A margine della periferia nordorientale della città, il parco urbano di Villa Severi è collocato in un contesto pedecollinare pregiato che spesso caratterizza e rende celebre il paesaggio toscano, in cui ville storiche con i loro giardini si alternano armoniosamente a oliveti, vigneti, boschi di querce e lecci. Il parco non è ancora “maturo” perchè gran parte delle alberature messe a dimora è poco sviluppata; tuttavia dopo circa dieci anni dalla sua inaugurazione il naturale invecchiamento dei manufatti e un discreto stato di avanzamento della vegetazione consentono di dare un primo giudizio sulla qualità dell’intervento e la riuscita del suo inserimento nell’ambiente delicato in cui si colloca.
vista prospettica dell'intervento
© paolo pecchi . Published on February 04, 2014.
Il disegno del giardino è ovviamente centrato sulla presenza della Villa Severi (in origine casa padronale del matematico Severi, poi ostello della gioventù e adesso distaccamento amministrativo della Provincia) e dei suoi annessi ex colonici, sedi di un animato centro sociale; per analogia con le altre ville storiche presenti in zona, esso è stato concepito dal progetto come spazio disegnato in estensione alla villa stessa, se pur adattandolo alla peculiare funzione collettiva di parco pubblico. Perciò accanto al parterre centrale poco alberato e adatto ad ospitare anche grandi manifestazioni pubbliche vi è stato inserito un ampio specchio d’acqua alimentato da una sorgente storica, zone alberate, un capiente teatro all’aperto incassato nel declivio esistente, un’area ludica per i bambini, nonché una grande balconata integrata da vasche ornamentali, di raccordo tra il grande prato centrale ed il giardinetto recintato della villa stessa; infine riprendendo la tradizione storica delle ville circostanti il vialetto di accesso originario è stato arricchito con la messa a dimora di un doppio filare di cipressi.
scorcio da monte
© paolo pecchi . Published on February 04, 2014.
Gli elementi della composizione architettonica ed in particolare l’impostazione geometrica dei vialetti del parterre, sono tesi a valorizzare le vedute verso la villa e verso le emergenze storico/monumentali circostanti, come la cattedrale, la fortezza medicea, l’acquedotto Vasariano da cui ha origine la sorgente del laghetto, il limitrofo convento dei cappuccini con il parco recintato di piante secolari: punto di vista pubblico impareggiabile quanto inedito per la città.
dettaglio verso "i Cappuccini"
© paolo pecchi . Published on February 04, 2014.
Per ridurre l’impatto del campo di calcio realizzato con poca attenzione negli anni settanta, il progetto prevede una sua riqualificazione mediandone la vista attraverso la risagomatura dei terreni esistenti e integrando all’interno dei terrapieni spogliatoi e tribunette (intervento non ancora realizzato per risorse insufficienti). Il parco è servito da un ampio posteggio, addolcito da siepature e filari alberati, che è utile anche al quartiere residenziale limitrofo altrimenti privo di standard adeguati. I materiali utilizzati per l’intervento sono compatibili con il contesto e con le scarse risorse economiche disponibili al momento della realizzazione; per questo si sono utilizzate tecnologie semplici per la realizzazione dei vialetti, come ghiaetto compattato e drenante nei percorsi rettilinei che tagliano il grande prato centrale, e quadroni di cls gettati in opera per i percorsi sinuosi della parte alta del parco, incassati nei prati in declivio; i muri dei manufatti principali sono stati rivestiti in pietra per una loro migliore integrazione nel contesto, mentre i cordoli come i muretti di sottoscarpa, che costituiscono pancali continui, sono in cls a vista. Il progetto originario dell’illuminazione è stato in corso d’opera adattato a nuove esigenze, incrementando notevolmente i punti luce per far fronte a contingenti problemi di sicurezza.
il ruscello e il lago. sullo sfondo fortezza medicea e cattedrale
© paolo pecchi . Published on February 04, 2014.
Alle alberature esistenti, alcune ormai secolari, sono stati integrati i nuovi impianti vegetali avendo l’accortezza di inserire essenze prevalentemente locali, tipicamente spoglianti a sud della villa (querce, tigli e platani) e sempreverdi a nord della stessa (pini, lecci e sughere); inoltre sono stati messi a dimora alcuni alberi da frutto e numerosi olivi, a ricordare la vocazione agricola della zona.
la cavea con la sottostante sorgente
© paolo pecchi . Published on February 04, 2014.
scorcio sul lago verso il viale cipressato di accesso alla villa
© paolo pecchi . Published on February 04, 2014.
scorcio verso la collina
© paolo pecchi . Published on February 04, 2014.
scorcio sul lago verso la villa
© paolo pecchi . Published on February 04, 2014.
il vialetto di accesso alla villa
© paolo pecchi . Published on February 04, 2014.