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Riqualificazione piazza aldo moro ed enrico berlinguer - andrea pozzi, Rosalba Papasidero, Elena Astori

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Il primo tema che abbiamo deciso di affrontare è stato: cosa conserviamo degli elementi presenti all’interno delle piazze? Determinanti sono state alcune indicazioni poste in essere all’interno del bando stesso, come gli alberi storici (Olmo e Lecci) ed i bar su piazza Aldo Moro; altri invece sono il risultato di un’analisi approfondita, volti a mantenere viva la memoria degli elementi storici caratteristici del luogo, come per esempio la scalinata della scomparsa villa comunale o il monumento ai caduti. La stessa area delle piazze è stata rispettata, seguendone il più possibile la conformazione originaria, ed i materiali pregiati della pavimentazione di piazza Aldo Moro con particolare riferimento al basolato in pietra. Gli intonaci bianchissimi e le aperture disordinate delle facciate del centro storico sono stati elementi decisivi di partenza, e riproposti in chiave moderna sulle nuove cortine caratterizzanti le piazze. Il resto degli edifici presenti non è stato preso in considerazione, sia perché elementi con problemi statici e di difficile riadattamento, sia per la necessità di organizzare in modo omogeneo e strutturato i due spazi pubblici. Osservando le immagini storiche, due sono i contesti che sono sembrati importanti per la città. Il giardino scomparso della villa comunale, sul sedime di piazza Aldo Moro e l’ex foro boario in piazza Enrico Berlinguer. Nel primo caso si è deciso di riproporre in chiave moderna un giardino, che ricordasse in forme e dimensioni quello che precedentemente c’era, mentre nel secondo caso, la necessitàè stata quella di pensare ad uno spazio che potesse ospitare nuove funzioni. Il resto del progetto è stato frutto della creatività e del buon senso, con l’intento di rendere le piazze comunicanti tramite le coperture pedonali, inserendo nuove funzioni non solo atte ad attrarre capitali privati, ma per creare un nuovo polo cittadino. La qualità architettonica è legata a fattori e variabili correlati alla psicologia e alla sociologia, due materie che non hanno confini netti e sono in continua evoluzione per un ambiente urbano qualitativamente valido; non è sufficiente elaborare un bel progetto, ma è necessario sondare anche questi settori, che legano un luogo alla percezione che i cittadini hanno della propria città e del proprio quartiere. Motivo per cui non è possibile uniformare un processo urbanistico e diffonderlo ovunque e ogni caso va studiato a se perché ogni realtà urbana e territoriale è un unicum con determinate e specifiche caratteristiche.

andrea pozzi, Rosalba Papasidero, Elena Astori — Riqualificazione piazza aldo moro ed enrico berlinguer

Le caratteristiche specifiche legate a quest’area, partono dal presupposto che la piazza esiste da molti anni e che i cittadini di Putignano sono soliti vedere e utilizzare questo spazio come luogo accessibile dal piano della strada dell’estramurale, che vi sono alberi secolari che hanno determinato la skyline, che la scala della villa comunale è un importante collegamento tra la parte storica e quella contemporanea della città e che la distesa della piazza deve essere mantenuta e accessibile a tutti. Nella parte sud della piazza è stato sfruttato il dislivello tra via Amendola e quello della piazza per ubicare la nuova palazzina contenente gli uffici pubblici sul cui tetto sono stati posizionati i gradoni per il teatro all’aperto e la terrazza panoramica verso il giardino e piazza Berlinguer.

andrea pozzi, Rosalba Papasidero, Elena Astori — Riqualificazione piazza aldo moro ed enrico berlinguer

tavola

Allo stesso tempo un’area così grande non può ridursi ad essere uno spiazzo pavimentato con una corona di alberi intorno, necessita di uno spazio verde, che sia centrale nel disegno della piazza, proprio e non a caso, come era in origine. La storicità della piazza, e la sua posizione all’interno dell’abitato vicino ad importanti funzioni pubbliche, fanno si che il giardino debba presentarsi attentamente asservito alla geometria delle forme, riprendendo la tendenza del giardino passato e in onore dell’importanza che verrebbe ad assumere. Il resto della piazza può fungere da spazio aperto, utile per mostre, eventi ed incontri, e rappresenta il nodo di partenza e di arrivo di un circuito di percorsi che si snodano all’interno dei siti, in particolare attraverso la rete di edifici di piazza Berlinguer. Il giardino diventa una sorta di land art che è possibile ammirare dai gradoni e dalla terrazza sopra il tetto degli uffici pubblici. L’Andamento dei gradoni stessi, costituisce una “lanterna” per l’illuminazione della gradonata nelle ore serali, grazie al collocamento di una serie di LED alla base degli stessi. Sotto il cuore della nuova piazza con la fontana e al centro dei due giardini, accessibile da via Amendola è stato ubicato il centro di controllo della complessa infrastruttura energetica diffusa all’interno dell’intero sito: impianto fotovoltaico e quello geotermico, visibile dall’esterno dai passanti e dai visitatori, attraverso una parete vetrata.

