PREMESSA Il progetto, nel rispetto delle richieste del bando, affronta il tema della valorizzazione di Piazza Duomo attraverso l’allestimento dei plateatici, che abbiano l’obiettivo non solo di migliorare l’accoglienza degli spazi ma anche di enfatizzarne la rappresentatività coniugando la contemporaneità con la memoria dei luoghi.
© Anna Sorano . Published on March 15, 2014.
SEDE DELL’INTERVENTO L’area oggetto di intervento è la monumentale Piazza Duomo, luogo simbolico del centro storico di Crema, cinto da edifici porticati del XVI secolo e sul quale prospettano la Cattedrale Santa Maria Assunta e il Palazzo del comune. La piazza è testimonianza della storia medievale della città che nell’anno Mille divenne luogo fortificato e la cui importanza crebbe nel quadro dei difficili equilibri dell’età comunale perché rappresentò, per Milano, un baluardo contro l’autonomia di Cremona. Nel 1159 Federico I la fece incendiare e ne vietò la ricostruzione delle fortezze. Nel 1185 l’annullamento del decreto permise l’avvio di un’intensa attività edilizia che cominciò nel 1284 con l’erezione del Duomo, terminato nel 1341, in stile romanico nell’impianto e nella facciata a capanna e “a vento” tripartita con i richiami gotici del rosone.
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CARATTERISTICHE DEI LUOGHI Allo stato attuale Piazza Duomo è un luogo fortemente vitale, dinamico e turistico per il centro storico di Crema. Lo spazio presenta un impianto ben definito, si presenta chiuso e delimitato lungo il perimetro dai porticati che fungono da filtro tra l’esterno e l’interno e, nel contempo, funge da sagrato per la monumentale Cattedrale. La piazza presenta quindi il duplice ruolo di spazio simbolico dal punto di vista religioso e di luogo di scambio e vitalità commerciale. Attualmente, con la diffusione del concetto del “vivere la città” appropriandosi dei suoi spazi si pone l’esigenza di dotare di servizi di ristoro, sosta o divertimento anche i luoghi più simbolici dei centri storici. Da qui la necessità di allestire spazi opportunamente progettati che, tenendo conto della tutela del luogo e della disponibilità di servizi nel sottosuolo, consentano alle attività commerciali situate lungo i porticati di estendersi all’esterno o di predisporre eventi espositivi e mercatali. La proposta progettuale nasce dall’esigenza di fornire la monumentale Piazza Duomo di spazi di sosta e ristoro non limitando l’attenzione al singolo oggetto di design ma relazionandosi all’identità della città e alla suggestione dei luoghi. Nella progettazione si è dunque affrontato uno dei temi più diffusi del dibattito contemporaneo: il confronto tra l’architettura del passato e quella del presente, il rapporto tra il vecchio e il nuovo. Intervenire in un centro storico desta sempre un’immediata perplessità, credendo che sia doveroso che qualsiasi nuovo intervento debba mantenersi sempre “sottovoce” rispettando l’architettura del passato e senza stravolgere l’equilibrio esistente. Il progetto dei plateatici è stato guidato dallo spirito di creare tra l’esistente e il nuovo un rapporto di scambio reciproco, di comunicazione e armonia tra le parti in cui i nuovi spazi diventano elementi di lettura e di osservazione del contesto urbano. Il progetto si fonda sui concetti di modularità, trasportabilità e flessibilità funzionale dell’oggetto. Da ciòè scaturita l’idea di un dehor che si prestasse con pochi elementi alla determinazione di diverse soluzioni tipologiche e funzionali, che mutasse in base alle esigenze e alle stagioni climatiche. L’oggetto così conformato, pur adottando un unico linguaggio minimalista, sarebbe riuscito a segnare l’occupazione di un luogo senza costituire un vero e proprio recinto, lasciando nello stesso tempo ampio respiro alla configurazione dello spazio urbano. Il dehor è concepito come uno spazio da comporre in base alle diverse esigenze attraverso la