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Baby Little Home - Alessandro Triulzi, Piermattia Cribiori, Stefano Grigoletto, Atelierzero Architects, Marco Briscese

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Baby Little Home deve essere, prima di tutto, una casa. Una casa è un luogo a servizio della famiglia, un luogo accogliente in grado di soddisfare i bisogni essenziali legati alla vita del bambino e che fornisca al genitore gli strumenti adeguati a gestire le “emergenze” legate alla gestione dell’infanzia. L’idea di progetto prende forma a partire dall’immagine primordiale della casa, conferendo alla BLH un’identità legata alla essenzialità propria dello spazio-casa. Il progetto si articola a partire da una serie di semplici valori spaziali, necessari all’efficiente funzionalità dell’edificio (intuitività, sicurezza, comfort, efficienza, ecc). La sua architettura ha l’obiettivo di rendersi riconoscibile sia nella forma che nei colori utilizzati, conservando tuttavia un’impronta non invasiva, adatta alla collocazione dell’edificio in diversi ambienti. La sua composizione volumetrica e le sue caratteristiche insediative hanno l’obiettivo di rendere l’edificio contemporaneamente versatile per il suo utilizzo e modulabile in modo semplice, con tecniche e tecnologie costruttive che siano in grado di garantire rapidità ed economicità di realizzazione.

Alessandro Triulzi, Piermattia Cribiori, Stefano Grigoletto, Atelierzero Architects, Marco Briscese — Baby Little Home

CONCEPT ARCHITETTONICOPRINCIPI INSEDIATIVI La BLHè pensata per essere realizzata in 3 moduli differenti, un volume di base a cui possono essere “agganciati” indipendentemente 2 volumi di ampliamento che permettano l’adattamento della struttura alle varie condizioni ambientali in cui verrà collocata. Tali moduli sono così caratterizzati: - Il modulo essential (o modulo base) accoglie l’ingresso alla struttura e le attrezzature minime per il funzionamento della BLH. La sua identitàè costruita assegnando ad esso una forma studiata come trasposizione dell’immagine essenziale della casa così come rappresentata nei disegni di un bambino; tale forma, utilizzata nello sviluppo in pianta del modulo anziché nel suo elevato, ha la potenzialità di creare un ambiente compatto e domestico. L’ingesso all’edificio è risolto attraverso l’aggiunta alla forma di partenza di un piccolo volume con orientamento inclinato rispetto all’asse principale. Tale scelta progettuale permette l’identificazione dell’ingresso e garantisce un luogo coperto e protetto per l’accesso alla struttura. - Il modulo plus 1 – playroom garantisce un ampliamento del modulo essential laddove è richiesta un’implementazione della dotazione di spazi per il gioco (ad esempio in centri commerciali, edifici per uffici, attrezzature sportive) dove sono già presenti servizi igienici esterni alla BLH. Tale modulo ha uno sviluppo molto semplice (volume a pianta rettangolare) e garantisce la collocazione di un “tappeto gioco” e di una scrivania/scrittoio con sedia. - Il modulo plus 2 – little toilet permette la dotazione di servizi igienici “a misura di bambino”. Esso, analogamente al modulo plus 1, ha un volume a base rettangolare e prevede l’installazione di un piccolo impianto sanitario comprensivo di 1 wc e 1 lavello per bambini e di un lavatoio a servizio dei genitori che rifornisca la BLH di un punto acqua con maggiore capienza rispetto al lavamani previsto nel modulo essential. I tre moduli, una volta composti, si articolano in un unico volume con forma a “Y” conservando ognuno un’identità compositiva che richiama l’indipendenza delle stanze della casa. Tale indipendenza è evidenziata anche dal trattamento delle finiture degli interni che tuttavia mantengono un’uniformità di colore, l’arancione che diventa il colore caratterizzante della BLH e che è stato utilizzato anche per disegnare il logo della struttura.

Alessandro Triulzi, Piermattia Cribiori, Stefano Grigoletto, Atelierzero Architects, Marco Briscese — Baby Little Home

