La soluzione progettuale proposta parte dall’interpretare le condizioni spaziali del luogo interessato dalla operazione modificativa in relazione ai caratteri del contesto e alla sua storia. Preso atto delle condizioni morfologiche del sito, della possibilità edificatoria, delle richieste di programma, dell’esposizione solare e del rapporto con le preesistenze si è ipotizzato di configurare l’assetto del nuovo centro civico a partire dai modelli offerti dal territorio. L’esame del contesto evidenzia due forme consolidate di organizzazione dello spazio costruito. Al modello insediativo costituito da nuclei isolati posti in corrispondenza delle intersezioni o lungo i tracciati di relazione si contrappone quello dei recinti isolati delle cascine. Ogni impianto agricolo agisce come caposaldo territoriale e modello sociale. La cascina è alimentata dal territorio ed essa alimenta chi lo abita. Tale senso può essere trasposto alla funzione che andrà ad assumere il nuovo centro civico.
© Andrea Oldani . Published on March 17, 2014.
Questo tipo edilizio costituisce il principale riferimento attorno a cui si è costruita l’ipotesi progettuale. Si assumono le regole compositive che contraddistinguono questa forma insediativa e le modalità di articolazione dei volumi; si adotta invece una espressione architettonica contemporanea. L’esame spaziale di diverse tipologie a corte presenti nel territorio mostra la varietà che contraddistingue questi complessi edilizi che non impedisce di riconoscerli come episodi unitari seppure formati da edifici contraddistinti da destinazioni funzionali diverse e da parti realizzate in epoche successive. Come ogni cascina si è costruita nel tempo, in base alle esigenze funzionali, alle richieste ed ai mezzi, così avverrà anche per il nuovo centro civico che si completerà nel corso del tempo in base a tre lotti funzionali distinti, omogenei ma tali da poter funzionare ed essere realizzati in tempi diversificati.
© Andrea Oldani . Published on March 17, 2014.
Le caratteristiche del contesto di progetto, separato dal nucleo consolidato del borgo e coinvolto dalle forme dissipative contemporanee tipiche dei centri minori, non offrono occasioni significative di relazione ed impongono di lavorare su una figura autonoma, in grado di impostarsi come futuro caposaldo di questa parte dell’abitato. In questo senso la decisione di recuperare la forma dell’impianto a corte, tipico della cascina, sorge come reazione spontanea alla volontà di declinare il nuovo centro civico come episodio autonomo, in grado di rafforzare l’identità del luogo e di costruirsi a partire dal centro, per interfacciarsi in modo differenziato rispetto all’intorno.
© Andrea Oldani . Published on March 17, 2014.
La corte pubblica di progetto, riprende il senso che l’aia assumeva nelle cascine, spazio di centralità adatto ad usi differenziati e nucleo corale delle attività produttive; qui diventa spazio civico protetto, vitale e pulsante; stanza all’aperto dell’architettura del nuovo centro civico.
© Andrea Oldani . Published on March 17, 2014.
L’elaborazione del progetto ha preso avvio dalla ricomposizione dell’intorno attraverso il riordino dei materiali esistenti e l’introduzione di alcuni elementi finalizzati a completare e a rinnovare questi spazi per trasformarli in luoghi. Si è lavorato sui bordi stradali completandone il disegno in sezione con marciapiedi, aiuole ed alberature finalizzate a conferire qualità al contesto e a favorire la relazione con il tessuto residenziale circostante, si è quindi ripensata la vasta area di spazio aperto che separa il lotto di intervento dal centro religioso cittadino attraverso la creazione di un parco pubblico che assume la finalità di recuperare l’immagine paesaggistica originaria di questi luoghi. Il disegno si imposta a partire dai materiali presenti che vengono recuperati. Si ipotizza di mantenere il canale irriguo esistente, riqualificandolo, assumendone la geometria nel disegno del nuovo impianto e trasformandolo nell’immagine evocativa dei tradizionali corsi d’acqua marcati dai filari di Gelsi appartenenti al paesaggio di questi luoghi. Si lavora quindi su un percorso pedonale che, dalla corte interna al nuovo centro civico, attraversato il canale, è in grado di armare disegno del parco e di connetterlo con il centro cittadino. Si completa questo nuovo brano di paesaggio con altri elementi preesistenti e tipici dell’ambiente locale: prato rustico, alberi ed arbusti scelti tra le specie autoctone dotate di fioriture e profumi più interessanti.
© Andrea Oldani . Published on March 17, 2014.
