Sul promontorio di Vetrato sorge, quasi a dominare le vallate circostanti ed il mare di Vietri, l’antica Chiesa di S.M. della Purificazione, dalla facciata rinascimentale, immersa nel verde con un viale antistante imponente per la presenza di platani secolari. Essa fu costruita ai tempi dell’esistenza di Marcina, verso il VI secolo D.C.. Si legge in Della Porta “ E’ di origine antichissima. E’ menzionata in una Carta del 961, dove si legge che Radelchisio prete le lascia in testamento una pianeta, un orario, un amitto e tutti i suoi libri: < post mea defunctione fiat datum in ecclesia………….quae edificata est in locum Beltranto ………….. >”. Accanto alla Chiesa sorgeva un Hospitium o monastero dove l’abate Pascasio accoglieva pellegrini o viandanti malati. Dal 1080 al 1513 la Chiesa di S.M. della Purificazione fu assoggettata alla Badia della SS. Trinità, epoca in cui fu distaccata per passare sotto la giurisdizione della nuova Diocesi di Cava. Nel 1050 viene riportata come Chiesa parrocchiale (ne fanno menzione i romani Pontefici Pasquale 2°, Eugenio 3° ed Alessandro 3°). L’antico monastero od Hospitium fu distrutto da invasione dei Saraceni verso il Mille. La Chiesa fu ampliata in tre epoche diverse, come appare dalle strutture. Il campanile presenta tracce di archi semigotici. La Chiesa, essendo in posizione strategica, fu prescelta dai Tedeschi, nel 1943, a difesa di Cava, con la costruzione, nelle vicinanze, di cinque fortini. Essi occuparono la Chiesa, la casa canonica e l’orto annesso e provocarono, così, il cannoneggiamento dal mare di tutta la zona: la Chiesa rimase profondamente danneggiata La Chiesa di S.M. della Purificazione in Vetrato, perso il fascino della vetustà, è stata, di seguito, messa a soqquadro da vandali irresponsabili; sono stati trafugati candelieri antichi e suppellettili varie, le tele dei quadri troneggianti sugli altari e pendenti dai muri, la policroma acquasantiera del ‘500, i marmi degli altari e da decori, il sepolcro dell’abate Pascasio, gli archi, i capitelli, le voltine, il trono austero ed artistico del ‘500, il pavimento divelto. Negli anni successivi vi sono stati degli interventi urgenti e parziali, non sempre appropriati. La Chiesa è lunga circa ml 36 e larga ml 12; è composta da tre navate con abside circolare. Lo scopo dell’intervento e, cioè, il Consolidamento e restauro architettonico della Chiesa Parrocchiale di S.M. della Purificazione ha avuto come obiettivo la restituzione all’utilizzazione ed all’efficienza, in ogni suo aspetto, del manufatto oggetto dell’intervento. Ciò ha comportato una approfondita conoscenza delle sue caratteristiche tipologiche in ogni sua manifestazione ed una altrettanta conoscenza delle carenze e delle deficienze che rendono necessaria e mirata l’operazione di restauro; tale approfondimento ha richiesto un puntuale rilievo grafico e fotografico, nonché una attenta valutazione dell’aspetto strutturale. Il progetto proposto è stato, unitamente agli Organi preposti alla tutela ed al recupero degli organismi architettonici, concretamente concordato con una serie di interventi e di studi per il raggiungimento del risultato finale, che ha riscoperto e portato alla luce quei valori che sono stati distrutti dagli atti di spregiudicato vandalismo, compiuti nel corso degli anni che ci hanno preceduto.
© st. arch. tti Cosetta e Pio Silvestro . Published on May 14, 2013.
© st. arch. tti Cosetta e Pio Silvestro . Published on May 14, 2013.