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Nautilus Urbano - Gabriella Pesacane

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Piazza San Luigi si colloca in un contesto urbano e territoriale del tutto singolare. Creata nel 1930, si apre su Via Posillipo, fatta progettare da Gioacchino Murat e realizzata a partire dal 1812. Una delle più belle strade di Napoli che corre quasi parallelamente alla costa da Mergellina fino a capo Posillipo, a via Francesco Petrarca (già“via Panoramica”) in posizione più elevata con caratteristiche vedute sul golfo di Napoli e sul Vesuvio e a via Alessandro Manzoni (già“via Patrizi”). La piazza è un emiciclo occupato da edifici residenziali, tra i quali, quello centrale, fu eretto nel 1932 per ospitare le famiglie dei lavoratori della cava di tufo. Proprio il costone tufaceo fa capolino tra i palazzi, antiche pareti della collina di Pausilypon, versante di un cratere che separa il Golfo di Napoli da quello di Pozzuoli anticamente collegati dalla Grotta Romana. Una piazza che è una vera e propria terrazza sul Golfo, fermata obbligatoria dei bus turistici. Da sempre questa zona è celebrata come luogo incantevole e salubre, non a caso il nome Pausilypon in greco significa ” tregua dal dolore”. Ancora oggi nonostante la speculazione edilizia la collina resta incantevole non solo per il panorama ma anche per le sue splendide ville sul mare, tra cui la neoclassica villa Doria d’Angri e il palazzo Donn’Anna, fino al quadrivio del Capo, dove si incontrano le antiche vie che conducono a Marechiaro e alla Gaiola.

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Piazza San Luigi allo stato attuale è sostanzialmente un vuoto urbano che probabilmente non ha mai avuto una precisa identità spaziale atteso che, si presenta come un grande spazio, nato in dipendenza degli edifici residenziali che la circondano e ne definiscono la forma dell’invaso. Questi, edificati tra la fine dell’Ottocento ed i primi del Novecento secondo il gusto manieristico dell’epoca, ne definiscono, infatti, la forma di rettangolo allungato, chiuso a Nord da una cortina edificata ad emiciclo che, sebbene realizzato nel Ventennio Fascista, si uniforma ai caratteri stilistici e ai materiali degli edifici circostanti.

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La simmetria centrale del verde, costituito in massima parte da aiuole tenute a prato sulle quale insistono palme ad alto fusto, unitamente al piccolo monumento centrale posto all’ingresso della piazza, dovrebbero conferire allo spazio la caratteristica architettonica di “piazza”ma, la totale assenza di servizi ed attrezzature fruibili da residenti e turisti, fanno si che la stessa, non sia il luogo collettivo per eccellenza, il ,luogo di pubblica utilità dove i cittadini si incontrano e le culture si fondono. Pertanto, Piazza San Luigi, finisce per essere una sorta di attraversamento pedonale e parcheggio a raso.

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QUALITA’ DELLA VITA SOCIALE E’ inserita nella municipalità di Chiaia, Posillipo, San Ferdinando caratterizzata da una forte densità abitativa,superiore al già elevato dato cittadino, e dove quasi il 90% delle abitazioni è occupato da residenti e il 58% è di proprietà degli occupanti. Il peso della popolazione maschile risulta essere minore rispetto a quello femminile con un rapporto di 88,2 uomini ogni 100 donne. La tipologia di famiglia prevalente è rappresentata dalle famiglie con un solo nucleo ma quelle senza nucleo (persone sole, famiglie composte ad esempio da due sorelle, da un genitore con figlio separato, divorziato o vedovo, ecc.) sono in netto aumento soprattutto per la presenza maggiore delle persone che vivono da sole.

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Le famiglie con figli costituiscono la tipologia prevalente e raggiungono il valore del 36,28% (Napoli 45,82%), le coppie senza figli il valore del 17,70% Si rileva una presenza relativa di bambini più bassa rispetto alla media cittadina. A differenza della situazione cittadina, dai dati definitivi del Censimento 2001 sulla struttura demografica della popolazione, emerge una Municipalità demograficamente anziana con un alto indice demografico di dipendenza, cioè di persone che in via presuntiva non sono autonome per ragioni demografiche (l'età), anziani e i giovanissimi, e che perciò sono dipendenti dalle persone che si presume debbano sostenerli con la loro attività. Nella Municipalità 1 l'indice è superiore al dato comunale ed a quello nazionale. Il riferimento, poi, alla superficie territoriale sulla quale insiste la popolazione consente di disporre di un indicatore di notevole interesse demografico, soprattutto per i suoi riflessi sul movimento della popolazione, la composizione della popolazione secondo lo stato civile. Nella Municipalità 1, la concomitanza della presenza di una popolazione strutturalmente anziana e di fattori e condizioni socio-economiche - ambientali, contribuisce assieme a determinare un'incidenza dei separati, dei divorziati, dei vedovi superiori ai valori cittadini. Prevalgono le persone in possesso dei titoli di studio più elevati, in particolare dei diplomi di laurea, dei diplomi universitari e dei diplomi di scuola secondaria superiore:

