Filosofia dell’opera ‘La grande onda presso la costa di Kanagawa’, la xilografia più celebre del maestro di pittura giapponese del diciottesimo secolo Katsushika Hokusai, è una delle rappresentazioni iconiche più famose al mondo. La sua forma e la contrapposizione tra gli spazi vuoti e le masse fluenti, unita ai loro contrasti cromatici, sta alla base delle linee e delle forme del progetto, che si prefigge la trasposizione nel mondo vegetale dei confini spaziali e materiali che il flutto rappresentato nella stampa comunica. L’idea di progetto è un’onda di vegetazione che si innalza dal parco, creando un rivolgimento osmotico dal terreno alla superficie, una massa vivente in movimento congelata nel suo momento estremo, nel suo climax prima di rovinare al suolo. L’onda prende così forma nell’area di intervento e si accresce indirizzandosi verso il centro del parco. La sensazione di movimento trasmessa all’utente che si avvicina all’opera e ne viene assorbito è data dalle masse “liquide” con leggeri volumi di vegetazione, mentre la percezione della solidità e della forza trascinante viene connotata sia dalla forma imponente della struttura, sia dalla parete di roccia con cui è costruito il fronte dell’onda. Il muro con la sua plasticità frammentata rappresenta il sottosuolo divelto dalla potenza del flutto.
© Francesco Vanotti . Published on January 20, 2014.
Il dorso e il fronte dell’onda sono poli antitetici da un punto di vista strutturale, cromatico e botanico. Il dorso incarna lo scorrere delle masse mentre il fronte la solidità del volume spostato. Anche la luce incidente su di essi sottolinea la dicotomia tra i due: mentre il dorso è illuminato per tutta la giornata, il fronte varia la sua condizione dalla luce all’ombra. Infine la vegetazione che popola le due zone è tipica di due habitat opposti: specie erbacee eteree, variopinte e caduche, soggette ai cambi stagionali su un lato, sull’altro sempreverdi succulenti e tenaci.
studio degli ombreggiamenti
© Francesco Vanotti . Published on January 20, 2014.
La scelta di non inserire un percorso che conduca all’opera permette di non spezzare la trama del parco e mantenere il continuum dell’oceano-spazio pubblico in cui il progetto va ad inserirsi. Il visitatore può raggiungere liberamente l’onda muovendosi attraverso il Pav, navigare attraverso di essa, fermarsi e contemplarla. Per amplificare la sensazione di trovarsi di fronte a una massa liquida in movimento sono previsti oltre il fronte due avvallamenti, che rappresentano la continuazione del moto del fluido e favoriscono l’immersione nella scena da parte del visitatore. Scelta vegetazionale Il dorso dell’onda privilegia scelte vegetazionali volte a comunicare un senso di leggerezza e movimento. Le specie perenni erbacee selezionate, con i loro volumi fluttuanti, sottolineano questi aspetti plastici. Inoltre le graminacee piantumate sul dorso formano un cuscino vegetale dal quale di mese in mese emergono le esili fioriture delle altre essenze, che esaltano con i loro cromatismi accesi la luminosità di questo prospetto dell’opera.
planivolumetria e schemi di ombreggiamento
© Francesco Vanotti . Published on January 20, 2014.
