Una visione della vita quotidiana: una vita in cui l’uomo si lascia trascinare nel vortice dei suoi ritmi incessanti e frenetici, perdendo di vista il tempo che scorre velocemente, senza riuscire a cogliere le piccole cose che lo circondano.
© Cristiana Costanzo . Published on March 25, 2013.
La figura umana è una semplice presenza, un’ombra, anzi un’orma che insegue incessante le traiettorie infinite della città, attraversando le lunghe strisce pedonali.
© Cristiana Costanzo . Published on March 25, 2013.
Un uomo, anzi tanti uomini che rimangono inevitabilmente schiacciati da questo magma a barre che è la rappresentazione della metropoli eterna.
© Cristiana Costanzo . Published on March 25, 2013.
Ma nella convenzione che l’effimero sia una strizzata d’occhio all’eternità, le campiture di bianco e nero si interrompono con squarci d’erbe, esprimendo al meglio la trasfigurazione di un nuovo “palcoscenico verde” che si offre a diverse interpretazioni ed insoliti ritmi: una prateria urbana dove natura e artificio giocano la complessa relazione del paesaggio.
© Cristiana Costanzo . Published on March 25, 2013.
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