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Più bassa, rispetto al contesto cittadino, è la percentuale dei residenti che hanno soltanto la licenza media 20,49% (Napoli 29,21%), o la licenza elementare 14,60% (Napoli 24,29%), così come l'incidenza della popolazione senza alcun titolo di studio 8,16% (Napoli 11,31%). Dal punto di vista delle potenzialità produttive e dell'effettiva partecipazione all'attività produttiva, i dati mostrano una situazione più soddisfacente rispetto a quella cittadina. Infatti, sia il tasso di attività che quello di occupazione superano i valori cittadini, con un basso tasso di disoccupazione. * Una realtà sociale ed economica di medio ed alto livello, dunque,con pochi bambini e molti anziani, spesso non autosufficienti, caratterizzata più che da degrado, da trascuratezza. Le indagini sul campo rivelano una forte esigenza dei residenti ad un cambiamento che la trasformi in un luogo di incontro e di sosta, di scambio di idee, di riposo e di integrazione sociale per donne e uomini, adulti e bambini, giovani e anziani che ritrovino il piacere e la gioia di appartenere a un luogo e a una comunità, attraverso lo stare assieme, la conversazione, l’intessere di nuove relazioni interpersonali. Tuttavia sia gli abitanti che i gestori delle attività, l’Elettroforno Giulia, il Giornalaio, ad esempio, ribadiscono la volontà e la necessità di non rinunciare del tutto al posteggio auto. Altrettanto unanime è la richiesta di intervento di manutenzione e pulizia delle vie e delle aiuole abbandonate all’incuria e alla sporcizia.

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Gli intenti progettuali Il progetto “Nautilus Urbano” auspica la riscoperta del valore dello spazio pubblico attraverso alternative semplici, attuabili e concrete, derivanti da una progettazione basata sulle esigenze dei cittadini che vivono e fruiscono la piazza o che, nel caso specifico la subiscono, come emerge dalla minuziosa indagine condotta sulla qualità della vita sociale presente in questo studio. Il progetto tiene conto anche della vocazione turistica del sito, punto di affaccio privilegiato sulla costa e sul Golfo, caratterizzato dall’elevata panoramicità, dalla centralità rispetto a via Posillipo e dalla stretta connessione con il mare. “Nautilus Urbano” inoltre, intende trasportare fisicamente nella piazza, la vocazione artistica napoletana attraverso un’opera permanente di arte musiva ideata da un noto artista napoletano di indiscusso talento, che sarà illustrata dalle tavole allegate alla presente relazione commentate dall’autore.

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Il progetto Il progetto prevede una prima suddivisione dello spazio in due zone funzionali, quella pedonale e quella carrabile. Non potendo prescindere dalla necessità dell’accesso veicolare per il raggiungimento delle residenze e degli esercizi commerciali, si è ritenuto di mantenere l’attuale andamento anulare del traffico veicolare ed una quota di parcheggi pertinenziali che si aggiungono ai parcheggi in aree private prossime alle residenze.

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La zona pedonale è chiusa al traffico da siepi di altezza variabile ed accessibile dai varchi liberi tra queste . Tra le due zone sono state predisposte delle piazzole per alloggiare le campane portarifiuti, per la sosta temporanea dei mezzi di servizio e per un posto auto destinato ai soggetti diversamente abili. Un posteggio per i taxi è stato individuato in un’area libera tra due edifici sul margine ovest della piazza in prossimità dell’edicola che, di fatto non cambierà posizione. La fermata del bus di linea, è stata spostata verso ovest di qualche metro al fine di consentire anche la sosta del bus turistico City Seeing.Il progetto prevede inoltre una serie di percorsi d’acqua che partendo dal centro della fontana si insinuano lungo tutto lo spazio pedonale quasi a voler portare il mare in piazza. L’acqua è canalizzata in pozzetti situati a quota inferiore rispetto al piano di campagna e coperti da materiale polimerico ad alta resistenza tale da essere calpestabile.