andrea pozzi, Rosalba Papasidero, Elena Astori — Riqualificazione piazza aldo moro ed enrico berlinguer

I caratteri famigliari legati a questo spazio partono dal presupposto che la piazza nel corso degli anni ha subito parecchie trasformazioni e ha avuto diverse funzioni, che a tutt’oggi mantiene e quindi è necessario trovare loro una collocazione adeguata, con spazi proporzionati e funzionali. Il primo requisito che la piazza deve avere è il parcheggio per le autovetture, il Comune stabilisce 180 posti auto, che verranno ricavati nel sottosuolo. Le rampe di accesso saranno in corrispondenza di via Stefano da Putignano e via Matteotti. La scelta di non aumentare il numero di posti auto è dovuta al fatto che la città di Putignano è un abitato a “misura di bicicletta”, i residenti devono poter accedere alle funzioni che offre la piazza arrivando a piedi, senza introdurre all’interno del borgo ulteriori spostamenti d’auto. Si è scelto inoltre che i negozi attualmente presenti sulla piazza e prospicenti via Stefano da Putignano dovessero trovare nuova collocazione all’interno di una nuova struttura, disposti nella stessa posizione che attualmente occupano. La nuova superficie commerciale dà l’opportunità per inserire nuovi esercizi commerciali, centro benessere, ristoranti e palestre. La convinzione che per il successo dell’intero sito fosse necessario un polo di nuova costruzione in grado di fungere da elemento catalizzatore e di richiamo, ci ha portati alla decisione di collocare in piazza Berlinguer, una nuova sala conferenze a disposizione di tutta la città, in sostituzione di quella attualmente presente sotto piazza Aldo Moro e che nel progetto proposto non esisterebbe più. La sala deve essere pensata e realizzata come oggetto polivalente, in grado di trasformarsi anche in aula, dedicata a temi urbani, sociali sulla città di Putignano, a sala espositiva per artisti, concerti, teatro. A tal fine si è scelto proprio il cuore della nuova piazza come strumento di osservazione atto ad offrire contestualmente scorci suggestivi sulla campagna. La sala polivalente è raggiungibile da più punti: attraverso l’apposito percorso pedonale interno al complesso, superando il ponte di collegamento con piazza Aldo Moro e grazie ad un percorso riservato ai dipendenti negli uffici pubblici. Fulcro del nuovo complesso è la piazza, anzi le piazze. Si è deciso di rendere sempre fruibile tale spazio anche nei momenti di presenza del mercato, ed è per questo che la copertura del mercato funge da grande terrazza, in cui trovano il proprio affaccio bar, esercizi commerciali, steak house, giochi per bimbi, nell’assoluto controllo da parte dei tutori, perché area delimitata, lontano dal passaggio di mezzi di locomozione. Infine quello che si ritiene l’elemento caratterizzante dell’intero progetto è l’area destinata al mercato settimanale; quando questo sarà assente dovrà diventare la porta di accesso alla città. In essa devono arrivare i bus dei turisti, che potranno sostare, attraversare il nuovo centro commerciale, rifocillarsi in uno dei due ristoranti previsti nelle maniche lunghe (la steak house e il ristorante della cucina tipica di Putignano), raggiungere piazza Aldo Moro, attraversare i nuovi giardini e ammirare gli alberi secolari, per poi penetrare all’interno del centro storico e godere delle sue bellezze. Dopo aver svelato questo dettaglio si può immaginare il perché la piazza sia stata pensata con le sue maniche laterali su via Matteotti e su via Albano, seguendo l’esempio di piazza San Pietro e del colonnato del Bernini, che si protrae come in un fraterno abbraccio per accogliere i fedeli. Per dare il senso del luogo in cui i visitatori sono arrivati, ecco che sulle facciate interne compare con un gioco di vetrate (sensazione di leggerezza e trasparenza) e muri in pietra (sensazione di solidità e di tradizione) davanti agli sfondati colorati rossi e blu, colori della città la cui scritta recita “PUTIGNANO”, dando così il benvenuto ai nuovi arrivati.

andrea pozzi, Rosalba Papasidero, Elena Astori — Riqualificazione piazza aldo moro ed enrico berlinguer


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