La nuova edificazione del Complesso parrocchiale diventa occasione di riqualificazione dell’intero agglomerato, dove non è presente uno spazio urbano pubblico per gli abitanti del luogo. Il punto di partenza del progetto è stato, quindi, la creazione di una zona di incontro e sosta per le varie generazioni di abitanti. La Nota Pastorale della CEI dice che “…Il rapporto tra chiesa e quartiere ha valore qualificante rispetto ad un ambiente urbano non di rado anonimo…capace di orientare e organizzare gli spazi esterni circostanti ed essere segno dell’istanza divina in mezzo agli uomini”. Cinque corpi di fabbrica di varia altezza, che nascono dagli allineamenti dettati dal lotto, formano i fronti della piazza-sagrato che funge da elemento di legame e diventa luogo per eventi all’aperto. Essa si ricava come una cavea sfruttando il dislivello del terreno.
© Giovanni Gatto . Published on April 20, 2013.
L’aula liturgica, di forma triangolare, al suo interno contiene, in ognuno dei tre vertici le seguenti presenze simboliche permanenti: l’altare con l’ambone, il fonte battesimale e la cappella del Santissimo. L’altare, elevato e distinto rispetto all’assemblea, ha una centralità focale rispetto all’aula. Altri simboli che la chiesa contiene sono il luogo della penitenza e la sede del presidente. Unitamente a questi sono stati progettati il coro, la collocazione delle Immagini e della Via Crucis. Nell’aula liturgica la luce proviene solo dall’alto, tramite delle feritoie che seguono l’organizzazione planimetrica delle sedute dell’assemblea e un lucernario circolare sull’altare. Una di queste inizia dall’ambone, luogo da dove si professa la parola di Dio, e si prolunga fino al prospetto. In esso diventa una sottilissima croce leggibile di giorno e che s’illumina di notte diventando elemento distinguibile sia per il quartiere che dall’alto dal vicino Comune di Chiaramonte Gulfi. Il taglio verticale in prospetto, inoltre, crea un raggio di luce proveniente da est sul battistero. Nello stesso corpo di fabbrica triangolare principale s’innesta, nel lato nord, una stecca di edificio che contiene altre funzioni (oratorio, sacrestia, casa canonica e spogliatoi a servizio del campetto). La copertura dello spogliatoio diventa pedonale e si collega al salto di quota esistente, oggi barriera, in modo da consentire di scendere, tramite una rampa, sulla piazza sottostante. La rampa assume nel contesto un aspetto volumetrico importante diventando elemento architettonico della chiesa. Il campanile, alto circa 12,00 m si ingloba sul muro di recinzione ed è collocato in asse con la gradonata di accesso al quartiere lato ovest. Esso è visibile da qualunque zona del centro abitato e assume una sua riconoscibilità nello skyline del Villaggio Gulfi. Per l’accesso al complesso sono previsti dei percorsi pedonali su tutti i versanti del Villaggio Gulfi. Questa varietà di ingressi consente di smistare le persone senza concentrarle su un’unica uscita.