Come binocolo su un paesaggio di luce accecante, l’opera si protende verso la distesa marina puntando la città di Vieste che si inoltra nell’adriatico. Il corpo, letteralmente in aggetto su un sagrato circolare che costituisce il suo crepidoma, è l’estrusione lineare del fronte principale, che nasce all’ombra della antica casa di campagna viestana.
Vista aerea dell'area di progetto
© Giovanni Voto . Published on April 17, 2014.
La memoria della cosidetta “torre” di campagna, filtra nel fronte, e si delinea, al contempo come lieve accenno all’ala della presenza celeste.
Vista laterale
© Giovanni Voto . Published on April 17, 2014.
Dopo aver conquistao il sagrato, totalmente in pietra, l’accesso all’aula è anticipato da un piccolo nartece vetrato che è diaframma alla vista della scultura dell’arcangelo interna.
Vista frontale
© Giovanni Voto . Published on April 17, 2014.
Quest’ultima è posizionata ai tre qurarti della lunghezza della navata, in modo tale da apparire “sguardo” sul città che è protetta dall’angelo. Un piccola apertura circolare allo zenit illumina esattamente la statuetta. Una feritoia laterale senza vetri esposta a sud calbra l’ingresso della brezza e della luce mattutina.
Vista frontale
© Giovanni Voto . Published on April 17, 2014.
Vista sul paesaggio
© Giovanni Voto . Published on April 17, 2014.
Schizzo di progetto
© Giovanni Voto . Published on April 17, 2014.