composizione di più moduli base. Ad essi vengono successivamente sovrapposti gli elementi che costituiscono l’involucro esterno del plateatico, pensato come una duplice pelle: una costituita da un sistema di lastre in vetro scorrevoli e una seconda, con funzione di schermatura, realizzata da pannelli in acciaio corten, dotati di una trama opportunamente studiata e progettata per il luogo. La pelle del plateatico è concepita come una filigrana attraverso la quale guardare la piazza e la città, un elemento di filtro tra interno ed esterno, uno spessore materico che abbia un valore non solo architettonico ma anche significativo dal punto di vista simbolico. La trama dei pannelli in corten è, infatti, un chiaro riferimento alla tradizione musicale e della liuteria di Crema. La texture è stata elaborata riprendendo i neumi, i segni che costituiscono la notazione musicale del canto gregoriano di epoca medievale. La semiografia musicale costituisce un esempio di design dell’informazione nella sua universalità e chiarezza e rappresenta lo strumento di lettura del linguaggio musicale. Da qui l’idea della filigrana e della trama musicale attraverso la quale leggere la città e lo spazio entrando in contatto con esso. Sia le lastre in vetro che la schermatura in acciaio corten sono concepite secondo una duplice tipologia, in modo da rendere flessibile la chiusura del plateatico e adattarla sia alle diverse condizioni climatiche che si possono verificare durante l’anno, che alle molteplici funzioni di spazio espositivo, di sosta e di ristoro: 1) CONFIGURAZIONE CHIUSA, ottenuta collegando al modulo base un pannello di chiusura con porta-finestra, e un pannello di schermatura a tutta altezza (vedi descrizione del sistema tecnologico – chiusura verticale, pag.6). La configurazione chiusa si presta per la costituzione di suggestivi spazi di sosta e ristoro a carattere permanente. Il sistema scorrevole all’interno del cui è inserito il pannello in acciaio corten consente la regolazione della schermatura della luce all’interno del plateatico. 2) CONFIGURAZIONE SEMI-CHIUSA, ottenuta collegando al modulo base un pannello di chiusura con finestra, e un pannello di schermatura a mezza altezza. Si differenzia dalla configurazione precedentemente per via del fatto che l’acciaio corten, presentando un’altezza ridotta, consente una maggiore permeabilità della luce all’interno del dehor. 3) CONFIGURAZIONE APERTA, ottenuta attraverso il semplice accostamento e mutuo collegamento dei moduli base. Di facile e rapido allestimento, la configurazione aperta è adatta per l’allestimento temporaneo di spazi espositivi, come quelli necessari alle manifestazioni che avvengono in piazza durante il corso dell’anno. Il ricorso ad un sistema modulare di facile attuazione, anche per via della chiara reperibilità dei suoi elementi in ambito commerciale, unitamente alla possibilità di configurazione a seconda delle diverse esigenze climatiche e funzionali, consente così di definire un sistema per l’allestimento dei plateatici che fa della flessibilità uno dei suoi maggiori punti di forza e che, allo stesso tempo, non manca di valorizzare la natura del contesto urbano attraverso il richiamo alla memoria delle tradizioni locali. L’elaborazione di alcuni elementi accessori configurati secondo il medesimo linguaggio consente al sistema di non limitarsi ai dehor ma di estendersi verso la piazza, come elementi di arredo urbano e, all’occasione, di suggestiva illuminazione pubblica.
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TIPOLOGIA E CARATTERISTICHE DELL’INTERVENTO
DESCRIZIONE DEL SISTEMA TECNOLOGICO Nota: Di seguito verranno menzionate tra parentesi le ditte di produzione e i nomi dei prodotti che sono stati di riferimento per l’elaborazione di alcune delle soluzioni tecnologiche di seguito esposte. Nessuna di queste ha prodotto il relativo avvallo per essere assunte come riferimento.
