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New public library. Briosco - Stefano Miano Architetto, Finamanti Matteo Ingegnere, Riccardo Turci Architetto

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Il progetto prevede la realizzazione di tre corpi interconnessi semi-ipogei, protetti da “terrazze verdi” e sormontati da una copertura solare, capace di generare 12 Kwp/annui, Il corpo principale della biblioteca viene posto a sinistra del corpo centrale d’ingresso. Lo spazio interno è sormontato dal lucernario centrale che cattura la luce zenitale facendola permeare all’interno con una intensità omogenea e non diretta, ottimale per una sala lettura. La sala è caratterizzata da tre pareti curve che avvolgono lo spazio e su due delle quali trovano collocazione le librerie perimetrali per la consultazione “a scaffale aperto”. Sulla destra il secondo corpo si articola invece, in contrasto al primo, spezzando la sagoma della sua muratura esterna. All’interno si suddividono gli spazi: sala multimediale, sala bambini, direzione e sala riunioni, archivio, spazi tecnici e di servizio. Anche qui viene introdotta la luce zenitalmente, questa volta non come dominante, ma come “completante”: tre camini di luce che centellinano l’affl usso di luce anche nelle zone più interne dell’edifi cio. Infi ne il terzo corpo centrale che unisce i due precedenti, il parco ed il sistema delle terrazze soprastante. La scala si innesta tra i volumi per permettere il collegamento esterno tra il livello zero e il livello delle terrazze. La hall di ingresso è un doppio volume che contiene un’ascensore in vetro che collega internamente i due livelli principali, facilitando la movimentazione di persone ed oggetti (mostre, libri, etc). La copertura solare crea un riparo per un “salotto” esterno, favorisce la generazione di un un ambiente adatto ad ospitare eventi o semplicemente un luogo accogliente in cui leggere e rilassarsi, un luogo in cui le mamme possono sostare tranquillamente osservando i bambini che giocano nel prato antistante.

Stefano Miano Architetto, Finamanti Matteo Ingegnere, Riccardo Turci Architetto — New public library. Briosco

VISTA PRINCIPALE

Il progetto si “impadronisce” della dolce balza che interessa il parco attraverso la relazione volumetrica del nuovo intervento e dello studio dei percorsi architettonici. Viene mantenuto l’ingresso “alto”– prossimo al centro storico”– e collegato con una arco discendente sino alla Sede degli alpini che abbraccia simbolicamente la collina e il nucleo di Capriano. Alla base del declivio viene rivisto l’ingresso ed articolato unendo la rampa di accesso ai disabili con i gradini che portano al piano (+150 cm) su cui poggia il piano terreno della nuova biblioteca. Questo percorso incrociandosi col precedente genera il punto su cui viene innestato l’ingresso della bilbioteca e non solo: a lato, una scala porta alle due terrazze superiori (copertura a verde della biblioteca) da dove è possibile dominare il paesaggio nelle direzione dei Monti Lariani ed in lontananza del Monte Rosa, signifi cativa presenza nei giorni più nitidi. Si costruisce così un giardino su due livelli: - la parte superiore dove poter apprezzare il panorama e nel quale trova spazio l’area gioco - la parte inferiore “basamento verde” della biblioteca segnata dal percorso curvilineo che conduce alla sede degli alpini.

Stefano Miano Architetto, Finamanti Matteo Ingegnere, Riccardo Turci Architetto — New public library. Briosco

AULA LETTURA

La copertura di tutta la biblioteca, esclusi I lucernari, è realizzata con un sistema a verde intensivo (spessore del manto verde cm 50). Il sistema garantisce una fortissima azione coibentante assicurando una minore dispersione termica in inverno e garantendo il mantenimento della temperatura in estate. Questa riduzione degli sbalzi termici assicura un abbattimento dei costi di riscaldamento e condizionamento e una vita più lunga del tetto stesso. Inoltre si migliora il drenaggio delle acque piovane che in parte vengono assorbite dal terreno e in parte vengono restituite al ciclo naturale mediante la traspirazione. Questo tipo di copertura assicura un isolamento acustico notevole.

