EVOLUZIONE STORICA DEL MANUFATTO Il manufatto collocato sui colli asolani, in provincia di Treviso, si pone all’interno di un area agraria, in passato di notevoli dimensioni, attualmente l’area di pertinenza è di circa mezzo ettaro. La presenza dell’edificio, oggetto di studio, è documentata già nel rilievo della Serenissima Repubblica risalente al 1717 e conservato presso l’Archivio Storico del Museo asolano.
prospetto nord
© Ivano Zavarise . Published on March 04, 2013.
Le strutture componenti in elevato sono principalmente in cotto e in sasso di fiume, mentre le strutture orizzontali e di copertura sono in legno. Il suo stato di conservazione nel complesso è mediocre. L’edificio ha subito nell’arco degli anni modifiche consistenti di adeguamento in relazione alle esigenze dei suoi abitanti, purtroppo trattandosi di una casa colonica non è stato possibile reperire documentazione storica ma la ricostruzione della sua evoluzione si deve alle testimonianze orali dei suoi precedenti abitanti ed all’analisi stratigrafica.
SDF annesso rustico
© Ivano Zavarise . Published on March 04, 2013.
L’edificio intorno al 1900 era suddiviso in due parti: la parte ad Ovest occupata da una famiglia, che risiedeva stabilmente nel corpo più basso e utilizzava la restante parte, fino all’arco, per usi agricoli; la parte ad Est invece era utilizzata ad esclusivo uso agricolo da un altro mezzadro, che accedeva alle stalle attraverso un ingresso, ancora visibile, posto sul lato destro dell’arco grande e fruiva del fienile e del ricovero attrezzi. Successivamente, intorno al 1940, il fondo é condotto da un unica famiglia, che utilizza tutte le volumetrie. Questi ultimi riferiscono di alcuni elementi costruttivi attualmente modificati, tra questi di un arco attualmente coperto e ristretto che conduceva ad una loggia pavimentata in ciotoli di fiume sul quale è stato inserita l’attuale porta d’ingresso principale.
SDF fronte sud
© Ivano Zavarise . Published on March 04, 2013.
Altro elemento facente parte del vernacolo locale era il caminetto che intorno agli anni ‘50 è stato abbattuto e sostituito da un forno. Questo ha comportato un serie di trasformazioni: il tamponamento del muro dove era inserito il caminetto, rimane traccia del suo basamento in mattoni. La collocazione del forno ha reso necessario il tamponamento della finestrella a Ovest e di un apertura. E’ stato altresì abbattuto il muro a sud, per poter accedere al forno, questo probabilmente era provvisto di un a finestra simile di quelle ad Ovest. Tra le modificazioni recenti si osserva la costruzione del volume dei servizi addossato a Nord, il tamponamento con mattoni semipieni del ricovero attrezzi, e la costruzione di un pilastro a sostegno di una trave che ha subito un cedimento strutturale.
© Ivano Zavarise . Published on March 04, 2013.
© Ivano Zavarise . Published on March 04, 2013.
Prospetto est
© Ivano Zavarise . Published on March 04, 2013.
SEZIONE
© Ivano Zavarise . Published on March 05, 2013.