Il progetto, inizialmente, era denominato “cappella mortuaria“. Nel corso della progettazione ci siamo resi conto che stiamo costruendo per i vivi e vogliamo ricordare che la materia è transitoria. E ciò lo possiamo soltanto in un LUOGO DEL SILENZIO, in una CAPPELLA DEL SILENZIO.
© Sanin Verena - Foto Taberner Chiusa. Published on March 05, 2014.
La cappella doveva essere costruita lungo l’asse viaria verso la val Gardena, ormai in disuso. La vita ora, dal momento che questa via sembra aver perso questo suo significato, man mano si ritira e pian piano scompare. L’inserimento della cappella dà un nuovo significato al luogo.
© Sanin Verena - Foto Taberner Chiusa. Published on March 05, 2014.
Silenziosamente, ma in modo deciso si erige un blocco in pietra pesante, in cemento costruito. Un prisma triangolare indica verso l’alto, un blocco di forma cubica forma il suo fondamento. Cielo e terra si incontrano… Quasi! Esattamente in questo spazio fra i due elementi si trova il livello dell’uomo. Per tutta la sua vita egli si impegna a portare lo spirito in terra, a realizzare idee. Se ciò gli riesce, egli si illumina. Questo bagliore emana un’irradiazione verso l’esterno, una radiazione verso gli altri. I tre elementi, il prisma triangolare sopra, il cubo rettangolare sotto e lo spazio chiaro fra i due, ci raccontano in modo simbolico questa storia: nella nostra mente si formano le idee mentre sulla terra troviamo le potenzialità per realizzarle. Noi esseri umani veniamo stimolati a tradurre in azione queste idee. Fuggevole è la materia, il mondo delle idee invece ha consistenza… nel SILENZIO dell’eterno alzarsi ed abbassarsi delle onde della creazione.