Il complesso edilizio di progetto è costituito da un impianto a corte formato da quattro corpi di fabbrica indipendenti ma collegati e realizzabili in tre periodi temporali distinti che si impostano attorno ad una corte centrale parzialmente aperta verso il lato che intercetta il percorso proveniente dal parco. La corte, oltre a configurarsi come il cuore attorno a cui ruota il sistema di accesso agli edifici, si offre come spazio adatto a svolgere funzioni differenziate (raduni, manifestazioni, eventi, spettacoli all’aperto). La sequenza di realizzazione degli edifici assume la proposta contenuta nel bando (edificio polifunzionale/edificio municipale/biblioteca) e diventa determinante rispetto alla disposizione degli edifici nel sito e strutturata in modo che gli edifici siano sempre funzionalmente collegati. Il primo lotto prevede la realizzazione della porzione che si sviluppa nei due lati dell’area di progetto disposti ad Ovest e comprende una sala polifunzionale, il bar, i circoli e la centrale termica. L’insieme si articola attraverso due corpi di fabbrica di altezza differenziata che risolvono la condizione d’angolo impostano due lati della corte interna e stabiliscono un rapporto di parziale chiusura verso il parcheggio esistente e il terreno agricolo a confine. La sala polifunzionale sarà accessibile dalla corte e dal parcheggio attraverso un ingresso coperto e riscaldato che consentirà il passaggio verso l’edificio municipale. Lo spazio interno si compone di un atrio di accesso parzialmente a doppia altezza che introduce alla sala polifunzionale e comprende, oltre che il passaggio verso i servizi igienici e l’ufficio/regia posto al primo piano, un info box pensato come presidio di ingresso, punto informativo o eventuale biglietteria. La sala, capace di oltre centoquaranta posti a sedere (sedie rimovibili, agganciabili ed accatastabili) è pensata come un volume chiuso, dall’acustica controllata, utilizzabile anche come piccolo teatro sala proiezioni. Il palco (m. 5×8 e proscenio di m. 1), posto ad una quota elevata di cm.60 rispetto al piano della sala, è dotato di boccascena, sipario, fondale, quinte e piccola torre scenica per la disposizione delle attrezzature. Il palco potrà essere facilmente trasformato in aula per il consiglio comunale disponendo tavoli e sedie adeguati. Il retropalco è attrezzato con un deposito accessibile anche dall’esterno ed un camerino dotato di wc, lavabo e doccia. Il passaggio della quota dalla sala al palco è garantito da due scalette interne alla sala, da un passaggio destinato agli operatori e dall’esterno.
© Andrea Oldani . Published on March 17, 2014.
Il lato della sala che affaccia verso il cortile è chiuso da un ambulacro ribassato, vetrato ed aperto verso il cortile che agisce come filtro verso l’esterno e permette il passaggio interno verso il bar ed i circoli ricavati entro un corpo di fabbrica minore dotato di accesso indipendente. Il bar, aperto vero la corte, è pensato come spazio accessibile anche dagli utenti del teatro ed è separato dai circoli dal blocco dei servizi igienici. Questo espediente permette di isolare il bar dai circoli nel momento in cui lo si utilizzi come spazio accessorio della sala polifunzionale. Il circolo, anch’esso affacciato verso la corte interna, è suddiviso in due parti (giovani, anziani) da un sistema di pareti mobili vetrate ed opache, che permettono all’occorrenza di ricavare uno spazio unitario più ampio.
© Andrea Oldani . Published on March 17, 2014.
Il volume basso si conclude con lo spazio occupato dalla centrale termica, accessibile dall’esterno della corte e dotato di una porzione rialzata a torre che risolve plasticamente il tema dell’angolo verso il parco ed integra il camino di evacuazione dei fumi.
© Andrea Oldani . Published on March 17, 2014.
