Il caso di Ceriano pone all’attenzione la necessità di allargare concetto di “centro storico” come “insieme architettonicamente coerente” i cui valori testimoniali stanno nella sua interezza più che nel singolo monumento, comprendendovi gli aspetti naturalistici legati sia agli spazi verdi (giardini tradizionalmente intesi), sia a quei brani di natura, ovvero “di paesaggio”, che ne fanno parte integrante. Sebbene esterno al nucleo edificato storico, anche il plesso scolastico, oggi “Istituto comprensivo Cesare Battisti”, diviene parte fondamentale dell’“intelaiatura strutturale” del comune. La nuova gerarchia della rete viaria proposta, tale da progressivamente limitare il traffico di attraversamento, consente di ripensare gli spazi pubblici del nucleo storico. Dal punto di vista urbanistico, la riqualificazione è intesa come identificazione degli spazi pubblici e/o di uso pubblico “rappresentativi”, con particolare attenzione alle connessioni al sistema viario storico principale; identificazione e valorizzazione dei percorsi pedonali, anche interni agli isolati centrali; consolidamento delle funzioni collettive compatibili. Si propone la riduzione del traffico di attraversamento e moderazione del traffico locale; il recupero di spazi pubblici alla fruibilità pedonale con restringimento delle carreggiate. Si definisce pertanto come “nuova triangolazione ” degli edifici rappresentativi e delle attività collettive, il seguente sistema: Governo e Culto (Municipio e Parrocchiale di S. Vittore); Istruzione (campus scolastico pubblico dalla scuola dell’infanzia e del ciclo primario) e Centro Sportivo comunale; Tempo libero ( Laghetto e Parco delle Groane). I principali complessi rappresentativo-funzionali, si articolano attorno all’asse urbano di via Cadorna, piazza Diaz, del “Giardinone”, a cui si aggiungono il Campus scolastico affacciato sulla via Strada Meda e il Laghetto, formando uno schema a “T”. La “piazza civica”. L’attuale vuoto indifferenziato della piazza Diaz è articolato in spazi distinti entro un disegno d’insieme unitario. L’elemento ordinatore del progetto è il percorso principale di accesso alle funzioni pubbliche che dialoga con il ricreato asse prospettico di via Cadorna, verso sud, e quello laterale (est) del Parco, verso nord (orientati sul medesimo asse geometrico). Su di esso si appoggiano: (A2) lo spazio “rappresentativo” davanti all’ex Asilo e all’ingresso del Municipio, organizzato su quote diverse gradonate così da formare un piccolo “spazio teatrale”, orientato su un palco-basamento per cerimonie pubbliche. (A3) la piattaforma pedonale, rialzata, che segna una zona di rispetto dell’area pedonale e consente un punto di vista “eccezionale” verso i principali assi prospettici del centro. Luogo principale di sosta e incontro, è dotata di panchine singole nel campo centrale e di 4 spazi attrezzati con panche e tavoli all’ombra dei tigli esistenti. (A4) il piccolo parcheggio a rotazione richiesto di servizio sia alle attività commerciali prospicienti, sia agli Uffici comunali. (A5) il basamento per la ricollocazione del monumento ai Caduti, come centro ideale e visuale della nuova “piazza civica”. Il “Giardinone”. Il parco del Palazzo Municipale viene riorganizzato valorizzandone il nucleo storico, come elemento integrante dell’architettura tardo cinquecentesca, ed allo stesso tempo “coinvolgendolo” totalmente come fulcro dei percorsi pedonali di connessione urbana. Al suo interno è definito dalle seguenti aree tematizzate: (B1) il “giardino formale del Palazzo”, dove si interviene mediante ristrutturazione e ripristino di un grande campo centrale a prato (con demolizione delle strutture temporanee esistenti), attraversato da due soli percorsi lineari trasversali. La giacitura ortogonale al palazzo, nonché la connotazione di “natura arificializzata” del giardino rinascimentale tradizionalmente disegnato da riquadrature regolari, da bordature vegetali e lapidee, vengono qui reinterpretate attraverso il gioco composito di muretti lapidei in sequenza che disegnano fasce trasversali di prato con profilo diversamente ondulato. L’immagine d’insieme così ottenuta rimanda ad un leggero “moto ondoso”, scenografico ma rigorosamente contenuto nelle geometrie dei muretti di contenimento. (B2) lo spazio del cinema all’aperto e delle manifestazioni culturali ed associative, in asse con il Palazzo ed a ideale conclusione del giardino formale, individuato da un basamento pavimentato dotato di plinti perimetrali per posa di strutture temporanee di copertura e di una quinta fissa per spettacoli e proiezioni estive. (B3) il tracciato definito dall’accesso principale e dal percorso urbano di connessione con la piazza segue il limite est del Parco, marcando la giacitura del Torrente Guisa e intersecando i principali percorsi trasversali del giardino formale. Il percorso ligneo principale da/per l’ingresso ovest e il Gazebo ne costituisce il punto di conclusione e snodo con l’ingresso secondario sul margine ovest (B4). (B5) il percorso est-ovest di connessione urbana, innestato ortogonalmente, ha come terminali l’osservatorio sul Guisa (B6) e l’ingresso ovest (B11) e costituisce l’elemento di discontinuità nel disegno del parco che separa la parte formale dalla parte paesaggistica e naturalistica, ridisegnata dal percorso sinuoso e dalla piantagione di n. 25 nuovi esemplari di diverse specie arboree. Allo stesso tempo limite e passaggio, viene realizzato come “passerella di osservazione” in masselli di legno opportunamente trattati, in leggero risalto sulla quota di campagna; (B6) l’osservatorio a sbalzo sul Guisa che consente un punto di vista “naturalistico” sul torrente e una visuale ampia quanto nuova sull’asse nord sud del paese. (B7) il campo del giardino paesaggistico è attraversato dal percorso sinuoso del gioco e del passeggio. (B8) il Gazebo, realizzato con una trascrizione moderna dell’architettura classica si pone come momento di sosta e contemplazione; di sosta e snodo dei percorsi nord-sud ed est-ovest; di contemplazione del vero e proprio cono visuale che abbraccia tutto il parco. (B9) la zona gioco e di sosta per gli accompagnatori: dotazione fondamentale per la fruizione del parco, viene ristrutturata e ampliata. (B10) infine, la zona dei “giardini dei colori” (fioriti), in fregio al percorso trasversale verso l’ingresso ovest, allinea alcuni campi rettangolari caratterizzati da fitta messa a dimora di robuste perenni di media grandezza.
la piazza civica e il "giardinone"
© Laura Anna Pezzetti, AGALMATA . Published on March 16, 2014.
T.1
© Laura Anna Pezzetti, AGALMATA . Published on March 16, 2014.
T.2
© Laura Anna Pezzetti, AGALMATA . Published on March 16, 2014.
La piazza civica
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T.3
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T.4 Inquadramento urbanistico e sistema della mobilità
© Laura Anna Pezzetti, AGALMATA . Published on March 16, 2014.