Chiesa Cattolica in Kazakistan
© Giorgio Burza . Published on February 12, 2014.
UN TEMPIO SIMBOLO DI MORTE E RESURREZIONE A chiunque di noi senza dubbio è capitato di vedere le cosiddette kamennye baby (“femmine di pietra”) , provenienti dalle distese della steppa russa . Queste figure femminili nude, intente a comprimersi il petto o a reggere tra i seni un uccellino (molto probabilmente una colombella), mentre l’altra mano ricade sul grembo, o ancora, raffigurate con un piccolo vaso a forma di coppa tra le mani, sull’ombelico o più in basso queste figure, venivano poste dagli abitanti delle steppe russe meridionali sui kurgan funerari e costituivano un chiaro simbolo religioso, intimamente legato all’idea della morte. Noi collochiamo una croce sulle tombe; questi antichi abitatori delle nostre terre mettevano invece sui tumuli queste “donne”. …..E’ un viaggiatore francese che nel 1253 arrivò presso i Tatari come ambasciatore di Luigi il santo, narra dei Cumani: ” i Cumani innalzano sopra al defunto un grande kurgan e vi erigono una statua che tiene in mano una coppa sull’ombelico”……alcune osservazioni etnografiche ci consentono di ritenere che il vaso posto sul grembo o più in basso (e quindi associato intenzionalmente all’idea della nascita), contenesse una parte delle ceneri ottenute dalla cremazione del defunto, mentre il resto veniva messo sotto il piedestallo della “ donna “. In altre parole , il simbolo in questione significa che il defunto entra nel ventre della madre. Questa stessa madre comprime i seni per strizzarvi fuori il latte necessario per allattare il suo nuovo figlio. Per giunta, ella tiene in mano, tra i seni, un uccellino o una colombella e noi sappiamo bene che l’uccello in generale e la colomba in particolare è universalmente ritenuta simbolo dell’anima. Ma chi è questa madre che accoglie, nutre e riscalda l’anima del defunto? E’ evidente che si tratta della Terra, della Madre-Terra…..la quale ha partorito tutti i viventi ed è la progenitrice di tutta l’umanità. Ella darà nuovamente ricetto a tutto quel che vive, allorché la fase dell’esistenza terrestre si concluderà per ciascuno”. ….. Questa madre genitrice che nutre e divora i suoi figli, poteva assumere un’unica sembianza: quella femminile.
© Giorgio Burza . Published on February 12, 2014.
Tratto da: STRATIFICAZIONI Scritti sull’arte e la tecnica di Pavel Aleksandrovic Florenskij , prete ortodosso, filosofo, matematico, storico dell’arte.
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prospetto
© Giorgio Burza . Published on February 12, 2014.
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pianta
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