Il secondo lotto di progetto, relativo all’edificio comunale, struttura il terzo fronte interno della corte e quello esterno verso il proseguimento di via Nenni. L’accesso principale, posto in corrispondenza di quello della sala polifunzionale e distribuito dallo stesso passaggio coperto e vetrato, introduce ad un ampio corridoio che funge anche da spazio di attesa per gli utenti degli uffici e divide il corpo di fabbrica in due parti distinte. La porzione verso la corte ospita le tre aree organizzative, ricavate entro un unico ambiente diviso da scaffalature, pareti vetrate ed elementi di arredo. Ogni area si compone di un front office per le relazioni con il pubblico, un ufficio per il responsabile e un’area operativa con cinque postazioni di lavoro. La porzione verso strada accoglie un ufficio con ingresso separato per la polizia locale, un locale spogliatoio/servizi, i servizi igienici per il pubblico. A destra dell’ingresso principale, oltre che con l’accesso riservato ai dipendenti, al locale server e al corpo scale/ascensore, l’edificio si completa con un ufficio dotato di ingresso indipendente, area di attesa e servizio igienico, destinato ai servizi esterni. Il primo piano, parzialmente aperto verso il corridoio del primo piano attraverso porzioni a doppia altezza, accoglie gli uffici del sindaco, del segretario, la sala giunta, una sala riunioni, un locale per i dipendenti e un deposito. Il terzo lotto di progetto infine chiude parzialmente la corte verso il parco pubblico e risolve l’angolo rivolto verso il centro cittadino. Il volume, si compone al piano terra di un ambulatorio dotato di accesso indipendente e composto da sala di attesa, servizi igienici per il pubblico, gabinetto medico, wc e lavabo riservati; di una sala riunioni di circa trenta posti, e della porzione a piano terra della biblioteca. Questo spazio risulta accessibile da un ingresso principale prospiciente il cortile comune e si compone di uno spazio di accesso con un front office dedicato ai prestiti, un blocco servizi, uno spazio di consultazione e deposito dei libri e un’area destinata ai bambini. Una scala interna, dotata di servoscala, conduce ad una porzione posta al secondo piano, parzialmente aperta verso il piano terra su una doppia altezza, destinata ad area studio, lettura e consultazione. Il secondo piano è completato, nell’altra parte del volume dall’archivio comunale che risulta collegato all’edificio municipale attraverso un volume di passaggio posto al primo piano. L’archivio è attrezzato con una parte a scaffale aperto e con scaffalature mobili scorrevoli e compattabili su binario per cinquecento metri lineari di spazio di archiviazione. Dall’archivio è possibile abbandonare l’edificio attraverso una scala di emergenza esterna (raggiungibile anche dall’edificio comunale) che diventa elemento plastico caratterizzante il fronte verso il parco dell’edificio.
© Andrea Oldani . Published on March 17, 2014.
L’aspetto architettonico di tutti gli edifici viene declinato secondo un linguaggio comune basato sull’accostamento di tre colori e materiali. La struttura, a travi e pilastri in c.a., viene tamponata con strutture leggere e particolarmente prestanti dal punto di vista energetico. Il rivestimento esterno è in GRC, un composto cementizio fibro-rinforzato economico, di facile posa e manutenzione, dalle notevoli prestazioni tecniche, di durabilità ed estetiche. Alcune parti minori sono completate da un rivesstimento in acciaio Cor-Ten, specialmente in corrispondenza delle grandi vetrate. I colori sono il rosso, quello dei mattoni, caro a questi luoghi, e il grigio caldo delle terre e delle calci tipico degli intonaci delle cascine. La superfice di queste lastre cementizie dal colore non uniforme rimanda ai materiali tradizionali pur attraverso una soluzione contemporanea che risolver il rapporto tra muratura e copertura declinando in modo diverso l’uso dello stesso materiale assumendo in modo rinnovato il tema della falda. La pavimentazione della corte è ottenuta mediante il getto, entro campi differenziati, di calcestruzzo architettonico ottenuto con ghiaia a vista di diverse pezzature e colori. Tale finitura, oltre ad una economia di fondo, garantisce un aspetto totalmente naturale e una durabilità nel tempo eccezionale.
© Andrea Oldani . Published on March 17, 2014.
I materiali da costruzione previsti sono materiali di origine prevalentemente naturale realizzati con tecniche a bassa produzione di anidride carbonica, compatibili con tutti gli standard normativi che fissano requisiti fondamentali per il rispetto dei valori ambientali. La scelta è stata operata in stretta relazione ai valori di durabilità e di economicità di acquisto e di posa dei materiali. Le pareti perimetrali sono pensate per essere realizzate con il metodo della parete a secco: Il rivestimento esterno è realizzato mediante pannelli GRC fissati alla struttura portante con il meccanismo della facciata ventilata, completate da un pannello rigido isolante ad alta densità, muratura in calcestruzzo cellulare e rivestimento interno con doppia lastra di cartongesso separata dalla parete perimetrale per consentire il passaggio degli impianti. All’interno, nell’edificio municipale, e in quello comprendente la biblioteca si prevedono paretine in cartongesso, controsoffittature e pavimento tipo “galleggiante”. Tutti i serramenti hanno telaio in alluminio anodizzato di colore scuro, muniti di vetrocamera e taglio termico con vetri del tipo basso emissivo caratterizzati da una trasmittanza U media (telaio + vetro) pari a 1,1 W/m2K.
© Andrea Oldani . Published on March 17, 2014.