AMBITO DI INTERVENTO L’area oggetto del concorso rappresenta una porzione del grande Parco Fluviale del Nera, in particolare il tratto urbano che si configura maggiormente in stretto rapporto con l’area del centro storico di Terni. Il Parco Fluviale, un percorso di elevato valore ambientale lungo le sponde del fiume Nera che si estende per oltre cinque chilometri sino alla Cascata delle Marmore, è un programma di riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile del territorio che prevede di sfruttare l’acqua come risorsa turistica, ricreativa e ambientale non più esclusivamente produttiva. Infatti l’acqua del ricco sistema idrografico ternano venne sfruttata fin dai primi dell’ottocento per la produzione di energia idraulica, poi idroelettrica, risorsa che consentì lo sviluppo della città con la localizzazione di importanti fabbriche, mentre oggi la dismissione di consistenti aree della prima industrializzazione ha determinato un forte stato di degrado che il nuovo PRG prevede di risanare con la realizzazione del parco che si estende lungo tutta l’asta del fiume Nera attraverso una serie di interventi pubblici e privati come quello oggetto del presente concorso. L’area in oggetto comprende la sponda sinistra del fiume tra ponte Garibaldi e ponte Caraciotti (ex ponte Carrara) in parte già riqualificata, che con opere di rifunzionalizzazione come la realizzazione di un chiosco-bar previsto dal bando e l’allestimento dell’area di pertinenza potrebbe trasformare il precedente limite della città in luogo di connessione tra la città di ieri (il centro storico) e la nuova espansione urbana oltre il fiume. L’area è circondata da vie di comunicazione con traffico intenso e alta rumorosità, in particolare viale Campofregoso (ex via Flaminia) che oltre al fiume rappresentano la principale causa della scarsa fruibilità dei giardini esistenti e insieme elemento di frattura tra i due ambiti di città.
© Luca Rosati . Published on April 15, 2014.
SCELTE PROGETTUALI La morfologia del progetto deriva dalla connessione delle linee che disegnano il territorio circostante e dalla ricerca formale di nuove aperture che creino un dialogo visivo tra il centro storico e la città oltre il fiume. Il corpo dell’edificio da adibire a chiosco- bar si chiude verso la strada carrabile principale formando una sorta di barriera al rumore che permette di creare un’ambito del parco più vicino al fiume, aprendosi maggiormente verso la piazza esistente, ad oggi un non luogo a forma di prua in cerca di funzione. Uno degli obbiettivi principale del progetto consiste infatti nella ridefinizione della piazza come spazio circoscritto da elementi che la configurino come tale: il bar con un’ampia vetrata sulla piazza e verso il corso del fiume permette di utilizzare lo spazio dentro e fuori per le medesime funzioni nelle diverse stagioni, inoltre il volume del bar comprende un’ampia scalinata che si apre sempre verso la piazza, simbolo della tradizione italiana, che fa immaginare questo nuovo luogo come possibile scenario di vari eventi. La stessa inoltre è racchiusa da vari elementi di arredo urbano come la panca-quinta che ne ridefinice il limite dalla strada la cui unica apertura formale diventa quella panoramica verso il fiume. L’allestimento della piazza si completa con la realizzazione di pali (removibili in caso di diverse istallazioni) che sorreggono vele bianche ombreggianti , consentendo di sfruttare al meglio lo spazio esterno al bar nei mesi estivi.
© Luca Rosati . Published on April 15, 2014.
Sempre dalla piazza sono previsti gli ingressi principali al chiosco-bar: uno verso il fiume dalla parte della scalinata, l’altro verso la strada accessibile anche ai disabili, che si configura come una galleria di collegamento, visivo e fomale verso il centro storico, e funzionale verso il piano inferiore del parco, quota fiume. Questa galleria infatti rappresenta un nuovo elemento di connessione con lo spazio sottostante collegato da una nuova scala e una piattaforma elevatrice che consentono una migliore fruibilità e comunicazione tra i due livelli dello stesso parco attrezzato. Questo nuovo accesso all’area sottostante consente di realizzare una vera passeggiata lungo fiume per tutto il tratto oggetto di intervento (da ponte Garibaldi, dove è già presente una scala, a ponte Caraciotti) trasfomrmandosi in un circuito fluido e piacevole tra i due livelli, in attesa che nuovi interventi come questo possano comprendere anche i giardini contigui di viale Campofregoso (oggi in forte stato di degrado) e magari una nuova accessibilità sempre dalla parte del fiume che consenta di collegare i due ambiti dello stesso Parco.
© Luca Rosati . Published on April 15, 2014.
Nell’area inoltre sono già presenti viali pedonali, illluminazione e la base di una scultura-fontana indefinita. Il progetto prevede di completare l’allestimento del giardino con l’istallazione di un volume di vapore aqueo luminoso, da realizzare con una struttura metallica sopra l’attuale vasca della fontana tramite ugelli direzionabili che spruzzano acqua nebulizzata, simbolo di forza e energia, doccia rinfrescante per tutti nei mesi estivi. Il volume dell’edificio destinato ad ospitare il nuovo bar e gli elementi che lo compongono si configurano come la sintesi degli obiettivi preposti: la galleria di ingresso, il volume vetrato sulla piazza, la gradonata, una forma continua, organica e sinuosa, che si richiude su se stessa a fomare un nuovo elemento scultoreo alle porte della città consolidata. La superficie esterna è una crosta metallica luminosa e colorata, dura e eccentrica, che compete con le luci della strada e il caos della città, simbolo della realtà industriale di Terni; mentre la sua anima interna, visibile dalla nuova piazza, il parco e il fiume, è quasi completamente in legno, per integrarsi meglio con lo spazio naturale. La distribuzione interna del bar prevede doppio accesso secondo l’asse longitudinale in linea con il banco bar, che si estende per tutta la lunghezza del locale insieme ai servizi retrostanti ( magazzino, locale preparazione pasti, servizi igienici, locale tecnico). Il particolare volume del banco-bar, dal colore vivace e ben visibile dalla piazza, esce dalla vetrata per divenire un banco sotto la galleria e sfruttare lo spazio esterno coperto nei mesi invernali (per fumatori e amanti del fresco); la gradonata si presta per divenire spazio di relazione esterno (un classico ); i tavoli interni e l’area relax lungo la vetrata sono quelli che dialogano maggiormente con la piazza ( per quelli che amano stare in vetrina…) . Un luogo nuovo (...quasi) per tutti.
© Luca Rosati . Published on April 15, 2014.
© Luca Rosati . Published on April 15, 2014.
Tavola di concorso_01
© Luca Rosati . Published on April 15, 2014.
Tavola di concorso_02
© Luca Rosati . Published on April 15, 2014.