Stefano Miano Architetto, Finamanti Matteo Ingegnere, Riccardo Turci Architetto — New public library. Briosco

LUCERANRIO AULA LETTURA

Stefano Miano Architetto, Finamanti Matteo Ingegnere, Riccardo Turci Architetto — New public library. Briosco

SALA BAMBINI

Stefano Miano Architetto, Finamanti Matteo Ingegnere, Riccardo Turci Architetto — New public library. Briosco

SALA MEDIA

Stefano Miano Architetto, Finamanti Matteo Ingegnere, Riccardo Turci Architetto — New public library. Briosco

CAMINO DI LUCE

Stefano Miano Architetto, Finamanti Matteo Ingegnere, Riccardo Turci Architetto — New public library. Briosco

PLAN1

Stefano Miano Architetto, Finamanti Matteo Ingegnere, Riccardo Turci Architetto — New public library. Briosco

PLAN2

Stefano Miano Architetto, Finamanti Matteo Ingegnere, Riccardo Turci Architetto — New public library. Briosco

PLAN3

Stefano Miano Architetto, Finamanti Matteo Ingegnere, Riccardo Turci Architetto — New public library. Briosco

MODEL1

Stefano Miano Architetto, Finamanti Matteo Ingegnere, Riccardo Turci Architetto — New public library. Briosco

MODEL 2


Villa in Monticelli Brusati - Bruno Tonelli

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“We like thinking about this house as a transposition on our territory of a Californian Case Study House of the 1950s and 60s. The structure is of course adapted to the local climate and landscape, but the spirit that generated this design is that of simplicity and of being self-confident with the place as it had been for those so famous houses.” The shape of this house is born from the juxtaposition of the internal spaces, thought for its inhabitants and not to express a specific artistic or architectural language. The great pyramidal skylight of the living room, the curved porch protected by wooden brise-soleil and the curved stone wall of the southern external space act as counterpoints to the main volume and generate a feeling of ‘place-making’, fusing with the landscape and giving identity to a series of spaces that have as their principal aim the quality of life.

Bruno Tonelli — Villa in Monticelli Brusati

The house is placed in a large garden, outspread towards the landscape and nature and on a swimming pool shared with another house.

Bruno Tonelli — Villa in Monticelli Brusati

The internal space is defined by the functional division between living/dining and kitchen and by the great skylight through which warm light floods all day long.

Bruno Tonelli — Villa in Monticelli Brusati

Bruno Tonelli — Villa in Monticelli Brusati

Bruno Tonelli — Villa in Monticelli Brusati

Bruno Tonelli — Villa in Monticelli Brusati

Bruno Tonelli — Villa in Monticelli Brusati

Bruno Tonelli — Villa in Monticelli Brusati

Bruno Tonelli — Villa in Monticelli Brusati

Bruno Tonelli — Villa in Monticelli Brusati

Bruno Tonelli — Villa in Monticelli Brusati

Bruno Tonelli — Villa in Monticelli Brusati

Bruno Tonelli — Villa in Monticelli Brusati

Bruno Tonelli — Villa in Monticelli Brusati

Bruno Tonelli — Villa in Monticelli Brusati

Bruno Tonelli — Villa in Monticelli Brusati

Bruno Tonelli — Villa in Monticelli Brusati

Edificio direzionale, commerciale e terziario - gianni rigo, carlotta rigo

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L’intervento consiste nella realizzazione di un fabbricato di oltre 1500mq, destinato a terziario, commerciale e produttivo. L’edificio si distingue per forme e colori, spiccando nel continuum indifferenziato di fabbricati e capannoni, diventando esso stesso un’insegna per le varie aziende che all’interno hanno sede. Sono riconoscibili due corpi (pressoché parallelepipedi) indipendenti, realizzati con pannelli di cemento armato prefabbricati, tinteggiati di rosso vivo. Le finestrature sono celate da frangisole metallici dello stesso colore, per aumentare il comfort luminoso interno permettendo di modulare la luce naturale, ma anche per non tradire uniformità, pulizia di facciata e rigorosità dell’involucro. A questi corpi va invece contrapponendosi la compenetrazione di forme libere e giocose, rivestite di lamiera in zinco-titanio (Zintek), organismi leggeri che hanno anche la funzione di collegare tra loro i due fabbricati, determinando una zona porticata centrale (dominata da un grande pilastro di acciaio a 6 braccia) che protegge gli ingressi a 3 diverse unità ed è animata da un sottile velo d’acqua che lambisce i paiolati per i camminamenti.

