Il progetto consta di tre volumi che s’innestano nella topografia in pendenza e delimitano uno spazio aperto, una corte interna con giardino privato. L’articolazione volumetrica, l’ atmosfera e materiali, il complesso si richiama agli agglomerati urbani tipici delle valli alpine. Il programma d’uso della Senior City sembra consigliare la concezione di spazi di relazione all’aria aperta che, uniti al programma richiesto, permettono di dotare il complesso di una dimensione comunitaria e urbana, pur nella sua collocazione esterna all’edificato più denso del villaggio.
© Paolo Bugatti . Published on March 18, 2014.
Il patio e il giardino permetteranno di introdurre un’ atmosfera di comfort e relax molto raccomandabile a questo tipo di residenze, allo stesso tempo consentendo un contatto diretto con la natura e il suo incontro con l’ architettura. La costruzione si incardina nel sito, espandendosi agli angoli della parcella con l’ obiettivo di liberare quanto più spazio possibile per il patio-giardino privato e per aprire i volumi al paesaggio. Si stabilisce pertanto una chiara transizione da un primo piazzale di accesso al complesso, vestibolo esterno dell’ edificio e con un carattere più pubblico, ed un secondo spazio, interno e privato, su cui si affacceranno le abitazioni e si relazioneranno gli spazi comuni. L’ elemento di atrio e distribuzione si converte così in una galleria, uno spazio complementare alle aree comuni, percorso luminoso durante i mesi freddi e spazio di penombra nelle giornate estive. La proposta si caratterizza per la sua sensibilità nel rispondere alla topografia, alla parcella ed all’ orientamento. L’ articolazione dei volumi permette al terreno di entrare nell’ edificio e fondersi col progetto rendendolo più chiaramente parte del paesaggio costruito locale. Un edificio omogeneo in facciata, che non esibisce ma solo anticipa la ricchezza dei suoi diversificati spazi interni. Un edificio che non crea un fronte e un retro ma una complessità di spazi aperti e chiusi, compressi e dilatati, che risale allo studio morfologico dell’ edificato dei villaggi di montagna, luoghi in cui la geometria perde parzialmente la sua volontà ordinatrice, al contrario delle città in piano, adattandosi con una certa libertà alla topografia sinuosa delle valli. Si struttura quindi un’ architettura radicata nel luogo e nel contesto morfologico e topografico rurale, un’ architettura che formalmente e costruttivamente appartiene senza dubbio al sito in cui sarà costruita.
© Paolo Bugatti . Published on March 18, 2014.
Il progetto affronta il programma in modo diretto proponendo una stratificazione in orizzontale che organizza tutti i servizi e spazi comuni al piano terra e colloca al primo e secondo piano tutta la superficie residenziale, distribuendola in tre volumi indipendenti. In tal modo si può dare a tutti gli spazi un ottimo orientamento, illuminazione, ventilazione e vista. La continuità del piano terra permette di definire chiaramente un sistema di accesso ed enfatizzare il carattere comunitario del complesso. La strategia consente inoltre di liberare spazio al piano terra, disegnando spazi aperti e vegetali che portano luce e aria all’ interno dell’ edificio. Si tratta di spazi che costituiscono zone di percorso e sosta all’ aperto, aree complementari ai più usuali ambienti interni dell’ edificio, capaci di rispondere alla natura ed alla topografia del paesaggio. Sono spazi capaci di portare la freschezza della vegetazione all’ interno dell’ edificio, introducendo la luce ed il colore.
© Paolo Bugatti . Published on March 18, 2014.
Tutte le unità abitative sono collocate nei piani primo e secondo, all’ interno dei tre volumi articolati intorno al giardino centrale. La strategia della scomposizione volumetrica consente di dare ad ogni abitazione apertura visuale al paesaggio e l’ orientamento migliore, cercando la luce del sud e beneficiando sempre di illuminazione naturale e ventilazione. La terrazza aperta al paesaggio si converte in loggia, una piccola corte privata per ogni abitante.
© Paolo Bugatti . Published on March 18, 2014.
© Paolo Bugatti . Published on March 18, 2014.
© Paolo Bugatti . Published on March 18, 2014.
© Paolo Bugatti . Published on March 18, 2014.