Il progetto del Pireo si pone nell’ottica di un vasto programma di valorizzazione dell’ area portuale già arricchita dalla presenza del Museo Archeologico e del Museo Navale della Grecia che si avvale della rifunzionalizzazione degli edifici di stoccaggio dei cereali al fine della costituzione del futuro Museo delle Antichità Subacquee. Il masterplan nasce dalla necessità di superare lo iato che separa l’industria dalla città di impianto ippodameo: una ricucitura affidata ad un sistema pedonale che integra il percorso archeologico attraverso l’antica porta sulla collina di Kastraki con il collegamento vero e proprio affidato ad una passerella pedonale che attraversa la Internal port highway,culminante con l’edificio gradonato di ingresso all’”Isola dei musei”. L’intera area museale è concepita anche come snodo centrale del porto turistico e impone un generale ripensamento della viabilità in cui si inseriscono il parziale interramento della highway, un parcheggio scambiatore e la stazione della monorotaia. Nell’ottica di un intervento sostenibile viene creato un sistema di piazze ciascuna dotata di una propria peculiarità e attrattiva parallelamente ad un progetto degli spazi verdi che consente di recuperare il perduto valore paesaggistico attraverso la piantumazione di specie arboree mediterranee. Un’opportunità di vivere un nuovo Pireo culturale affrancato dalla triste immagine di porto in degrado.
© Guia Baratelli . Published on December 27, 2013.
Il silo in cui è collocato il museo è e deve rimanere un pezzo di archeologia industriale anche se non inteso come rovina ma nella sua qualità di macchina e contenitore d’arte. Ci si limita quindi a poche integrazioni: il volume della hall d’ingresso sul fronte e sul lato opposto quello degli uffici e dei laboratori anch’essi visitabili; mentre una parte significativa della struttura originaria viene preservata così da renderne leggibile il primitivo funzionamento all’interno di un’ esposizione permanente. È l’acqua ad accogliere per prima il visitatore nel ventre svuotato dell’edificio di cui permangono alcuni serbatoi e il nastro trasportatore. Una lunga vasca penetra all’interno creando suggestivi riverberi che trasformano la quota zero in una sorta di grande arsenale, al centro è immersa copia di un antico vascello (papyrella) come anticipazione della visita. Il vero museo si scopre salendo attraverso un percorso costituito da cinque assi tematici a partire dal secondo livello e tramite un gioco di piani perforati da continui affacci e rischiarati dal parallelepipedo della corte verde. Ai piani alti, una biblioteca e un ristorante panoramico conducono al grande tetto da cui osservare il mare con la possibilità di ridiscendere dalla torre e sperimentare fisicamente la complessa struttura meccanica.
© Guia Baratelli . Published on December 27, 2013.
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