Nel progetto si assume il pendolo come principio ordinatore, intendendo per pendolo un sistema di due punti nevralgici correlati e connessi fisicamente tramite un asse funzionale. Elementi dei sistemi pendolo proposti nel progetto sono tre diversi tipi di passeggiate nel verde, in qualità di connettori, ciascuno dei quali collega gli accessi principali dell’area ai punti focali del parco, ovvero l’arena, la piccola piazza con fontana e il boschetto. L’idea progettuale mette quindi a sistema nell’area di intervento tre macroaree tematiche, strutturate attraverso tre sistemi “pendolo” fortemente integrati tra loro e con la viabilità interna ed esterna dell’area attraverso il verde. Ogni pendolo parte da un accesso all’area e si conclude con un momento ben definito all’interno del parco e ognuno differente dall’altro e con una propria logica progettuale. Pertanto il progetto accresce la qualità architettonica e il rango urbano di ciascun di ciascun accesso, garantendo ricadute positive a 360° in tutto il suo intorno. In quest’ottica, il progetto prevede la riqualificazione di tutti gli accessi all’area, dando ad ognuno qualità funzionale ed architettonica differente. Gli accessi sono progettati in modo da non costiutire chiusure fisiche verso la città, visto l’uso che oggi si fa dell’area stessa, ovvero la sua fruizione libera per attraversare la parte di città interessata con più facilità. Ciononostante, con il fine di garantire la massima flessibilità nella gestione e nel controllo degli accessi, il progetto prevede per ognuno di essi la predisposizione di chiusure fisiche, quali recinzioni e cancelli. Questa scelta risulta comunque coerente alla natura dell’area, essendo la stessa già fisicamente interclusa tra gli edifici che la circondano. A partire da ogni ingresso si sviluppano i tre principali percorsi provvisti di abbattimento delle barriere architettoniche; i percorsi superano i salti di quota che caratterizzano l’area con delle rampe con pendenza adatta alla percorribilità anche con l’uso di una sedia a rotelle; lo stesso avviene nella zona posta lungo l’ala ad est dell’area d’intervento su cui si dispone un anfiteatro per spettacoli all’aperto. L’anfiteatro è composto da gradinate, tutte conformi alla normativa vigente in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, ottenute da un lato, quello a nord – est, sfruttando la pendenza naturale di una collinetta, lungo la quale è disposto un boschetto, e dall’altro, quello a sud, la diposizione delle gradonate dell’anfiteatro usufruisce di un immobile già esistente nell’area; Per quest’ultimo, la logica progettuale non prevede la demolizione, bensì, prevede che venga riqualificato e reso accessibile al pubblico, nonché che venga reso autosufficiente dal punto di vista di energia prodotta, grazie all’istallazione di pannelli fotovoltaici sul tetto. All’interno verranno disposte le attività a supporto delle attività sportive, quali bar, piccoli spogliatoi, etc. Il progetto apre così all’assunzione della qualità delle opere di architettura e di trasformazione del territorio come volani dello sviluppo sostenibile, volto ad assicurare eguali potenzialità di crescita del benessere tra i cittadini e salvaguardare i diritti delle generazioni presenti e future a fruire delle risorse del territorio. Nel dettaglio, dall’ingresso disposto a sud si accede all’area maggiormente interclusa nella quale sono state disposte le attrezzature, un’area urbanizzata per comparti funzionali, quali: -giochi per bambini; -campo di calcetto a 7 e a 5, per ragazzi e adulti; -campo di basket, fruibile per ragazzi e adulti; -campo di bocce, fruibile da bambini, ragazzi e adulti; -piazza/arena utilizzabile come pista di pattinaggio fruibile da bambini, ragazzi e adulti. Tali attrezzature sportive sono pensate al fine di rendere totalmente fruibile l’area da persone di tutte le fasce d’età. La natura di “area interclusa” e divisa per comparti vieni mantenuta anche a livello fisico nell’idea progettuale attraverso la predisposizione di sistemi di chiusura degli accessi, ciò nell’ottica in cui l’area potrebbe risultare indipendente, sia dal punto di vista degli accessi, nonché dal punto di vista gestionale, rispetto al parco che invece resta sempre accessibile. L’area a parcheggio presente ad ovest viene riqualificata attraverso la disposizione di aiuole spartitraffico a verde e l’inserimento di parcheggi per diversamente abili. Ogni pendolo è progettato al fine di ottenere elevata qualità architettonica e funzionale, interpretando la logica della riqualificazione dell’area come possibilità di conferimento di valori aggiunti, che si concretizzano anche nella diversificazione degli scenari e nel conseguente ottenimento di molteplici temi del verde.
© Enrica Leonardis . Published on November 30, 2013.
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