Nel grande percorso pedonale che unisce piazza Ferretto, piazzetta Matter e via Palazzo, la Torre Civica è come una strozzatura: memoria della sua originaria funzione difensiva, ma che ora la rende separata dalla piazza cui dovrebbe appartenere. Per questo motivo il piano terreno, utilizzando le storiche porte presenti a sud e nord, diverrà passante, quasi un residuo di portico che permetterà ad un tempo la connessione alla piazza e l’accesso alla torre. E per rendere abitabile la Torre e la Piazza insieme, tutti i collegamenti verticali rimangono celati, all’interno. Le scale si avvolgono in modo irregolare, così da valorizzare ogni finestra, da rendere ogni squarcio sull’esterno un’epifania: sono scale sfalsate, che consentono un grande risparmio di spazio senza precludere un comodo uso, e saranno realizzate con grande blocchi in legno a definire i gradini, sorretti da una struttura metallica che andrà a riutilizzare i punti di appoggio degli attuali solai. L’andamento erratico della scala consente di variarne la percezione, riflettendo la distribuzione irregolare delle aperture e consentendo inoltre di lasciare liberi molti spazi lungo le pareti, che potranno così essere attrezzate per un uso espositivo. Circondano un ascensore che si alza libero consentendo di salire ai vari piani con sbarco diretto ed eliminando ogni barriera architettonica: l’acciaio brunito dei parapetti ne scherma l’accesso dalle rampe solo ove necessario, senza costituire una troppo ingombrante presenza. Seguendo una strategia progettuale che usa la presenza delle scale come valore aggiunto e significante, i piani divengono momenti di sosta in cui apprezzare particolari scorci, in attesa di arrivare al livello superiore ed alla sua vista.
© Carlo Deregibus . Published on April 05, 2013.
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