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STRUTTURA La struttura del modulo di base, di dimensioni totali 1,65×1,65 m e altezza totale variabile tra 2,80 e 2,95 m, è costituita da un telaio in acciaio corten, i cui montanti verticali sono costituiti da profili ad U a lati uguali di dimensioni 80×80x6 mm, mentre i montanti orizzontali sono realizzati con profili ad U a lati disuguali di dimensioni 80×100x6 mm, saldati tra di loro ad un’estremità in modo da ottenere travi con sviluppo ad angolo retto nel piano. L’unione è realizzata attraverso piastre di testa saldate alle estremità dei montanti orizzontali e collegate ai montanti verticali tramite bullonatura. L’appoggio del modulo differisce in funzione della sua collocazione: 1) nel caso in cui il modulo sia da collocarsi sulla piazza, l’appoggio sarà costituito da portapilastri in acciaio zincato (UNIFIX, tipo H001), con piastra superiore piana di dimensioni 80×80x6 mm e altezza regolabile tra 120 e 180 mm, per assecondare le variazioni di livello del piano di campagna; 2) nel caso in cui il modulo sia da collocarsi sul marciapiede, l’appoggio sarà costituito profili scatolari in acciaio zincato di dimensioni 100×50x6 mm, connessi al suolo tramite piastre di fissaggio angolari in acciaio zincato di dimensioni 50×50x40 mm, spessore 3 mm. PAVIMENTAZIONE Il piano di calpestio del modulo è rialzato rispetto al piano stradale allo scopo di consentire il passaggio di canalizzazioni per gli impianti e garantirne la facile ispezionabilità. La pavimentazione del modulo può essere realizzata in: 1) DOGHE IN LEGNO COMPOSITO W.P.C. color miele, di dimensioni 150×1650x20 mm; 2) PIASTRELLE IN GRES PORCELLANATO effetto pietra, di dimensioni 330×330x20 mm; 3) LASTRA IN VETRO FLOAT MONOLITICO (MADRAS, tipo Linea Flooring) secondo norma UNI EN 572-1,2: 2004, incisa chimicamente e permanentemente su di una faccia con una texture di linee in rilievo (Ø 1.0 mm) distanziate di 4mm e disposte parallelamente al lato, allo scopo di conferire prestazioni antiscivolo. La sommità delle linee è opacizzata e irruvidita, il fondo è brillante. La lastra, di dimensioni 1650×1650x10 mm, vela la visione lasciando passare la luce. Sia le doghe in legno composito che le piastrelle di gres porcellanato saranno sostenute da una struttura di profili scatolari in alluminio anodizzato di dimensioni 60×60x6 mm, posti ad un interasse di 33 cm a partire dal bordo esterno dei montanti orizzontali del telaio di base e ad essi connessi. La lastra in vetro float sarà invece connessa direttamente ai montanti orizzontali attraverso profili in alluminio anodizzato di idonea sezione.
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COPERTURA La copertura è costituita da un lucernario (LAMILUX, tipo B CI-System) con lastra in vetro stratificato infrangibile, avente uno spessore di 20 mm e con un inclinazione di 3° rispetto al piano orizzontale, e da una schermatura in acciaio corten di dimensioni 1650×1650x6 mm. La schermatura è avvitata alla struttura in alluminio anodizzato del lucernario con l’ausilio di distanziatori, allo scopo di evitare che la lastra di vetro sottostante si surriscaldi. La distanza che intercorre tra la lamiera e la lastra, unitamente alla texture della schermatura, intensifica ulteriormente questo effetto poiché, con il moto del sole, le diverse parti della lastra vengono illuminate e ombreggiate a intervalli regolari. La ridotta distanza della lamiera dalla lastra riduce al minimo anche l’imbrattamento della lastra stessa, in quanto l’acqua piovana scorre sulla lastra sottostante pulendola.
