Due Progetti sulla Piave come esempi di riqualificazione del territorio sono stati selezionati dall’UniversitàIUAV di Venezia per la biennale cinese.
Water Sheds - Bi City biennale of Urbanism/Architecture - 07 december 2013
© S.P.A.A. StudioPaesaggioArchitetturaAmbiente . Published on December 12, 2013.
Raccontare quattro processi di rigenerazione urbana tra Cina e Italia: questa è l’idea di un evento collaterale della 2013 Bi-City Biennale of Urbanism/Architecture (UABB), che aprirà il 7 Dicembre 2013 a Shenzhen. UABBè la maggiore biennale asiatica nel campo dell’architettura e dell’urbanistica. Il progetto denominato Watersheds unisce un gruppo di osservatori delle trasformazioni urbane attivi nelle città di Guangzhou, Hong Kong, Torino e Venezia (architetti Elena Cattarossi, Cristina Boghetto, Monica Lenhardy).
Piave - Saletto (TV) - Italy
© S.P.A.A. StudioPaesaggioArchitetturaAmbiente . Published on December 12, 2013.
Lizhiwan a Guangzhou, il canale Kai Tak a Hong Kong, il torrente Sangone a Torino e il fiume Piave fra le province di Treviso e Venezia hanno riscoperto in anni recenti il rapporto fondativo dei luoghi con i corsi d’acqua a carattere urbano. Questo ha significato ri-costruire gli immaginari di porzioni dimenticate di città e territori in cerca di una identità diversa dal passato e capace di farsi base di una memoria futura. Le trasformazioni dello spazio fisico sono fatte in questi casi di azioni puntuali concentrate attorno all’acqua.
I progetti selezionati che riguardano la Piave si trovano nella provincia di Treviso: “La Grande Guerra da ponte a ponte” del GruppoCasaPiave, e il “Sistema di Percorsi Ecoturistici” di SPAA Studio Paesaggio Architettura Ambiente.
“La Grande Guerra da Ponte a Ponte”, è un progetto elaborato sul bando della Regione Veneto finalizzato a recuperare e valorizzare i beni storici architettonici e culturali della prima guerra mondiale. Il progetto coinvolge quattro Comuni della sinistra Piave compresi tra il Ponte di Vidor e il Ponte della Priula ripercorrendo gli eventi che segnarono la fase finale della guerra, la Battaglia d’Arresto, la Battaglia del Solstizio e la Battaglia Finale. Dopo una prima analisi e mappatura del territorio, è stato eseguito un rilievo accurato dei i manufatti ancora esistenti lungo l’ex fronte austro-ungarico, individuati grazie al prezioso aiuto delle associazioni locali, degli alpini e i dei “recuperanti”, al fine di creare un percorso storico-emozionale di circa 30 km lungo la Piave sull’antica Prima Linea nemica. L’inizio dei lavori di recupero dei manufatti è previsto per la metà di dicembre, e una volta ultimati sarà possibile visitare molti siti di rilevanza storica, tra i quali una grotta Ospedale utilizzata come luogo di primo soccorso per i militari feriti, una galleria in cui venivano nascoste le barche con cui i soldati costruivano ponti per gli assalti sulla riva nemica, alcuni osservatori militari in punti strategici da cui si può godere di una vista stupefacente sulla Piave, e varie trincee. Quest’idea è stata promossa da un gruppo di architetti, il GruppoCasaPiave, che ha come obiettivo contribuire allo sviluppo del territorio attuando ricerche, partecipando a bandi volti ad ottenere i finanziamenti necessari alla realizzazione dei progetti.
Il “Sistema di Percorsi Ecoturistici” di SPAA Studio Paesaggio Architettura Ambiente (architetti Elena Cattarossi, Cristina Boghetto, Monica Lenhardy) è un progetto con valore sperimentale redatto con criteri di concretezza e fattibilità che ha, tra gli altri, l’obiettivo di rinsaldare l’identità delle popolazioni rivierasche con il fiume ed incentivare buone prassi urbanistiche ed una visione turistica ecosostenibile integrata nel territorio. Il progetto individua un tracciato principale ad anello di circa 166 km che corre su entrambe le sponde utilizzando prevalentemente strade sterrate esistenti e percorsi su argine. Colloca inoltre all’interno dei centri urbani i servizi logistici per il percorso (quali, per esempio, parcheggio scambiatore automobile – bicicletta, punti informativi ecc.) rivitalizzando aree sotto utilizzate. Propone infine una serie di meta progetti come catalizzatori delle energie economiche e sociali del territorio, con concrete prospettive di incentivazione di nuove iniziative imprenditoriali e incremento di quelle esistenti (settore delle energie rinnovabili, settore del verde e dell’ambiente, settore del turismo e cultura). Ha inoltre la potenzialità di diventare un importante asse di collegamento ciclopedonale tra la laguna veneziana, le Dolomiti (patrimoni Unesco) e i noti percorsi del cicloturismo internazionale (es. Dobbiaco-Lienz).
Il fluire dell’acqua è condiviso come riscoperta della continuità nel rapporto fra insediamenti, persone e ambiente nei quattro casi selezionati. Il percorso espositivo si snoda in tre sezioni parallele per ciascun luogo: una lettura degli spazi in trasformazione con il lavoro fotografico di Luca Casonato; una panoramica di come i progetti per quei luoghi hanno visualizzato e talvolta idealizzato le possibilità di cambiamento; la rappresentazione dei protagonisti e dei luoghi delle decisioni nel processo di trasformazione che evidenzia il rapporto fra progetto architettonico e spazio reale. La visita attiva e il continuo rimando fra le tre sezioni evidenzia la sovrapposizione imperfetta fra luoghi abitati, progetti formali e processi decisionali.
La cerimonia di apertura avverrà il giorno 7 Dicembre con un live performance dell’artista Alessandro Carboni, i cui materiali resteranno come installazione permanente per la durata della mostra.
La mostra è proposta nell’ambito del progetto di ricerca PRIN“Re-Cycle Italy. Nuovi cicli di vita per architetture e infrastrutture di città e paesaggio”. Watersheds è a cura di South China University of Technology, Politecnico di Torino, Chinese University of Hong Kong, UniversitàIUAV di Venezia ed è patrocinata dall’Istituto Italiano di Cultura e dell’Ambasciata Italiana a Beijing, Città di Torino, E Liwan District (Guangzhou).