Quantcast
Channel: Divisare - Projects Latest Updates
Viewing all articles
Browse latest Browse all 11324

Nuovo centro civico integrato. Travacò Siccomario - sergio fumagalli

$
0
0

Il progetto risponde alla richiesta di un organismo polifunzionale per una nuova sede municipale che, soddisfando le esigenze di carattere funzionale, offra alla comunità di Travacò Siccomario un edificio istituzionale altamente rappresentativo, capace di evidenziare il proprio ruolo ed al contempo costituire riferimento urbano e simbolico per lo spirito comunitario. Per raggiungere questo obbiettivo è necessario concepire un organismo architettonico preciso ed autorevole e individuare nuovi spazi aperti sull’area che interagiscano con l’edificio per accrescerne la valenza e favorirne uso ed accessibilità. L’idea fondativa del progetto consiste nel riunire i principali elementi funzionali previsti dal programma (il corpo edilizio su tre piani che ospita gli uffici municipali e le relative funzioni complementari e di supporto del salone polifunzionale e della biblioteca) entro un unico organismo edilizio estremamente compatto, organizzato attorno ad una grande corte urbana ed evocativo del “genius loci” facendo riferimento direttamente alla tipologia della cascina. Il progetto intende cogliere la duplice opportunità, offerta dal programma funzionale e dalla localizzazione dell’area messa a disposizione, di intervenire tanto sugli aspetti architettonici quanto sulle sue rilevanze urbane e territoriali. La riconoscibilità del municipio e la sua rappresentatività sono ottenute non solo tramite il linguaggio dell’architettura ( l’uso delle forme dei materiali e delle dimensioni che evocano la cifra pubblica e “monumentale” del manufatto) ma anche grazie al rapporto urbano che lega l’organismo edilizio agli spazi aperti di pertinenza. La visione progettuale tende pertanto a realizzare un complesso architettonico che si definisce secondo il criterio primario di individuare uno spazio collettivo, aperto alla città, sul quale si attestano l’ingresso alle strutture municipali, gli edifici aperti al pubblico ed i relativi accessi; la nuova piazza coperta assume valenza urbana grazie alla presenza degli spazi collettivi aperti anche all’uso non strettamente legato all’attività del municipio. L’area, posta al limite dell’abitato, offre l’occasione di “disegnare” un nuovo limite urbano e, al contempo, pone il tema della connessione con il paese e con la rete infrastrutturale. La giacitura dell’edificio è generata oltre che, dalla geometria del lotto, dall’orientamento e dalla viabilità circostante, dalla necessità di realizzare l’accesso alla nuova struttura polifunzionale nella porzione dell’area con maggiore valenza urbana, alla sommità del lotto che si pone così a baluardo est del nucleo abitato. Gli accessi dall’esterno sono concepiti secondo due direttive principali: da una parte come collegamento diretto pedonale dallo spazio centrale della chiesa e della piazza comunale, passando attraverso il bosco urbano, dall’altra con accesso diretto dai parcheggi distribuiti a corona, per chi proviene da fuori. Un passaggio coperto introduce alla corte interna dove sono collocati tutti gli ingressi alle varie funzioni, situandosi sull’asse visivo che collega idealmente lo spazio urbano esistente con quello nuovo. Questo semplice schema ideativo è reso possibile, sotto il profilo tipologico, dall’introduzione di una piazza coperta, intermedia e baricentrica rispetto alle varie attività, che consente una ricchezza di sistemi distributivi che oltre ad innalzare la qualità architettonica degli spazi interni, favoriscono la condivisione positiva degli spazi da parte dei vari utenti, durante le varie ore della giornata e permettono di conferire allo spazio pubblico antistante un significativo ruolo urbano contribuendo ad accrescere il valore simbolico e rappresentativo dell’edificio. La presenza di un patio favorisce la penetrazione della luce naturale nel cuore dello spazio coperto stesso e introduce un elemento naturale positivo. Una serie di chiusure vetrate interne garantiscono la continuità visiva degli spazi e la diffusione della luce naturale assicurando l’indipendenza degli accessi e dei percorsi distributivi. La proposta ideativa permette di assicurare assoluta indipendenza ai diversi spazi garantendo al contempo la massima aggregazione delle funzioni di uso comune. Tale scelta permette di ottenere significativi vantaggi: -ottimizzare i percorsi distributivi e le vie di fuga; -contenere le superfici delle pareti esterne con evidenti benefici sia sotto il profilo dei costi di costruzione che del rendimento energetico dell’edificio; -enfatizzare il valore simbolico e rappresentativo dell’edificio. -realizzare una continuità visiva degli spazi pur garantendo indipendenza sotto il profilo distributivo-acustico e termico. Il volume dell’atrio, inserito all’interno del cubo degli uffici comunali, è riconoscibile nella composizione architettonica dell’edificio e contribuisce a conferirne gerarchia. Esso permette di offrire a tutti i livelli, dall’interno dell’edificio, una vista suggestiva sul paese e sulla campagna circostante e funge da elemento captante della luce naturale, convogliando illuminazione naturale diffusa all’interno dell’edificio sugli spazi funzionali e sui percorsi distributivi .