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Così come il mollusco che ha ispirato il nome del progetto, costruisce la sua conchiglia secondo un andamento spiraliforme, che si espande dall’interno verso l’esterno, il “Nautilus Urbano” occupa progressivamente la piazza secondo un andamento centripeto che definisce una successione di settori circolari e modulari al fine di garantire la flessibilità funzionale

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La grande vasca centrale è“generata” dalla rotazione di due setti murari (parzialmente immersi nell’acqua), che ruotando intorno ad un pilastro centrale disegnano al contempo, le quattro aree attrezzate. Leggendo la pianta da Est ad Ovest, in senso antiorario dunque, si entra nell’ area telematica perimetrata dal primo setto murario nel quale, sono ricavate una serie di aperture che contengono delle teche espositive mentre la parte circolare del settore è separata dalla zona veicolare per mezzo di una “spalliera” verde che ricopre anche il pergolato.

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L’acqua nella vasca, proveniente dal tubo elicoidale centrale, è inoltre tenuta in costante movimento dalle paline verticali agganciate alla trave tra i due setti in mattoni; detta trave, unitamente ai muri, porta anche il sistema di illuminazione notturna della vasca esteso ovviamente anche ai percorsi interrati e alla piazza tutta. Il gradevole e rilassante scorrere dell’acqua nei canali, può essere udito grazie ad opportuni sfiatatoi posti ai lati degli stessi.

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Qui possono essere installati due o più chioschi telematici a supporto del cittadino e del turista; poiché si tratta di uno spazio abbastanza ampio, lo stesso è suscettibile di ulteriori utilizzi ai fini espositivi e commerciali.

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Procedendo verso ovest, la rotazione ideale, genera l’area ludica che si compone di quattro settori completamente immersi nel verde, ovvero nell’ordine zona coperta da pergolato ed attrezzata con tavoli e sedie, utilizzabile come luogo di sosta e ristoro o per eventuali attività didattiche o comunque di gruppo; tre settori attrezzati sia con i giochi tradizionali quali altalene, scivoli, giostra, casette, etc. tutti realizzati rigorosamente in legno, sia con una vasca di acqua (in posizione centrale) e due vasche rettangolari con la sabbia.

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Area ludica

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La terza area destinata prevalentemente ad un’utenza adulta ed anziana, è separata dall’area ludica da un percorso che si collega alla parte terminale della piazza. In virtù delle esigenze di riposo e tranquillità di una certa fascia di età, il progetto prevede la costruzione di un piccolo manufatto polifunzionale. Si tratta di un luogo di ristoro e svago pensato sul modello dei “cafè” francesi. Il manufatto è preceduto da un altro spazio di sosta e ritrovo coperto da pergolato decisamente prossimo alla fontana.

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L’edificio è formato da due corpi collegati per mezzo di un corridoio coperto a volta. Il primo di questi accoglie il bar, una sala da tè ed una saletta per il biliardo, il secondo, più interno rispetto al primo, funge da piccola libreria con sala di lettura, angolo internet ed è utilizzabile anche da giocatori di scacchi o di carte in ogni caso da un’utenza che desideri trascorrere del tempo dedicandosi in tutta tranquillità alle attività di concetto. Il secondo corpo contiene anche il gruppo dei servizi igienici schermati da idonea alberatura. La scelta di suddividere il caffè in due elementi, è dettata tanto dalla natura dei vincoli urbanistici ai quali è sottoposta la zona di Posillipo (elencati nella tavola) e quindi dalla necessità di contenere al massimo le dimensioni dell’edificato, (sebbene questo sia funzionale alle attrezzature richieste), quanto dalla volontà di accompagnare in un certo senso il fruitore verso l’ultima area attrezzata circondata dal verde denominata “Creando”.

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Un’ampia pedana suddivisa a sua volta in settori concentrici, può essere destinata infatti, ad esibizioni artistiche estemporanee, a mostre mercato settimanali, a luogo per riunioni di quartiere ed, in ogni caso a tutto ciò che la creatività collettiva ed individuale suggerisce.

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L’idea di fare della piazza un luogo a forte vocazione artistica, è rimarcata dalla presenza di un mosaico realizzabile sul secondo setto murario . Una sorta di pregiato murales che illustra gli intenti e gli utilizzi delle quattro aree attrezzate. I bozzetti elaborati dall'artista Roberto Sanchez, attingono alla parte squisitamente figurativa della sua poliedrica vena creativa ispirata alle “affiches” pubblicitarie del primo Novecento e similmente a queste ultime, comunica no con immediatezza lo spirito del luogo.


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