Quando si affronta un progetto di riqualificazione, il contesto dovrebbe essere il protagonista dell’intervento. Modificare un luogo con una storia più o meno lunga, preesistenze con più o meno pregio e magari sostituire artefatti, anche questi, con un valore piccolo o grande, sottintende una presa di coscienza sul significato della parola valore. Ci sono infatti molti tipi di valore, da quello più venale e pratico a quello intangibile come l’affetto e il ricordo. L’Antica Fiera di Santa Lucia è posta in un contesto di assoluto valore storico e si porta dietro un grandissimo valore intangibile, tanto che il Portico di S.Maria dei Servi è comunemente conosciuto come “il portico di Santa Lucia”. Nel nostro progetto di riqualificazione abbiamo pensato soprattutto alle sensazioni intangibili, al ricordo, alla tradizione del Natale. Abbiamo analizzato i problemi e cercato di dare soluzioni che evolvessero la Fiera nel rispetto della tradizione, proponendo pochi, mirati, interventi. Il primo punto sul quale abbiamo operato, quello che secondo noi è il più problematico, è la percezione della Fiera dalla Via Strada Maggiore. Abbiamo cercato quindi di dare importanza al “retro” degli spazi espositivi, in modo da giocare con la luce e nello stesso tempo rendere le architetture effimere sfuggevoli. L’unione di questo concetto assieme a quello della semplicità costruttiva e della adattabilità degli elementi, ha generato dei sistemi espositivi innovativi ed evocativi. Abbiamo voluto semplificare il sistema costruttivo unendo struttura, tamponamento esterno e arredo interno usando due soli materiali economici e distribuiti in pannelli (MDF da esterno e plexiglass) e una lavorazione comune (il taglio con pantografi a CNC). Abbiamo usato un sistema costruttivo antico, quello delle cupole, dei trulli e dei nuraghe, reso però attuale dai materiali e dal tipo di lavorazione. In questo modo ogni sistema espositivo si assembla da due persone con l’ausilio di una scala e una chiave inglese, procedendo un layer orizzontale alla volta fissando le varie parti con un semplice incastro e verticalmente con zanche e dadi di acciaio. La complessità sta nella fase di progettazione che sottintende una altissima precisione possibile grazie al pantografo a CNC. Procedere per layers permette anche di integrare tutto l’arredo interno come le sedute per gli ambulanti, i supporti per l’esposizione delle merci, il magazzino e le varie chiusure. Il materiale usato permette anche di essere punzonato ampliando la possibilità di appendere merci. Intervallando orizzontalmente il plexiglass all’MDF, quando è buio si creano sulla Via Strada Maggiore degli effetti di luce molto evocativi e piacevoli per via della luce carica di sfumature che filtra, creando delle lanterne urbane low-tech. Il plexiglass, questa volta come pannello verticale, è usato anche come elemento di chiusura della parte rivolta sotto il portico, in questo modo si viene a creare una vetrina piena dei colori delle merci esposte. Le varie tipologie variano a seconda delle merci da esporre e dell’aggregazione dei sistemi che dispongono tutti di un ampio spazio magazzino, accessibile solo dall’interno. La riqualificazione prevede anche dei piccoli accorgimenti per migliorare lo svolgimento della Fiera: vengono inseriti tra i sistemi espositivi, in prossimità della fine della cancellata, un servizio igienico pubblico e, agli ingressi principali sotto il portico, delle paratie luminose, realizzate sempre per layers sovrapposti. Per quanto riguarda i costi dell’intervento, questi risultano abbastanza bassi in relazione alle caratteristiche delle architetture proposte inoltre sono limitati anche gli altri spunti progettuali. Visto il basso budget a disposizione abbiamo cercato di valorizzare quello che avevamo a disposizione, cercando di migliorare, o meglio, evolvere, la percezione degli spazi dove si svolge la Fiera. Abbiamo valutato il prezzo di un singolo sistema espositivo intorno ai 3500 euro che comprendono i materiali e la lavorazione.
© Fabrizio Tozzoli . Published on December 06, 2013.
© Fabrizio Tozzoli . Published on December 06, 2013.