Il muro a secco piantumato con macchie di minute specie succulenti rappresenta invece il fondale marino-cittadino portato alla luce. La caratteristica immutabilità nel corso delle stagioni e degli anni di queste specie acuisce il senso di stabilità e concretezza rappresentato dal fronte dell’onda. Non ultimo, contribuisce il richiamo al fondale marino dato dalle loro forme che si mimetizzano con la roccia circostante. Il concetto del passaggio del tempo e delle stagioni è dato dal mutare dei colori delle foglie e delle fioriture della vegetazione. Il materiale secco delle piante erbacee viene lasciato imbrunire e biodegradarsi sull’opera durante la stagione di riposo vegetativo, che dona colore anche all’inverno. Caratteristiche tecniche L’opera ha un’altezza di tre metri e mezzo e una larghezza massima di 14 metri per una lunghezza di 16,7 metri; si estende su di una superficie totale di 234 metri quadri. Per ricreare il dinamismo del flutto la cresta è stata posizionata in modo asimmetrico: un’ala dell’onda ha una larghezza di 5,5 metri, l’altra di 8,5 metri. La profondità del muro contro terra è di circa 1,5 metri alla base e lo spessore si rastrema alla sommità e verso le estremità esterne. La scelta del materiale costruttivo è caduta sulla pietra di Luserna, roccia locale proveniente dalle montagne piemontesi. Il muro è realizzato con la tecnica a secco ad esclusione del colmo dove si prevedono connessioni dei vari conci tramite inserti metallici per garantire la resistenza alla trazione resa necessaria dall’aggetto. Realizzazione dell’opera La realizzazione dell’opera è prevista in tre fasi: costruzione del muro a secco, stesura del terreno ed infine impianto delle specie vegetali.
prospetti e sezioni
© Francesco Vanotti . Published on January 20, 2014.
Per quanto riguarda la realizzazione del muro a secco è necessaria una fase iniziale di spianamento del terreno, terminata la quale si procede alla costruzione ed al consolidamento del muro a secco. Gli strati superiori del muro vengono ultimati con l’inserzione delle giunzioni metalliche di rinforzo.
scelta vegetazionale e calendario delle fioriture
© Francesco Vanotti . Published on January 20, 2014.
Si procede quindi alla modellazione del terreno di riporto per creare l’onda principale e i rilievi secondari. Durante questa fase viene inoltre steso al di sopra del terreno di riporto il substrato colturale miscelato con l’ammendante compostato. Una volta livellato il terreno si procede alla stesura dell’impianto di irrigazione ad ala gocciolante e in ultimo viene posta al di sopra di questo la geostuoia antierosiva biodegradabile. Quest’ultimo strato è necessario per evitare l’erosione del terreno scosceso causata dalla pioggia durante i primi anni dell’impianto. Dopo la crescita e l’accestimento delle piante saranno le loro stesse radici a evitare la corrosione, mentre la biostuoia si sarà lentamente degradata.
calendario delle fioriture sul dorso dell'onda
© Francesco Vanotti . Published on January 20, 2014.
Infine si procede alla messa a dimora delle perenni in base allo schema di impianto. In particolare per il muro a secco la piantumazione delle piante viene realizzata all’interno degli interstizi vuoti tra una pietra e l’altra.
impianti e schema di piantumazione
© Francesco Vanotti . Published on January 20, 2014.
Sia la realizzazione dei lavori, sia l’esercizio della struttura durante la sua vita utile devono essere conformi alle norme italiane vigenti in materia di sicurezza e di prevenzione dei rischi. In particolare, per scongiurare eventuali incidenti, è necessario introdurre delle barriere permanenti di protezione alla base della struttura che blocchino l’accesso alla cima dell’onda. Aspetti manutentivi Particolare attenzione è stata posta agli aspetti legati alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’opera. Per entrambi gli ambienti sono state scelte specie rustiche molto resistenti ai cambiamenti di temperatura tra estate e inverno e di basse esigenze idriche, limitando così la mortalità ed i costi dovuti agli interventi di ripristino. La manutenzione ordinaria per quest’opera è prevista ogni anno in primavera prima della ripresa vegetativa e consiste nell’eliminazione parziale del materiale secco formatosi alla base delle perenni. Inoltre sui due rilievi minori oltre il fronte dell’onda è prevista la realizzazione di un tappeto erboso identico a quello presente nel resto del parco, che richiede i medesimi interventi manutentivi già compresi nella manutenzione ordinaria del parco. Infine è previsto il posizionamento di un impianto di irrigazione ad ala gocciolante che servirà da intervento straordinario in annate eccessivamente siccitose.
schema di piantumazione
© Francesco Vanotti . Published on January 20, 2014.