La progettazione inizia da un accurata analisi urbana del territorio. Ci troviamo all’interno del II Municipio del Comune di Roma nel Quartiere Flaminio, dove negli ultimi anni si è vista sviluppare un arteria stradale strettamente collegata con il tema della musica e della cultura. A primo impatto ciò che colpisce l’attenzione su questa area è il sistema di collegamento stradale, costituito da un grande tridente che parte dal Ponte della Musica fino ad arrivare nella Via Flaminia, dove abbiamo Via Guido Reni che si proietta fino a Villa Glori. Di noetvole importanza sono gli edifici e le strutture che caratterizzano questo quartiere, infatti troviamo: il Palazzetto dello Sport, lo Stadio Flaminio, il Villaggio Olimpico, l’Auditorium Parco della Musica, il MAXXI e infine il Ponte della Musica.
© Francesca . Published on March 02, 2013.
Da questa analisi ci rende conto immediatamente che il lotto davanti l’Auditorium è praticamente inutilizzato, o comunque non ha una sua funzione ben precisata, è per questo che la progettazione di una nuova piazza per la città della musica ha proprio come obbiettivo la riqualificazione di questo tratto di terreno sia per una maggiore valorizzazione dell’Auditorium, ma anche come cerniera urbana che sia in grado di collegare sia visivamente che direttamente la realtà della Città della musica. L’inserimento di un Porticato non è casuale, bensì si pone come guida verso la piazza ma anche è un collegamento diretto con il preesistente porticato realizzato da Renzo Piano nell’Auditorium. Questo elemento è stato voluto inserire all’interno di tutto il progetto infatti è possibile riscontrarlo sia nella pavimentazione urbana, attraverso una proiezione a terra di questo, nell’edificio polifunzionale attraverso una proiezione in facciata mediante degli infissi in alluminio e infine attraverso una sua continuità anche nella parte più periferica del progetto: in adiacenza del centro ippico. Il fatto che la Piazza sia sopraelevata rispetto la quota urbana è stato voluto per dare una maggiore visibilità e anche attraverso il porticato la valorizzazione viene accentuata.