Nel progetto é stato mantenuto l’edificato di rilevanza storica costituito dalle cascine che liberate dalle superfetazioni torneranno ad avere un rapporto diretto con l’area circostante. Il nuovo edificato é connotato volumetricamente da altezze di gronda variabili che non superano comunque quelle esistenti delle stecche di quartiere Mazzini prospicenti via Fabio Massimo, fanno eccezione i blocchi a pianta trapezoidale su via Marochetti che, in rapporto alla più ampia sezione del raccordo autostradale, ne bilanciano l’impatto visivo e acustico ponendosi come quinta scenica da un lato e come marchio visivo percepibile dalla percorrenza automobilistica dall’altro. ACCESSIBILITA’ Obiettivi primari sono stati l’accessibilità pedonale e la valorizzazione del sistema dei parchi, il verde attrezzato dei parchi Cassinis e Vettabbia, nella cornice di paesaggio del parco agricolo e delle Abbazie. Il parco Cassinis si presta a fare da volano tra il contesto urbano della citta consolidata e quello agricolo del parco delle Abbazie oltre che da varco per chi vi giungesse dalla media e lunga distanza attraverso i collegamenti su ferro della linea 3 e della stazione ferroviaria di Rogoredo ad essa collegata. all’altro capo di via Fabio Massimo il Borgo di Nosedo costituisce l’altro accesso al parco con la fermata della linea Filobus 93, e Bus 77 oltre alla radiale ciclopedonale che da porta romana andrebbe a raggiungere, la circolare della cintura verde prevista dal pgt; in questo punto si realizza il collegamento tra il comparto degli impianti sportivi con il percorso attrezzato del parco Vettabbia.
Planimetria generale
© Rebecca Vassallo . Published on December 14, 2013.
CONNESSIONE CON IL SISTEMA VIABILISTICO Le connessioni viabilistiche con il quartiere Mazzini si prolungano all’interno del nuovo comparto edilizio andando a servire una spina di distribuzione che collega le due parti attestate sulle vie Fabio Massimo e San Dionigi. Il connettivo pedonale si costituisce lungo una teoria di spazi aperti allacciati fra di loro a costituire una lunga piazza fluida che interferisce con lo spazio carrabile facendo prevalere la continuità dello spazio pedonale rispetto a quello automobilistico. perseguiamo così l’obiettivo di valorizzazione della mobilità dolce, con la riduzione dell’impatto della mobilita privata su quella ciclopedonale, garantendo altresi un livello di accessibilità veicolare attraverso una distribuzione degli accessi e delle corrispondenti aree di sosta.
Planimetria alla scala di quartiere
© Rebecca Vassallo . Published on December 14, 2013.
Piazza fluida
© Rebecca Vassallo . Published on December 14, 2013.