Il lotto d’intervento è sottodimensionato per una scuola per l’infanzia e una primaria di 1° grado; le dimensioni richieste in rapporto alla superficie del lotto implicano la progettazione di un edificio a più piani; l’area aperta, desunta dal D.M. del 18/12/75 per le due scuole delle dimensioni richieste, anche se reperita al suolo è di difficile fruizione autonoma per le due scuole; le relazioni urbane non sembrano risolte da particolari indicazioni di Piano. I parcheggi necessari agli insegnanti delle due scuole e l’area di sosta per far scendere in sicurezza i bambini dall’autovettura dei genitori (kiss & ride) sono da reperire all’interno del lotto d’intervento. Al progetto compositivo dovranno pertanto essere affidate le auspicate relazioni anche visive tra scuola e città attraverso un’architettura che possa trascendere gli esigui spazi previsti.
© Edoardo Milesi . Published on November 18, 2013.
Nella realizzazione del programma le funzioni si precisano in una stratificazione verticale guidata da una logica funzionale mediante un processo disaggregativo necessario a mantenere un forte contatto con l’esterno e una intrinseca vitalità. Per non rischiare un volume compatto, introverso e impermeabile all’habitat esterno, abbiamo proceduto mediante lo smontaggio della necessaria unità volumetrica valorizzando i vuoti sui pieni legando l’esterno e l’interno mediante una forte tensione affidata soprattutto ai collegamenti. Il tessuto connettivo, in modo speciale nella scuola per l’infanzia, diventa lo spazio didattico e d’interciclo per eccellenza. Senza mai rinunciare a un senso di internità degli spazi abbiamo sempre tenuto in massimo conto il soleggiamento di ogni singolo locale e l’esposizione prevalente delle stanze. L’edificio dovrà esemplificare la complessità del mondo della didattica dove tutto, ma soprattutto l’emozione di chi insegna e di chi impara, contribuisce alla formazione dell’individuo. Osservarlo significherà visualizzare il complesso diagramma di forze ascendenti e discendenti che, mediante effetti di sospensione dei volumi, deve caratterizzare un edificio multipiano col compito di grande stimolo per i fruitori e per la città attorno. Come collocare compositivamente, a metà tra la zona artigianale di Gorle e una nuova zona residenziale di Seriate, un’architettura pubblica dedicata alla didattica? Non sarà possibile qui ricucire un tessuto urbano eterogeneo (per non dire eclettico), ma certamente creare un punto di riferimento urbano che ribadisca la centralità dell’educazione scolastica e della cultura in una comunità cosciente che la crescita intellettuale resta l’unico vero mezzo per garantire l’avanzamento sociale.
© Edoardo Milesi . Published on November 18, 2013.
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