Il progetto in questione riguarda i possibili interventi di riqualificazione energetica ed ambientale che possono essere attuati su un complesso di edifici esistenti particolarmente adatti ad un’operazione di efficientamento energetico, al fine di creare una sinergia tra il sistema edificio e l’ambiente esterno. Le opportunità di miglioramento sono state valutate mediante una diagnosi energetica, che ha consentito di evidenziare gli interventi principali da effettuare per ottenere un retrofit vantaggioso in termini di costi/benefici e seguendo una logica di integrazione tra scelte le tecnologiche e l’ambiente. Come accennato ci si è concentrati sull’analisi del sito, infatti gli agenti fisici ed i fattori ambientali possono influire notevolmente sulle caratteristiche del luogo per quanto riguarda il microclima e le soluzioni di intervento da valutare. E’ stato utilizzato un modello tridimensionale, per l’individuazione di alcune criticità e potenzialità energetiche e bioclimatiche del complesso edilizio.
© Emma Bacchi . Published on November 29, 2013.
Il complesso residenziale è formato da cinque strutture di forma parallelepipeda, con la medesima morfologia e gli stessi dettagli costruttivi, delle quali tre sono disposte parallelamente tra loro, ad una distanza di 11 m, sull’asse maggiore sud-est, le altre due, sempre parallele tra loro, sull’asse maggiore sud-ovest. I prospetti sono caratterizzati da grandi pannelli prefabbricati in c.a. con uno strato di finitura chiaro, da parti balconate sui lati lunghi, da un corpo aggettante centrale a segnalare l’ingresso principale ed una copertura piana.
© Emma Bacchi . Published on November 29, 2013.
Gli alloggi, quattro per ogni piano, sono serviti dal corpo scala centrale da cui si ha un doppio accesso, per un totale di 12 unità abitative con relative cantine e garage. Dal rilievo diretto e dalle analisi termografiche sono state evidenziate delle problematiche di degrado a causa dell’età, carenze dell’impianto progettuale, dispersioni e ponti termici.
© Emma Bacchi . Published on November 29, 2013.
Nell’ambito di questo studio l’attenzione si è prevalentemente concentrata sulle prestazioni energetiche dell’involucro edilizio. A seguito dei calcoli e delle analisi costi-benefici si è giunti alla conclusione che la soluzione più performante per l’involucro è quella di isolare con polistirene espanso, di diversi spessori in base al posizionamento nell’edificio. Per le strutture trasparenti si è scelta una soluzione ad alte prestazioni per contenere le dispersioni termiche in inverno e garantire un’adeguata inerzia per la stagione estiva. Nello stato di fatto le superfici trasparenti dell’involucro costituiscono un elemento critico per il comfort microclimatico e per il bilancio energetico degli edifici. A livello impiantistico la riqualificazione è stata quindi pensata con una sostituzione degli attuali impianti autonomi con un unico impianto centralizzato posto a servizio dell’intero edificio. Per sopperire alle necessità di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria è stato ipotizzato lo sfruttamento dell’energia geotermica.
© Emma Bacchi . Published on November 29, 2013.
Per ridurre i costi derivanti dal fabbisogno elettrico si è pensato di installare un impianto fotovoltaico in copertura per la produzione di energia elettrica. Per quanto riguarda il regime delle acque piovane si è ipotizzato di usufruire della superficie del lotto per installare un impianto di raccolta delle acque con pompa di ricircolo per riuso a fini sanitari e per l’irrigazione del giardino.
© Emma Bacchi . Published on November 29, 2013.
In questo caso dopo l’intervento di recupero l’edificio avrebbe potuto migliorare la propria classe energetica di almeno due livelli rispetto alla situazione esistente passando dalla classe energetica G alla C. In conclusione possiamo affermare che successivamente agli interventi avremmo riscontrato un miglioramento dell’indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale tra il 50 e il 60 % ed una riduzione del fabbisogno di energia termica tra il 65 e l’85 %, oltre che una notevole riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera per l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.
© Emma Bacchi . Published on November 29, 2013.
Il progetto di recupero architettonico nasce da una profonda ricerca ed analisi dello stato di fatto, in sinergia con il recupero energetico degli edifici, sfruttando le possibilità create dal retrofit per raggiungere soluzioni migliorative dal punto di vista estetico e tecnologico, senza tuttavia andare ad intaccare la distribuzione funzionale interna.
© Emma Bacchi . Published on November 29, 2013.
La decisione di un intervento di coibentazione a cappotto ha dato la possibilità di ridisegnare i prospetti. I balconi sono stati sostituiti da un ballatoio a sbalzo e le facciate sono racchiuse da un sistema schermante che avvolge il ballatoio, che si caratterizza per l’impiego di brise-soleil in larice, ad ante scorrevoli, capace di filtrare la luce verso gli ambienti interni, che in continuo mutamento asseconda i desideri di luce e ombra dei residenti, una soluzione per far fronte alle problematiche derivanti dall’eccessiva radiazione solare e dalla velocità del vento che si incanala tra gli edifici posti parallelamente.
© Emma Bacchi . Published on November 29, 2013.
Il progetto prevede la reinterpretazione degli edifici in favore di una tipologia in linea in grado di mutare a seconda delle esigenze degli abitanti, capace di accogliere ad ogni piano un ballatoio di pertinenza per unità abitativa.
© Emma Bacchi . Published on November 29, 2013.
Si tratta di una valorizzazione globale dell’area oggetto di studio e del recupero della funzione urbana di uno spazio che finora ha costituito un disagio abitativo. In concreto, si propone un intervento che conferisca allo spazio architettonico un’identità forte, attraverso un intervento che prediliga la qualità dell’architettura, accostando le tecniche ed i materiali attuali, all’edilizia prefabbricata preesistente.
© Emma Bacchi . Published on November 29, 2013.
© Emma Bacchi . Published on November 29, 2013.
© Emma Bacchi . Published on November 29, 2013.
© Emma Bacchi . Published on November 29, 2013.