La lettura dei luoghi e delle parti di cui si compone il centro di Croviana, nonché l’approfondimento della loro storia, hanno restituito un quadro denso caratterizzato dalla presenza significativa dei tre nuclei originari, ancor’oggi chiaramente leggibili, nonchè di numerosi edifici di rilevanza storico-artistica quali, ad esempio, la chiesa parrocchiale, il castello dei Pezzen, la casa Sartori e la casa de Angeli. Alla compattezza dei nuclei antichi si contrappone la puntualità dell’edificazione recente che ha portato ad una espansione del costruito soprattutto lungo l’asse della s.p. 42 del Tonale e di via di Carbonara. Oltre l’edificato, lo sfondo dei rilievi e del paesaggio di fondovalle risignificato dalla presenza della pista ciclabile, degli impianti sportivi e del futuro Museo dell’ape, oltre il Noce.
© Michele Gerli . Published on December 20, 2013.
Tale scenario, tuttavia, presenta alcuni risvolti problematici che costituiscono pregiudizio alla sua completa vivibilità e fruibilità. In primo luogo appare determinante la questione del traffico insistente sulla via Nazionale che, nonostante l’apertura della circonvallazione, non sembra essere risolta. Infatti, molti veicoli provenienti da Malé continuano ad attraversare Croviana per poi immettersi nella circonvallazione, o viceversa, causando un notevole disagio ai pedoni e determinando alcune situazioni di forte rischio, come quelle che si verificano in corrispondenza della chiesa parrocchiale o della scuola elementare. Ad esse si aggiungono quelle causate dalla presenza di numerose aree di sosta disseminate lungo lo svolgersi della via Nazionale molto spesso poco funzionali, di forma irrazionale e con poca visibilità per la manovra. In secondo luogo l’espandersi del costruito lungo una strada così trafficata, a saturare il vuoto tra gli abitati di Croviana, Liciasa e Carbonara non ha portato, nel tempo, all’individuazione di una nuova centralità, di uno spazio pubblico condiviso, riconoscibile quale luogo di aggregazione per il paese e di rappresentazione della sua vita sociale. Al contrario lo spazio urbano appare fortemente frammentato dalla continua interferenza infrastrutturale e dal dislivello che articola Croviana su quote differenti. Ciò si ripercuote sulla fruizione pedonale degli spazi, con marciapiedi ricavati negli interspazi tra sede stradale e edificato prospicente, ma anche nella percezione e nella fruizione delle funzioni di interesse pubblico, come la chiesa, il municipio, la scuola o la sala comunale. Infatti, le interconnessioni tra tali edifici, che dovrebbero costituire i recapiti del tessuto sociale del piccolo comune, paiono labili e poco adeguate alla loro valenza collettiva. A partire da queste riflessioni si è intesa l’opportunità del presente concorso come occasione per proporre una ristrutturazione dell’assetto del centro storico, attuabile attraverso il riconoscimento e la valorizzazione delle peculiarità, dei segni e delle tracce proprie del contesto che, ad oggi, paiono latenti.
© Michele Gerli . Published on December 20, 2013.
A nostro avviso, infatti, il soddisfacimento degli obiettivi posti dal bando di concorso non può essere raggiunto solo attraverso operazioni di miglioramento estetico, soprattutto vista la complessità dei problemi presenti e in ragione delle opportunità che il contesto offre. È parso necessario, infatti, ripensare il sistema degli spazi aperti dell’abitato in modo globale, proponendo una strategia generale che ha trovato applicazione nel progetto proposto ma che, nel lungo periodo, potrebbe costituire il vettore di ulteriori trasformazioni volte a dotare Croviana di un sistema di spazi pubblici articolato ed organico.
© Michele Gerli . Published on December 20, 2013.
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