MODULARITA’, MODULABILITA’ E FUNZIONALITA’ I tre moduli funzionali sono stati concepiti in modo tale da poter essere assemblati in modo semplice (anche in fasi successive) e per poter essere trasportati agevolmente; la dimensione in larghezza dei moduli (nella versione isolata, di maggiore ingombro) è infatti stata vincolata ad un massimo di 2,50 m per consentire il trasporto gommato standard (senza ricorrere a trasporti speciali). Ogni modulo garantisce l’assolvimento di speciali funzioni tramite le dotazioni impiantistiche e gli arredi proposti, e la composizione dei diversi moduli garantisce l’adattamento della BLH alle esigenze legate ai diversi luoghi in cui verrà collocata. L’ambiente del modulo essential è organizzato in modo semplice ed intuitivo. Una parete attrezzata, collocata sul lato opposto rispetto all’ingresso, risolve la dotazione minima di attrezzature richieste per il funzionamento base della struttura. Essa contiene infatti uno scalda biberon, un fasciatoio con uno scalda salviette, un piccolo lavamani e una serie di armadiature per la collocazione di eventuali prodotti utili alla cura del bambino. È stato inoltre previsto un vano per l’eventuale collocazione di un serbatoio d’acqua per uso sanitario, ispezionabile e ricaricabile direttamente dall’esterno dell’edificio. L’arredamento del modulo base viene completato con una poltrona per l’allattamento, collocata a ridosso di una finestratura protetta da lamelle frangisole, opportunamente orientate per permettere un’illuminazione naturale diffusa ma anche per garantire una privacy interna del modulo. La dotazione impiantistica di base prevede, come richiesto dal bando, oltre ad un impianto elettrico che garantisca illuminazione artificiale e 1 punto di approvvigionamento di energia elettrica (presa elettrica standard), anche una dotazione domotica per il controllo e la monitorizzazione degli accessi, regolato da badge (family card), un pulsante per chiamata a punto assistenza e un collegamento wireless con il centro di supervisione. Oltre alla possibilità di ampliare il modulo essential aggiungendo i moduli plus, il progetto propone anche una serie di “upgrade intermedi” sia nell’arredamento interno e nelle dotazioni impiantistiche sia nella sistemazione dei playground esterni. Infatti, mentre nel modulo essential è prevista l’installazione del minimo delle dotazioni tecniche indispensabili ad un suo funzionamento di base, un primo “upgrade” della BLH può prevedere l’aggiunta di ulteriori apparecchiature, completando il modulo base, ad esempio, con la piastra elettrica a induzione o con l’installazione del serbatoio per il recupero delle acque piovane e del depuratore (pur essendo esse escluse da bando nella dotazione dei servizi richiesta per il modulo base). Si è ritenuto opportuno che tali apparecchiature potessero essere installate indipendentemente dai moduli plus in modo da garantire un’implementazione intermedia dei servizi offerti dal modulo essential, in modo da poterlo adattare a differenti condizioni ambientali.

Alessandro Triulzi, Piermattia Cribiori, Stefano Grigoletto, Atelierzero Architects, Marco Briscese — Baby Little Home

TECNOLOGIA L’intero progetto è stato concepito per essere realizzato con tecnologie costruttive in legno con elementi assemblati a secco in modo semplice e rapido. Il progetto pone inoltre particolare attenzione all’ottimizzazione le risorse utilizzate per la costruzione. La struttura portante dell’edificio è realizzata in x-lam, utilizzati sia per i solai che per le pareti perimetrali e le partizioni interne. I pannelli utilizzati per il modulo essential e per il modulo plus “combinato” 1+2, sono state ricavate ciascuna dal “ritaglio” di un unico pannello di dimensioni 13.5×3.5 m. Nelle versioni per esterni, verrà applicato un isolamento a cappotto esterno, realizzato tramite l’applicazione di pannelli in fibra di legno. I rivestimenti dell’intero edificio saranno realizzati con il montaggio di doghe in legno su profili metallici; tali doghe avranno uno spessore variabile (1,5/2/3 cm) per conferire all’edificio un effetto “vibrante”. Nelle versioni per esterni, i solai verranno isolati, analogamente alle pareti perimetrali, con pannelli in fibra di legno e la copertura verrà impermeabilizzata con una guaina e rivestita con doghe in legno semplicemente appoggiate sopra alla guaina. Il volume d’ingresso è realizzato in acciaio, ancorato alla struttura in x-lam e verniciato di colore arancione per l’identificazione della BLH. I serramenti sono realizzati in legno-alluminio a tutta altezza con doppi vetri basso emissivi a cui, sul lato esterno, vengono anteposte delle doghe frangisole in legno. Tali doghe sono fisse (anche per economicità di produzione ed installazione, ma il loro orientamento viene di volta in volta modificato in rapporto alla relazione che si instaura tra l’interno e l’esterno dell’edificio; ad esempio, in corrispondenza della little toilet o della poltrona per l’allattamento le doghe hanno un’inclinazione di 30° o 40° rispetto alle pareti perimetrali, garantendo maggiore privacy all’utente interno. Al contrario, in corrispondenza della playroom, laddove si rende necessario un maggiore apporto di illuminazione naturale, le doghe hanno un’inclinazione maggiore, pari a 60° o 90° rispetto alle pareti perimetrali.

Alessandro Triulzi, Piermattia Cribiori, Stefano Grigoletto, Atelierzero Architects, Marco Briscese — Baby Little Home

Alessandro Triulzi, Piermattia Cribiori, Stefano Grigoletto, Atelierzero Architects, Marco Briscese — Baby Little Home

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