sergio fumagalli — Nuovo centro civico integrato. Travacò Siccomario

Gli aspetti distributivi, organizzativi e funzionali del progetto Lo schema funzionale descritto compiutamente negli schemi grafici allegati è estremamente semplice e chiaro. L’edificio comunale è sviluppato su tre piani fuori terra, il massimo consentito dal bando, ed è servito da uno scalone principale collocato nell’atrio a tutta altezza e da un gruppo con ascensore e scala di emergenza. Come richiesto, non sono stati previsti piani interrati. Al piano terra, alla quota della piazza l’ingresso principale distribuisce i vari accessi interni agli uffici, alla sala polifunzionale ed al centro diurno per giovani e anziani che dispongono di un accesso indipendente verso il parcheggio. Le funzioni municipali, raggiungibili sia dall’ingresso principale, tramite l’atrio, che dall’ingresso secondario posto in prossimità dell’ascensore, sono collocate entro un unico corpo ai due piani superiori, con le varie funzioni tecnico amministrative sempre distribuite da un desk point di piano. Per l’aula polifunzionale , considerata anche l’opportunità di poterla adibire ad auditorium e ad usi extra politici, si è preferita una collocazione alla quota del suolo ove risulta facilitata sia l’accessibilità che l’evacuazione del pubblico ai fini della sicurezza antincendio. Per il resto i vari corpi che compongono il nuovo organismo architettonico del complesso comunale sono distribuiti a piano terra e funzionalmente collegati da un porticato. In corrispondenza dell’atrio interno, è stata prevista una scala di emergenza in grado di assicurare le vie di fuga per gli uffci dei piani superiori secondo la normativa in materia di prevenzione incendi. E’ previsto l’uso di pavimenti galleggianti e adeguati controsoffitti per l’alloggiamento degli impianti interni e la separazioni dei locali ufficio con pareti attrezzate ad armadio. La composizione piuttosto articolata dei tre volumi che caratterizzano il nuovo organismo, rispettivamente il corpo del salone polifunzionale con il palco ed i servizi di teatro, il volume a tre piani degli uffici comunali ed il corpo della biblioteca, fa da contrappunto alla scelta di limitare a pochi materiali l’immagine delle facciate che quindi favoriscono una immagine di compattezza e ne fissano il carattere. Le parti basamentali recuperano la memoria del materiale classico della campagna pavese, il mattone che qui viene composto con pannellature e rivestimenti in pietra chiara di travertino e con elementi di rivestimento a pannelli prefabbricati trattati con colori ossidi scuri. Le tipologie delle aperture assecondano i diversi trattamenti di facciata e si collocano sul filo esterno delle superfici di facciata a sottolineare, di nuovo la compattezza dell’involucro edilizio. Se sul fronte esterno l’edificio risulta molto chiuso e protetto, le funzioni pubbliche della biblioteca, del salone e dell’atrio affacciano sulla corte interna con ampie aperture, protette negli affacci sud da elementi di schermatura verticale, che favoriscono un più ampio rapporto fra attività interna ed esterna. Gli aspetti tecnologici Per quanto riguarda gli impianti meccanici, la scelta delle tipologie di impianto è stata condotta in relazione al fatto che il progetto prevede un organismo estremamente compatto, involucri edilizi ben coibentati e gestione delle aperture e relative schermature in relazione all’esposizione solare al fine di favorire il guadagno di illuminazione naturale da nord e limitare gli apporti di illuminazione diretta e carico termico da sud. Gli spazi di attività rivolti a est e sud hanno generose vetrate protette da schermature solari esterne configurabili. Questi elementi, consentono di concepire un involucro edilizio che, disperdendo poco e necessitando di un fabbisogno energetico limitato, richiede poca energia per la produzione del riscaldamento invernale e per il raffrescamento estivo. Le dimensioni dell’edificio, l’orientamento ed il contesto urbano ( assenza di edifici che producono ombreggiamenti sulle coperture) unitamente agli obbiettivi posti dal bando (alto livello di