La mia avventura è iniziata nel Giugno del 2010, quando presenziando ad una conferenza del VAGA (giovani architetti di Vicenza) avevo sentito parlare di un insolito concorso di idee, per aderire al quale si dovevano presentare alcuni rendering (rappresentazione di una realtà virtuale). Ho sempre considerato questo genere di concorsi come un ottimo modo per mettersi in gioco, uno strumento indispensabile per far volare la fantasia, un’ opportunità per lavorare su commesse singolari e stimolanti, ed è stato così che mi iscrissi al concorso per il “GIOIELLO DI VICENZA”. Nella mia professione uso la rappresentazione virtuale (appunto rendering), da molto tempo, per questo motivo partecipare, mi sembrò in un primo momento una impresa alquanto semplice, e di facile realizzazione. A tre anni di distanza posso dire che mi sbagliavo. In realtà fu necessario dedicare parecchi mesi allo studio della Vicenza Storica e alla ricostruzione di dettagli e particolari architettonici, molti dei quali oggi scomparsi. Di fondamentale importanza fu lo studio dei dipinti nel quale il Gioiello era raffigurato, unitamente con la “Pianta Angelica” realizzata nello stesso anno in cui venne completato e consegnato il Gioiello (il 1580). I dipinti, rappresentano quello che in gergo tecnico viene definito “il prospetto”: rispettivamente un immagine frontale dell’oggetto. Nessuna rappresentazione pittorica mostra la veduta dall’alto o planimetrica degli edifici presenti e adagiati sul supporto di base. Attraverso una attenta analisi storica e cartografica, ho cercato di individuare tutti gli edifici a torre, i campanili e i palazzi che superavano in termini di altezza la cinta muraria. La mia attenzione si è focalizzata su 61 divisi in due categorie: 21 edifici di culto come chiese e campanili; e 40 palazzi fra i quali le torri. E’ noto che il “Gioiello di Vicenza” fu un dono offerto alla Madonna di Monte Berico “per avere fino ad allora preservata la città dalla peste”. Aveva quindi un importante significato simbolico, religioso e quasi “divino” per la collettività. Nacque quindi l’idea che per dimensionare il gioiello avrei potuto adottare la “divina proporzione” o “sezione aurea”: ““…un numero particolare, una proporzione gemetrica scoperta dai Pitagorici, definita da Euclide, chiamata in un trattato illustrato da Leonardo Da Vinci “Divina Proporzione”. Questo numero indicato con la lettera greca Øè 1,618 deriva dalla geometria ma tende a mostrarsi nei luoghi più impensati ed ha affascinato le menti di biologi, artisti, musicisti, storici e architetti.”” (Cit. La Sezione Aurea di Mario Livio ed. Rizzoli). Stabilii che il diametro del gioiello fosse 1,618 piedi medievali corrispondenti a 0,578 m (~ 0,58 cm). Ogni edificio è stato proporzionato scalato e ridotto secondo la sezione aurea ed inserito all’interno del gioiello. Sono fermamente convinto che questo Gioiello abbia il grande potere di emozionare chiunque lo conosca, o meglio chiunque ne conosca le vicende e la storia. Durante l’operazione “trasforma il tuo vecchio argento in storia” ho avuto modo di raccontare le vicende legate al Gioiello di Vicenza a centinaia di vicentini. Spiegare storia, fede, architettura ad un vasto pubblico è stata un’altra sfida che mi ha catturato e spronato ad imparare quale fosse il modo migliore per trasmettere il messaggio legato a questo oggetto. È stato così che serata dopo serata passando dalla storia di Monte Berico a Napoleone, attraverso le vicende della peste fino al Vaticano, e poi con Leonardo Da Vinci e Miss Italia al Michelangelo della Sistina, le serate che in primis erano seguite da qualche decina di curiosi hanno visto aumentare l’interesse della gente sino a registrare un tutto esaurito durante il Festival Biblico tenutosi a Vicenza nel mese di Giugno 2013. A queste persone, e al loro entusiasmo, vorrei dedicare il mio Grazie!Attraverso la loro partecipazione si sono fatte promotrici della nostra causa dando la possibilità di far rinascere un’opera che ci era stata sottratta e che significò molto in termini di affetto e fede per i nostri padri. Il Gioiello di Vicenza è stato posto all’interno della sua teca il 13 settembre 2013. Venne anticamente realizzato per Vicenza, “per andare in processione”, e questo è il fine che si è prefissato il Comitato per ricostruire il Gioiello fin dal principio. Mi auguro che il destino di questo oggetto non sia quello di restare chiuso all’interno del Museo Diocesano, ma dato il suo valore, diventi messaggero di fede, tradizione, tecnologia e torni ad essere uno dei simboli della città all’interno di comunità, parrocchie, associazioni della nostra provincia. Chi non avesse avuto l’opportunità di condividere tutto questo, e volesse conoscere le emozioni che abbiamo vissuto, potrà ancora ripercorrere tre anni di lavoro che hanno visto la rinascita del Gioiello di Vicenza scrivendomi al seguente indirizzo mail romano@vi1544.it
Il Gioiello di Vicenza
© Romano Arch. Concato . Published on January 27, 2014.
San Vincenzo con il Modello della città di Vicenza
© Romano Arch. Concato . Published on January 27, 2014.
Statua di Orazio Marinali nel Santuario di Monte Berico a Vicenza
© Romano Arch. Concato . Published on January 27, 2014.
Rendering del Modello presentato per il concorso
© Romano Arch. Concato . Published on January 27, 2014.
Presentazione dello spettacolo "il Gioiello di Vicenza" nei giardini del Teatro Olimpico di Vicenza
© Romano Arch. Concato . Published on January 27, 2014.
Dettaglio del "Gioiello di Vicenza"
© Romano Arch. Concato . Published on January 27, 2014.