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CHIUSURA VERTICALE Come la copertura, anche la chiusura verticale è costituita da lastre in vetro stratificato infrangibile, aventi uno spessore di 10 mm, e da una schermatura in acciaio corten, con uno spessore di 6 mm. Le lastre in vetro sono inserite in un sistema scorrevole “tutto vetro” a tre binari (SUNFLEX, tipo SF20), privo cioè di montanti verticali, e con i montanti orizzontali in alluminio che consentono di muovere orizzontalmente le stesse verso uno o due lati. Aprendo e chiudendo la prima lastra, le altre vengono automaticamente aperte e chiuse da guide integrate. La scorrevolezza delle lastre sui binari è ottenuta attraverso i rulli di scorrimento antirumore, montati su cuscinetti a sfere con superficie di contatto a ridotta usura e manutenzione. Il telaio del sistema scorrevole è quindi collegato ad una struttura di irrigidimento, costituita da montanti orizzontali con sezione a L di dimensioni 50×70x5 mm, e da montanti verticali scatolari di dimensioni 50×70x3 mm, tutti realizzati in alluminio anodizzato. Ciò consente di ottenere i pannelli di chiusura del plateatico, di dimensioni totali 1650×2470x70 mm, facilmente collegabili al modulo di base a mezzo bullonatura. E’ prevista la realizzazione di due tipologie di pannelli, che si diversificano per il tipo di apertura consentita: 1) PANNELLO DI CHIUSURA CON PORTA–FINESTRA. Il pannello si caratterizza per la vetrata scorrevole (realizzato secondo il sistema precedentemente descritto) a tutta altezza, di dimensioni 1550×2370 mm e luce netta di apertura di circa 1 m. Il pannello così configurato è predisposto per dare luce e aria agli ambienti del plateatico, oltre che consentire il passaggio delle persone. 2) PANNELLO DI CHIUSURA CON FINESTRA. La struttura di irrigidimento del pannello è dotato di un terzo montante orizzontale, di forma scatolare e di dimensioni 50×70x5 mm, saldato ai montanti verticali a 0,90 m di distanza dal montante orizzontale inferiore. Nella parte sottostante del pannello è inserita una vetrata fissa di dimensioni 1550×900 mm, mentre nella parte superiore è realizzata la vetrata scorrevole (secondo il sistema precedentemente descritto) di dimensioni 1550×1370 mm e luce netta di apertura di circa 1 m. Il pannello, a differenza del precedente, non consente il passaggio delle persone ma solo quello della luce e dell’aria agli ambienti del plateatico. Anche nel caso del pannello in acciaio corten sono previste due tipologie di schermatura, che si diversificano per il tipo di apertura consentita: 1) SCHERMATURA A TUTTA ALTEZZA. Il pannello in acciaio corten, di dimensioni 1650×2780 mm, è collegato al modulo di base del plateatico attraverso un sistema per elementi scorrevoli in alluminio anodizzato, il quale consente di muovere in orizzontale il pannello. I binari sono connessi ad un profilo in acciaio con sezione a L di dimensioni 50×50x5 mm, i quali a loro volta sono collegati meccanicamente ai montanti orizzontali del modulo. Il pannello così configurato è predisposto per offrire una schermatura dal sole integrale agli ambienti del plateatico, oltre che consentire il passaggio delle persone. 2) SCHERMATURA A MEZZA ALTEZZA. Il sistema è in realtà costituito da due pannelli in acciaio corten: uno di dimensioni 1650×1100 mm con funzione di balaustra, e un altro di dimensioni 1650×340 mm con funzione di terminazione superiore della facciata, entrambi sagomati a U per consentire il collegamento diretto al modulo di base del plateatico attraverso bullonatura. Il pannello, a differenza del precedente, offre una schermatura dal sole parziale agli ambienti del plateatico, oltre a non consentire il passaggio delle persone.
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DEFLUSSO DELLE ACQUE L’inclinazione di 3° della lastra di copertura consente lo scolo delle acque verso il canale di gronda realizzato attraverso un apposito profilo in alluminio e integrato nella struttura del lucernario. L’impiego di profili a U per la realizzazione della struttura portante del modulo consente di utilizzare gli spazi vuoti per il passaggio di canalizzazioni, e nel caso specifico il vano del montante verticale viene sfruttato per l’inserimento di un pluviale in PVC con diametro esterno 32 mm. Il pluviale consente così il deflusso delle acque piovane direttamente sul suolo della piazza oppure, sfruttando il vano sotto la pedana del modulo, può essere connesso ad un sistema di tubazioni con lo scopo di indirizzare tale scolo verso i punti di raccolta delle acque meteoriche.
