Quantcast
Channel: Divisare - Projects Latest Updates
Viewing all articles
Browse latest Browse all 11324

L'Istituto delle Artigianelle, ex Monastero di S. Teresa alla Kalsa - Roberta Lena

$
0
0

Alla luce delle previsioni che sono già state fatte sull’area di progetto dal PPE abbiamo provato a prendere delle scelte programmatiche, che in alcuni casi avallano quelle del PPE ed in altri casi se ne distanziano. Come prima cosa si è osservata la scala urbana e valutato in che modo qualunque tipo d’intervento sull’edificio in esame potesse relazionarsi con il suo contesto nella più vasta scala. Si è visto che, nel rispetto della configurazione urbana della città, costituita da assi di penetrazione appesi alla grande viabilità (via Crispi – Circonvallazione), nell’area prossima alla Cala si possono individuare numerosi assi di penetrazione vocati ad essere giardini, parchi e spazi liberi. Tra questi individuiamo: • il parco dell’Oreto • Villa Giulia • la passeggiata lungo le mura di S. Teresa • il Foro Italico • Corso Vittorio Emanuele-Piazza Marina • il parco archeologico del Castello a Mare.

Roberta Lena — L'Istituto delle Artigianelle, ex Monastero di S. Teresa alla Kalsa

In particolare, quindi, si è posta l’attenzione verso tutte quelle situazioni, a volte contraddittorie, presenti nell’area del quartiere Kalsa, che spesso corrispondono a dei valori da riportare in luce. Le realtà più importanti in questo caso sono il sistema delle vecchie mura di cinta della città e, nello specifico, il sistema costituito dal Bastione Vega, Bastione dello Spasimo e Bastione della Pace (oggi S. Venera) e la presenza di numerosi giardini, spazi aperti e aree destinate ad essere fruite dalla collettività, ma molte volte sconosciute alla città. In quest’ottica gli interventi programmatici mirano alla creazione di nuovi percorsi e di nuove modalità di attraversamento delle sopradette aree che tengano insieme tutte queste cose.

I percorsi individuati sono prevalentemente due: • quello che ricalca il tracciato delle antiche mura di cinta della città; • quello che comprende porta dei Greci, via dello Spasimo e quindi il giardino Gambacurta. Nel primo caso si è scelto di ripristinare l’antico asse d’ingresso al giardino Cattolica e di separare fisicamente lo spazio di pertinenza del Jolly Hotel da quello del Palazzo Forcella-De Seta, ridando valore quindi al quel che rimane del bastione Vega. Il percorso prosegue con l’attraversamento di via Romano e quindi la sua prosecuzione nella passeggiata sopra le mura di S. Teresa. Qui si è scelto di liberare l’arco di S. Teresa e di aprire tutto il fornice, oltre che di realizzare un nuovo impianto di risalita per accedervi, che sia molto più confortevole di quello esistente. Una volta raggiunta la quota della passeggiata sopra le mura, si prosegue fino allo Spasimo, ipotizzando un diretto collegamento tramite la realizzazione di un ulteriore impianto di risalita per raggiungere la quota del Bastione. Dallo Spasimo al Bastione di S. Venera le tracce dell’antica cinta muraria si perdono. Il PPE proponeva l’abbattimento della Scuola elementare “F. Ferrara” e la sistemazione a verde di quello che era stato l’antico fossato delle mura. Riconoscendo un valore storico alla scuola, si è scelto di conservarla e di evidenziare l’antico percorso lungo le mura mediante un cambio di pavimentazione del percorso che dallo Spasimo permette di raggiungere chiaramente il Bastione di S. Venera e quindi via Garibaldi. Oltre alla scuola F. Ferrara si è scelto di conservare anche tutta l’edilizia elencale addossata alle mura dello Spasimo che il PPE invece demoliva, certi del fatto che l’isolamento del monumento non sia lo specchio di una realtà urbana, soprattutto palermitana, fatta invece da stratificazioni, sovrapposizioni e accostamenti. Il secondo percorso invece ha inizio con l’attraversamento di porta dei Greci e della piazza Kalsa, per la quale si è pensata una possibile realizzazione di un parcheggio sotterraneo, una totale pedonalizzazione e la ricostruzione dei fronti sulla piazza, mediante interventi di completamento e di ricostruzione. In questo modo si punta a ridare centralità all’antica porta urbana ed a dotare la città di una nuova piazza, che in realtà oggi funge soltanto da parcheggio e spartitraffico. Quindi, si può proseguire direttamente per via dello Spasimo o attraversare il nuovo “vicolo” venutosi a creare con l’intervento di completamento dell’Istituto delle Artigianelle, di cui parleremo in seguito. Così facendo si potrà finalmente visitare il giardino Gambacurta (che è stato pensato come uno spazio pubblico) e proseguire per via dello Spasimo, nella quale è prevista da programma la ricostruzione dei catoi conservando gli allineamenti degli antichi setti murari. Il percorso è articolato dalla presenza di altri giardini, alcuni di progetto, come il giardino della Gancia e il giardino Ajutamicristo e altri esistenti, come piazza Magione o il giardino della Magione (antistante la chiesa della Trinità). Con questi interventi ci si pone l’obiettivo di ridare valore a spazi nascosti e sconosciuti alla collettività e di dotare la città di nuove modalità di attraversamento che rimettano al centro il quartiere Kalsa, in modo da legare il monumento al suo contesto, concordi con i principi della carta di Venezia che allarga il concetto di monumento a tutto il suo contesto e alla questione ambientale . In questo modo il restauro e la conservazione di un singolo edificio non rimane mai fino a se stesso, ma rientra nella logica di valorizzazione urbana.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 11324

Trending Articles



<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>