pucciariello, Massimiliano Grandoni, Elena Pittalis, Ferdinando Cardella, Massimiliano Francesconi — Media Center Università di Musica e Arti drammatiche. Vienna

La qualità intrinseca della musica è la comunicazione diretta e biunivoca dello spaziotempo intimo con quello esterno. Mentre è evidente il legame con il tempo e il ritmo sia dal punto di vista interiore che esteriore, per le qualità spaziali della musica sussiste un parallelismo significativo tra spazio esteriore, dove la pressione sonora si diffonde e riverbera, e spazio interiore, dove il pensiero musicale si forma e risuona. Così, nel progetto presentato, l’interno dell’edificio è organizzato intorno a una cavità centrale che rappresenta la connessione fra mondo interiore ed esteriore. La vegetazione è la metafora della musica e dell’arte, la materia viva che, portando vita e luce all’interno del corpo edilizio, mette in comunicazione interno ed esterno.

Michela Pucciariello, Massimiliano Grandoni, Elena Pittalis, Ferdinando Cardella, Massimiliano Francesconi — Media Center Università di Musica e Arti drammatiche. Vienna

DISEGNO URBANO L’inserimento urbano del progetto nasce dall’unione di diverse considerazioni di carattere progettuale. Innanzitutto siamo partiti dallo studio del masterplan del campus universitario, il quale dava all’edificio del Medienzentrum una forma in pianta e in volume geometricamente regolare.

Michela Pucciariello, Massimiliano Grandoni, Elena Pittalis, Ferdinando Cardella, Massimiliano Francesconi — Media Center Università di Musica e Arti drammatiche. Vienna

La prima operazione fatta è stata la piegatura in pianta: si sono piegati gli angoli dei due lati in cui era più naturale avere degli ingressi all’edificio, ovvero il primo vertice che si incontra venendo dalla Tongasse strasse sul lato ovest, e il vertice in basso del lato nord che forma l’ingresso all’edificio dal giardino del campus. L’altra considerazione avviene in alzato, il cubo viene piegato così da riproporre in sezione ciò che è stato fatto in pianta. Le facciate svasano verso l’interno della pianta così da avere dei camminamenti intorno all’edificio coperti. Grazie a questo procedimento di piegatura delle facce, dalla forma regolare di partenza si ottiene un oggetto che è urbanisticamente integrato con il contesto in cui si trova. Infatti le piegature sono state fatte tenendo conto delle altezze e del valore degli edifici confinanti, sfruttando la massima altezza possibile (16m) sul lato sud che confina con palazzi residenziali alti circa 24 metri, per inclinare la copertura abbassandosi verso l’edificio del campus a est (alto 9metri), e verso il giardino interno del campus e la Filmakademie.

Michela Pucciariello, Massimiliano Grandoni, Elena Pittalis, Ferdinando Cardella, Massimiliano Francesconi — Media Center Università di Musica e Arti drammatiche. Vienna

L’edificio rispetta i limiti di altezza previsti dal regolamento edilizio di Vienna, (9m – 16 metri) raggiungendo i 16 metri sul più alto filo di gronda, è alto 4 piani fuori terra più un interrato e le distanze dagli edifici confinanti viene rispettata secondo la normativa vigente. L’altezza netta dei piani è così suddivisa: 3 metri nel’interrato, 3,50 metri a piano terra e al primo piano, 3 metri al piano secondo e da 3 a 3,50 al piano terzo.

Michela Pucciariello, Massimiliano Grandoni, Elena Pittalis, Ferdinando Cardella, Massimiliano Francesconi — Media Center Università di Musica e Arti drammatiche. Vienna

Per migliorarla e valorizzare il nuovo intervento si è modificata la viabilità interna del campus, in modo da integrare le sistemazioni esterne del nuovo progetto con quelle esistenti della Filmakademie. L’ingresso carrabile e pedonale avviene dalla Tongasse strasse, e dall’Anton von Weber Platz. Lo spazio per il carico-scarico viene individuato sul lato ovest, dove si forma una piccola piazza davanti all’ingresso al piano terra, e sul lato nord sempre a livello 0 vicino all’ingresso principale; da qui è possibile scendere anche al piano interrato tramite una rampa carrabile, che viene utilizzata anche per le eventuali operazioni antincendio.

Michela Pucciariello, Massimiliano Grandoni, Elena Pittalis, Ferdinando Cardella, Massimiliano Francesconi — Media Center Università di Musica e Arti drammatiche. Vienna

ASPETTI ARCHITETTONICICONCEPT La forma dell’edificio è data da un processo di piegature controllate in modo da integrarsi con il contesto; le pareti inclinate generate da questo procedimento morfologico di scala urbanistica, permettono inoltre di ottenere degli standard energetici più efficienti, come il caso della parete sud, che grazie alla sua inclinazione, riduce l’effetto di una insolazione estiva, mentre la parete nord è verticale nella parte superiore e si piega inferiormente in modo da creare una sorta di copertura sopra la zona di ingresso. L’involucro dell’edificio è costituito da una parete ventilata il cui strato esterno in lamiera traforata vuole essere un omaggio al gusto per la decorazione dell’architettura viennese a cavallo tra ‘800 e ‘900 (Secession stil). Le decorazioni esagonali creano una trama filigranata che alleggerisce le pareti e conferisce loro eleganza e movimento.

Michela Pucciariello, Massimiliano Grandoni, Elena Pittalis, Ferdinando Cardella, Massimiliano Francesconi — Media Center Università di Musica e Arti drammatiche. Vienna

Per quanto riguarda lo spazio interno, gli ingressi e i flussi sono stati studiati in modo da creare un edificio con tre blocchi ben distinti (Institut für Komposition und Elektroakustik, Institut für Tasteninstrumente, Filmakademie) ma con un ingresso e una corte centrale in comune, creando così uno spazio vuoto che viene arricchito con la vegetazione a terra e a parete con la stessa procedura ornamentale della facciata.


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