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Centro Civico Integrato - Marialuisa Laureati, Emiliano Capasso, Roberto Alesi

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Il lotto di progetto si trova in una posizione privilegiata all’interno della cittadina: è in asse con l’area pedonale che costeggia la Chiesa parrocchiale del XIII secolo. Verso nord ed est fronteggia i campi coltivati dell’area agricola circostante, a ovest si affaccia sull’edificato urbano che è formato principalmente da singoli edifici di massimo 3 piani mentre a sud è presente un piccolo parco urbano che verrà riqualificato.

Marialuisa Laureati, Emiliano Capasso, Roberto Alesi — Centro Civico Integrato

Vista generale

SISTEMAZIONE VIARIA E PROGETTO PAESAGGISTICO. La riqualificazione del tratto di strada prospiciente il lotto è necessaria per rendere fruibile il Centro Civico da chi utilizza le auto inoltre vengono inseriti 46 parcheggi in più oltre quelli già pianificati. L’intervento paesaggistico di sistemazione del parco antistante il Centro Civico vuole renderlo il naturale prosieguo della zona pedonale, una connessione forte tra il centro città e il nuovo edificio. I’idea consiste nella sovrapposizione di un nuovo layer progettuale al parco esistente, effettuando il minimo intervento possibile per renderlo fruibile e funzionale. La trama dei percorsi rappresenta il flusso ideale delle persone che lo percorrono, il tracciato di maggiore spessore guida i visitatori verso la corte del Centro Civico, un segno forte che viene raccolto anche dalla pianta dell’edificio stesso.

Marialuisa Laureati, Emiliano Capasso, Roberto Alesi — Centro Civico Integrato

vista Ovest

CARATTERISTICHE ARCHITETTONICHE L’INNOVAZIONE DEL LINGUAGGIO VERNACOLARE L’intervento proposto trae ispirazione tanto dalle architetture locali, quanto dalla natura in cui è immerso. L’edificio vuole essere razionale, semplice e sobrio, si integra alla perfezione con il luogo, ma allo stesso tempo si differenzia per poter essere riconoscibile in quanto punto cardine della futura vita cittadina. Quello che si viene a definire è un’architettura innovativa, nella forma e nella composizione ma fortemente radicata al luogo. La definizione del volume è avvenuta per sottrazione: una fitta foresta di pioppi a cui vengono sottratte due parti, la corte interna e l’ingresso a Nord della sala consiliare. Quello che rimane è un taglio, una bruciatura, che rimane impressa nel colore dei mattoni neri che compongono le pareti della corte, mentre esternamente i pilastri in acciaio rivestiti in cotto nero simboleggiano gli alberi. LE PARTI E IL TUTTO Si è scelto di dare una visione unitaria al complesso una volta portato a termine, ma di poter comunque distinguere le sue parti a prima vista. Ogni edificio possiede una propria anima: è in grado di vivere da solo, ma solo se lo si guarda nell’insieme il Centro Civico è capace di esprimere al meglio la sua bellezza e funzione. Terminata la costruzione si potrà usufruire della grande corte centrale: l’ampio spazio aperto è un punto di relazione tra tutte le attività presenti nel Centro. Al piano terra gli edifici si interfacciano con la corte grazie a un portico vetrato che li percorre tutti e che permette un continuo scambio di relazioni, spaziali, visuali e sociali. Al secondo piano invece si incontra un’ininterrotta superficie di mattoni neri, un volume puro che per scelta non ha aperture, celando le attività che vi si svolgono all’interno dagli occhi di chi staziona nella corte e riparandole dal caos di una piazza viva; solo in tre punti la cortina muraria viene squarciata da vetrate da cielo a terra che indicano gli ingressi pubblici ai diversi edifici. I piani superiori in contrasto rispetto al piano terra, si aprono verso l’esterno, rendendo di fatto l’intera zona circostante la loro corte. Gli ambienti interni sono fortemente illuminati dalle vetrate a tutta altezza che percorrono il perimetro esterno dell’edificio.

Marialuisa Laureati, Emiliano Capasso, Roberto Alesi — Centro Civico Integrato

Vista Est

ASPETTI DISTRIBUTIVI E FUNZIONALI L’impianto distributivo dell’edificio è uno dei suoi punti di forza. Al piano terra il portico vetrato si occupa di collegare funzionalmente tutti e tre i blocchi. Al piano superiore, il sistema distributivo è posizionato verso l’esterno, inserendosi all’interno solo nel blocco della Sala Consiliare, dividendo il centro anziani dal centro giovani, per poi proseguire verso Sud e sfociare nella luminosa biblioteca a doppia altezza. Concettualmente il centro è organizzato per tenere separati il flusso di utenza pubblico da quello dei dipendenti.

ASPETTI TECNOLOGICI La forma dell’edificio così come i materiali, oltre alle valenze di carattere compositivo nella percezione della tettonica del manufatto, trovano una più pragmatica ragione in una strategia di controllo climatico. La fitta disposizione dei pilastri crea, infatti, una cortina che scherma gli ambienti interni da un irraggiamento diretto, contrastato anche della copertura pronunciata. Verso la zona abitata a Est fungono anche da schermatura visiva. Le pareti massive di mattoni neri aumentano l’inerzia termica dell’edificio. La ventilazione è affidata alle grandi vetrate e alle numerose aperture presenti sul tetto che oltre ad illuminare con luce naturale e in maniera zenitale gli ambienti di lavoro permettono un continuo movimento dell’aria. Si predilige l’illuminazione naturale, lucernari negli uffici e captatori solari nei corridoi. Per l’illuminazione artificiale sistemi a tempo gestiscono l’integrazione tra luce artificiale e naturale.


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