Una gelateria naturale basata sugli accenti di colore e l’emozionalità di uno spazio apparentemente rigido e sintetico ed in cui lo spirito dell’eco-responsabilità non è percepibile al primo colpo d’occhio e la sua naturalità deve essere raccontata fin nel minimo dettaglio. Un progetto estremamente contemporaneo, divertente e apparentemente ispirato dallo storico gioco che grandi e piccini di ogni età hanno conosciuto.
© Daniele Menichini . Published on January 18, 2014.
Il tema base di questo progetto per una gelateria green è la neutralita dell’involucro e la linearità degli elementi di finitura, arredo ed illuminazione che vengono trasformati in alcuni punti casuali in accenti di colore che arricchiscono e caratterizzano l’ambiente insieme agli effetti luminosi ed alle riflessioni negli specchi. La pianta della gelateria, nell’area dedicata alla vendita ed al consumo, è di forma quadrata e libera da elementi strutturali e vincolanti che ne interrompono la prospettiva; per spezzare appunto la centralità del locale il bancone gelato, con le relative aree di retrobanco, ed i locali di servizio e laboratorio sono stati spostati su di un lato per creare uno sviluppo ad angolo che consenta di addentrarsi il più possibile nel fondo del locale per percepirne tutti gli elementi ed i dettagli. Il pavimento è proposto con un pavimento in gres porcellanato di grande formato 60×120 con una superficie satinata, leggermente riflettente e di facile pulizia visto il colore bianco assoluto; le pareti laterali sono state rivestite con grandi pannellature in legno laccato con prodotti a base d’acqua per mantenere la tattilità degli elementi che le costituiscono. Ogni pannello è costituito da una media di 80-90 doghe in legno dell’altezza di 10 cm ma di varia lunghezza e vario spessore, ricomposte in modo da creare un effetto tridimensionale molto interessante che viene evidenziato dalle ombre prodotte dall’illuminazione wall wash che ne mette in evidenza le profondità irregolari. All’interno di questi schemi tridimensionali, che vengono poi ripetuti anche sul bancone e sull’area retrobanco, vengono inseriti alcuni elementi colorati in modo casuale per generare la caratterizzazione dell’ambiente e con lo stesso sistema della casualità alcuni elementi diventano delle mensole di servizio di varia profondità, delle mensole per il consumo del gelato o addirittura dei veri e propri tavoli a ponte di varia altezza per essere utilizzati con sedie o sgabelli. Tutte le pannellature perimetrali, siano esse in legno o in specchio, sono distaccate dal pavimento di 10 cm utilizzando una fascia base con rivestimento in alluminio che oltre a garantire la possibiltà di non danneggiare gli arredi durante le pulizie, aumenta l’effetto dell’oggetto tridimensionale sospeso tra pavimento e soffitto. Uno schema assolutamente rigido e modulare di linee orizzontali e forme cubiche che con questo gioco di colori o rivestimenti in essenza diventano disordine e casualità evidenziando le regole geometriche dello spazio. Lo stesso sistema di pannellature con doghe di 10 cm di altezza e varia profondità vienutilizzato nella grande parete di fondo dove, ogni elemento, è rivesti con una faccia a specchio, consentendo di de-costruire tutto il gioco di riflessi e fragmentare ancora di più lo spazio. Su questa parete non sono quindi i giochi di luce ed ombra a diventare elemento di tridimensionalità percepibile, ma proprio le rifrazioni delle riflessioni diventano un rompicapo che viene spezzato solo dai volumi, anche questi casuali e di diversa profondità con una superficie a led che cambia rapidamente le immagini suggestive di gelati per stimolare anche gli altri sensi e soprattutto aumentare il desiderio di consumazione. Il soffitto e realizzato in cartongesso ed è completamente piano sempre per dare l’aspetto rigido alla parte superiore della scatola ma la sua pesantezza viene alleggerita e decostruita con la gola perimetrale che ospita una luce a led di colore caldo e che lo fa sembrare un oggetto sospeso se pure imponente; nella gola perimetrale si trovano anche le feritoie con carter in alluminio che servono a climatizzare l’ambiente sia in caldo che in freddo, in modo da non avere elementi visibili sulla superficie in vista. L’illumnazione è come sempre a diversi livelli di atmosfera ed è quindi costituita da un livello di illuminazione generale, da una illuminazione puntuale sulle aree di consumo e sulla zona vendita oltre all’illuminazione aled a bordo delle vetrine gelato. I corpi illuminanti utilizzati per illuminare le zone puntuali sono costituiti da parallelepipedi con carte in alluminio perimetrale e schermi diffusori in opalino che diffondono la luce dei led e ne mascherano la puntiniformità Il gioco di materiali e colori nasconde, sotto la propria apparente pelle sintetica delle laccature e degli accenti, il suo dna green in cui anche i materiali plastici, provenienti dal riciclo e che possono essere riciclati alla fine della loro vita, possono trovare la giusta collocazione. Legno ricomposto, alluminio, materiali a base pet hanno tutti il loro cuore eco-compatibile e provengono da un percorso di produzione che parte non dalla materia prima naturale ma dallo scarto di lavorazione di un altro processo produttivo o dal recupero di materiali alla fine del loro ciclo di utilizzo e la cui naturalità viene nascosta da una pelle superficiale, ma mai rinnegata perchè apparentemente ritenuta meno pregiata.
© Daniele Menichini . Published on January 18, 2014.
© Daniele Menichini . Published on January 18, 2014.
© Daniele Menichini . Published on January 18, 2014.
© Daniele Menichini . Published on January 18, 2014.
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© Daniele Menichini . Published on January 18, 2014.