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IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE Il sistema di illuminazione del modulo è stato valutato sia in termini di resa cromatica capace di valorizzare la trama incisa sui pannelli di acciaio corten, che in termini di risparmio energetico, efficienza luminosa e durabilità dell’impianto. Per questo motivo si è optato per l’impiego dei led come sorgente luminosa. Per il singolo modulo, l’impianto prevede l’impiego di: 1) 8 strisce led da 4,8 Watt/1 m (KLUS, tipo Waterproof LED Strip WP-1210WW), colore Warm White, intensità del flusso luminoso 270 lm/m, lunghezza 550 mm. 2) 4 profili in alluminio per il montaggio a pavimento (KLUS, tipo HR –ALU) di dimensioni 19,2×8,5×550 mm, e 4 profili in alluminio per il montaggio sotto trave (KLUS, tipo GIZA Extrusion) di dimensioni 26×10x550 mm, completi di sistemi di fissaggio, terminali di chiusura e diffusore in policarbonato satinato infrangibile, aventi funzione di supporto e protezione delle strisce led. Come già emerso in precedenza, l’impiego di profili a U per la realizzazione della struttura portante del modulo consente di utilizzare gli spazi vuoti per il passaggio di canalizzazioni, e quindi anche delle canaline recanti i cavi dell’impianto elettrico.
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ACCESSORI Il plateatico è completato dal modulo speciale di accesso. Simile al modulo base per dimensioni e struttura, il modulo di accesso si caratterizza per la presenza di una rampa per il superamento delle barriere architettoniche, al fine di consentire l’accessibilità al plateatico anche ai disabili. Nello specifico, il modulo d’accesso è costituito da: 1) TELAIO in acciaio corten, i cui montanti verticali sono costituiti da profili ad U a lati uguali di dimensioni 80×80x6 mm, mentre i montanti orizzontali superiori sono realizzati con profili ad U a lati disuguali di dimensioni 80×100x6 mm, saldati tra di loro ad un’estremità in modo da ottenere travi con sviluppo ad angolo retto nel piano. L’unione è realizzata attraverso piastre di testa saldate alle estremità dei montanti orizzontali e collegate ai montanti verticali tramite bullonatura. Il telaio è connesso al suolo tramite supporti di forma a U connessi ai pilastri di dimensioni 81×60x150 mm (UNIFIX), spessore 6 mm; 2) RAMPA DI ACCESSO per il superamento delle barriere architettoniche, di dimensioni 1650×1650x170 mm e inclinazione dell’11%. La struttura della rampa è costituita da profili scatolari in alluminio anodizzato di dimensioni 60×60x6 mm posti ad un interasse di 330 mm. La struttura è connessa ai montanti verticali del telaio a mezzo bullonatura; 3) SCHERMATURA DI COPERTURA in acciaio corten di dimensioni 1650×1650x6 mm e avvitata al telaio con l’ausilio di distanziatori; 4) 2 PANNELLI IN ACCIAIO CORTEN di dimensioni 1650×340 mm con funzione di terminazione superiore della facciata, sagomato a U per consentire il collegamento diretto al modulo di base del plateatico attraverso bullonatura; 5) 2 PANNELLI DI CHIUSURA CON PORTA–FINESTRA, realizzati così come precedentemente descritto, da connettersi in realtà non al modulo speciale d’accesso ma alla struttura del plateatico. Le dimensioni totali dei pannelli sono 1570×2470x70 mm anziché 1650×2470x70 mm. Inoltre è prevista la realizzazione dei seguenti elementi di arredo urbano (vedi abaco degli elementi di arredo urbano, pag.9): 1) MODULO RAMPA per il superamento delle barriere architettoniche, di dimensioni 1650×1650 mm e inclinazione variabile in funzione del dislivello da superare; 2) MODULO SEDUTA, di dimensioni 550×550x450 mm; 3) MODULO FIORIERA, di dimensioni 550×550x450 mm; 4) MODULO PORTABICI, di dimensioni 1650×700x350 mm. Gli elementi saranno tutti realizzati in lamiera di acciaio corten con spessore 6 mm e riportante la medesima texture del plateatico. I moduli seduta e fioriera possono altresì essere forniti di un sistema di illuminazione a led interno, in modo da avere elementi di arredo urbano che svolgono la funzione di apparecchi per l’illuminazione pubblica della piazza.
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