PREMESSA Il contesto di riferimento è un quartiere il cui tessuto urbano è fortemente caratterizzato dalla funzione residenziale e in cui i rapporti spaziali sono ben definiti e calibrati. L’idea proposta intende mantenere il più possibile inalterati i parametri spaziali e la struttura formale dell’area urbana di riferimento cercando anche di affiancare all’edilizia esistente un’architettura ben integrata, tanto dal punto di vista volumetrico che compositivo, capace di esprimere attraverso la qualità architettonica la funzione di rappresentatività richiesta IL PROGETTO–ASPETTI URBANISTICI E QUALITÀ ARCHITETTONICA Le precedenti riflessioni hanno indotto a scegliere di conservare la parte di edificio esistente lungo la via Milano, ossia le sue cortine murarie perimetrali, demolendo solo il corpo ad esso perpendicolare, al posto del quale è stato previsto l’ampliamento, necessario per adeguarsi al programma funzionale richiesto. La scelta di conservare l’edificio principale nasce dalla constatazione che si tratta di un’architettura dalla grossa carica identitaria, punto di riferimento formale per l’intero quartiere. In questo modo si è inteso riconoscerne il valore storico e simbolico. Al contempo è stata ridotta in modo sensibile la quantità di opere da realizzare ex novo, attraverso il recupero dell’esistente, che resta uno dei fattori principali della mission dell’IPES. Tale impostazione ha consentito di conservare integra la percezione degli spazi aperti e di fruizione urbana. Inoltre, se da un lato la conservazione della stecca esistente consente di minimizzare l’impatto, dall’altro il nuovo volume è composto da diversi corpi che dialogano ciascuno con la parte urbana limitrofa: quello posto all’esterno, più lungo e più alto, entra in relazione fisica e dimensionale con il contesto urbano di Piazza Matteotti e con i suoi edifici, così come il corpo interno alla corte si relaziona con i volumi di ridotte dimensioni che affacciano sulla stessa. I due corpi dell’ampliamento sono tra loro collegati da un elemento centrale che funge da filtro e da connessione, area di transito ma anche di relax, destinata alle relazioni tra i vari uffici e ai momenti di ricreazione. A tale scopo esso è trattato al suo interno in maniera articolata, con aree a tutt’altezza e passaggi ponte. Le due stecche sono caratterizzate da un medesimo trattamento delle facciate, vetrate sui lati esterni, e da una testata, sul lato sud, caratterizzata da un profondo sbalzo che genera i due ingressi all’edificio. Quella su via Milano ha anche lo scopo di allinearsi al porticato dell’edificio adiacente. L’ingresso interno, generato dallo sbalzo del corpo minore, sarà ad uso esclusivo dei dipendenti. IL PROGETTO–ASPETTI FUNZIONALI Il programma funzionale è interamente rispettato, con una grande attenzione per le indicazioni dello studio Fraunhofer. La zona filtro tra i due corpi, infatti, è stata pensata come luogo ideale per funzioni quali gli spazi di comunicazione informale. Sono, inoltre, stati previsti gli spazi per i colloqui chiusi negli uffici, ecc. Il progetto prevede la creazione di un livello interrato al di sotto la stecca esistente e di tre livelli sotto l’ampliamento. Il primo livello interrato sarà interamente destinato alle funzioni di archivio e server, mentre gli altri due sono destinati ai garage. Ai piani garage si accederà tramite una rampa realizzata ex novo, mentre per l’uscita sarà utilizzata la rampa di uscita esistente. Questa scelta nasce dalla volontà di non congestionare il garage, pur mantenendo il collegamento con quello esistente. I nuovi solai dell’edificio esistente sono stati previsti alla stessa quota di quelli dell’ampliamento e quindi, il piano terra (attualmente rialzato) sarà a quota marciapiede. In questo livello saranno allocati servizi con gli sportelli e l’area di attesa con assistenza bambini, ossia i luoghi maggiormente frequentati dall’utenza, accessibili senza barriere architettoniche. Le finestre di questo piano saranno trasformate in porte-finestre che fungeranno da vetrine con lo scopo di “avvicinare” il cittadino all’ente. L’edicola è stata posizionata nell’angolo est di questo corpo di fabbrica ed ha accessi indipendenti dall’Istituto. Per quanto riguarda le altre funzioni, i raggruppamenti funzionali previsti dal programma sono stati organizzati per piani, mentre gli uffici dei dirigenti sono stati previsti nel piano sottotetto, opportunamente rialzato per consentirne la fruizione e l’agibilità. Tale soprelevazione è denunciata da un nastro continuo vetrato. Il piano terra del nuovo volume si restringe rispetto ai livelli soprastanti, generando una vera e propria pensilina di protezione del percorso pedonale previsto perimetralmente, a diretto contatto con il parcheggio bici/moto, ricavato lungo tutto il lato est dell’ampliamento. Le chiusure verticali di questo livello sono previste con ampie vetrate per consentire l’introspezione e ridurre il più possibile la soluzione di continuità generata dal nuovo volume. In tal modo dalla piazza Matteotti è possibile percepire l’intervento nella sua interezza: la stecca lunga e quella corta, l’edificio recuperato il patio e i due alberi che sono stati conservati. IL PROGETTO–FATTIBILITA’ L’intervento è pensato come un ampliamento per fasi successive. La demolizione e la ricostruzione degli orizzontamenti del volume recuperato sarà realizzata per fasi alterne. La struttura è prevista in telai metallici collegati alla muratura esistente e appoggiati alla trave di fondazione realizzata su una paratia di contenimento lungo l’intero perimetro. Analogamente per la parte di ampliamento si prevede una struttura in c.a. per la parte interrata e telai metallici con solai in elementi precompressi per la parte in elevazione. La scelta di ridurre il più possibile l’uso del c.a. rientra nel concetto di uso dei materiali ecocompatibili. Si prevede l’istallazione di pannelli fotovoltaici per la copertura totale del fabbisogno energetico.
© Segmento a (alessia fratta giovanni palmiero massimiliano palmiero) . Published on November 24, 2014.
© Segmento a (alessia fratta giovanni palmiero massimiliano palmiero) . Published on November 24, 2014.
© Segmento a (alessia fratta giovanni palmiero massimiliano palmiero) . Published on November 24, 2014.
© Segmento a (alessia fratta giovanni palmiero massimiliano palmiero) . Published on November 24, 2014.
© Segmento a (alessia fratta giovanni palmiero massimiliano palmiero) . Published on November 24, 2014.
© Segmento a (alessia fratta giovanni palmiero massimiliano palmiero) . Published on November 24, 2014.
© Segmento a (alessia fratta giovanni palmiero massimiliano palmiero) . Published on November 24, 2014.
© Segmento a (alessia fratta giovanni palmiero massimiliano palmiero) . Published on November 24, 2014.
© Segmento a (alessia fratta giovanni palmiero massimiliano palmiero) . Published on November 24, 2014.
© Segmento a (alessia fratta giovanni palmiero massimiliano palmiero) . Published on November 24, 2014.