innovazione tecnologica con particolare indirizzo alla sostenibilità e alla autosufficienza) suggeriscono l’introduzione di un impianto fotovoltaico collocato sulla copertura della biblioteca. Tale impianto sarà dimensionato – circa 20 kw – per coprire il fabbisogno di energia di una serie di pompe di calore, di tipologia differente, in grado di alimentare i diversi impianti previsti nell’edificio. Le aree interne comuni saranno dotate di impianti di ventilazione meccanica a tutt’aria controllata con recupero di calore e pretemperazione geotermica sfruttando l’acqua di falda. Per gli uffici, il riscaldamento sarà affidato ad impianti radianti a pavimento o a soffitto. La produzione dell’acqua calda a bassa temperatura necessaria per il funzionamento degli impianti radianti sarà demandata ad una pompa di calore. Si prevedono inoltre impianti di ventilazione in grado di soddisfare il ricambio d’aria interno, che saranno di tipo a “dislocamento”, con immissione ed estrazione da soffitto assecondando il flusso dell’aria nell’ambiente dal basso verso l’alto, dovuto ai carichi termici (persone, PC), aumentando l’efficienza del sistema di ventilazione con riduzione della portata dell’aria esterna di rinnovo e conseguente risparmio energetico. Per contenere i consumi energetici dovuti al sistema di ventilazione degli uffici sono previste unità di recupero di calore entalpico ad alto rendimento. Anche la produzione di acqua calda sanitaria sarà demandata alle pompe di calore; sarà valutata l’introduzione di una piccola caldaia a condensazione, alimentata a gas metano, da utilizzare solo nell’eventualità che, in particolari condizioni, le pompe di calore ed i pannelli fotovoltaici non siano in grado di produrre la temperatura necessaria per l’acqua calda dell’impianto idrico sanitario. Gli impianti elettrici integreranno sistemi bus e domotici che consentiranno il controllo “intelligente” e remoto di tutti gli impianti dell’organismo edilizio: Il sistema domotico permetterà di gestire gli accessi, i sistemi di sicurezza e quelli legati al funzionamento degli impianti meccanici in relazione alla protezione e/o guadagno solare, oltre che al sistema di evacuazione dei fumi in caso di incendio. Esso permetterà di comandare accensioni e spegnimenti delle utenze, per gruppi o unità, in particolare per tutti i punti luce ed i terminali degli impianti meccanici.Tutto il sistema potrà essere inoltre comandato da personal computer con software specifico; mediante pannelli grafici si potranno comandare tutte le utenze da un punto a scelta o da remoto (via internet) oltre ai comandi locali. L’impianto sarà provvisto di modulo memoria che, in caso di black out elettrico, permetterà di ripristinare le utenze in uso al ritorno dell’alimentazione elettrica. Nel sistema sarà installato un web server da collegare ad un pc o ad una rete lan; in questo modo tutte le utenze potranno essere comandate da una mappa grafica. La regolazione e gestione delle varie componenti elettriche e della sicurezza verranno concentrate in quadri sinottici da collocare in punti preconfigurati limitando le possibilità di manomissione da parte degli utenti. Per la riduzione dei consumi energetici relativi all’illuminazione degli ambienti saranno impiegate lampade fluorescenti dotate di reattori elettronici di tipo dimmerabile che permettono il controllo del flusso luminoso in funzione del livello fornito dall’illuminazione naturale.

sergio fumagalli — Nuovo centro civico integrato. Travacò Siccomario

sergio fumagalli — Nuovo centro civico integrato. Travacò Siccomario

sergio fumagalli — Nuovo centro civico integrato. Travacò Siccomario

sergio fumagalli — Nuovo centro civico integrato. Travacò Siccomario

sergio fumagalli — Nuovo centro civico integrato. Travacò Siccomario

sergio fumagalli — Nuovo centro civico integrato. Travacò Siccomario

sergio fumagalli — Nuovo centro civico integrato. Travacò Siccomario

sergio fumagalli — Nuovo centro civico integrato. Travacò Siccomario


Viewing all articles
Browse latest Browse all 11324

Trending Articles



<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>