gianni rigo, carlotta rigo — Edificio direzionale, commerciale e terziario

Inoltre le compenetrazioni di questi elementi determinano tagli del rigido paramento murario, tamponati da imponenti vetrate che illuminano le doppie altezze e le halls delle varie attività: a destra e sinistra della galleria centrale e sul lato ovest ed est di tutto il complesso. Lo stabile comprende in totale 7 unità indipendenti. Le vetrate, a silicone strutturale, sono sostenute sul lato interno da doppi tubolari consentendo il posizionamento libero dei moduli apribili (le vetrate più sollecitate sono controventate da un’ulteriore struttura metallica). Oltre ad individuare così facendo gli ingressi delle diverse unità, si permette anche una proiezione verso l’esterno – una strada particolarmente trafficata – delle attività direzionali e commerciali, che, soprattutto di notte, possono godere di suggestivi scenari luminosi. Al caratterizzante cromatismo del giorno, si sostituisce un’animazione, altrettanto vivace, grazie all’illuminazione radente ottenuta mediante tecnologia a led che individua le parti in aggetto come solidi indipendenti.

gianni rigo, carlotta rigo — Edificio direzionale, commerciale e terziario

Lo scopo è quello di caratterizzare fortemente il prospetto del fabbricato, fondando nell’aspetto contemporaneo, particolarmente attento alla forma, un’occasione di visibilità anche per le aziende che in esso vi si installano, senza compromettere benessere e funzionalità. Le forme libere sono in aggetto rispetto alle facciate vetrate, così da proteggere serramenti e ingressi. Inoltre le compenetrazioni si spingono anche oltre il piano di copertura, individuando ambienti esclusivi e prestigiosi che ospitano zone di rappresentanza e sale riunioni. L’esterno è trattato tutto a raso, come diaframma tra la strada e il prato vi è una striscia cespugliosa bassa, che lascia intatta la visuale, interrotta solo in due punti dai quali si accede pedonalmente dal marciapiede. La particolare configurazione dei lamierati degli ingressi e le relative vetrate, si specchiano su vasche d’acqua di circa 20 cm di profondità, con il fondo ricoperto di ciottoli di marmo di Carrara, che fungono da protezione per le stesse vetrate, ma allo stesso tempo aumentano i riverberi propri del materiale di rivestimento e i giochi di luce notturni.

gianni rigo, carlotta rigo — Edificio direzionale, commerciale e terziario

Gli ingressi si raggiungono su camminamenti di legno Teak e materiale lapideo, infatti, la viabilità pesante è separata da quella dei visitatori (dall’accesso carraio a est circola verso il retro degli edifici fino ai parcheggi ricavati a ridosso dello stabile), mentre quella pedonale si avvale di percorsi esclusivi, resi suggestivi dall’acqua e dal verde. L’articolazione e giocosità degli spazi interni, amplificati dall’uso di tinte chiare e neutre, può essere percepita nella sua totalità in corrispondenza delle doppie o triple altezze, dove sono collocati i blocchi scale, gli ascensori e i ballatoi che si affacciano sulle halls.

gianni rigo, carlotta rigo — Edificio direzionale, commerciale e terziario

gianni rigo, carlotta rigo — Edificio direzionale, commerciale e terziario

gianni rigo, carlotta rigo — Edificio direzionale, commerciale e terziario

gianni rigo, carlotta rigo — Edificio direzionale, commerciale e terziario

gianni rigo, carlotta rigo — Edificio direzionale, commerciale e terziario

gianni rigo, carlotta rigo — Edificio direzionale, commerciale e terziario

gianni rigo, carlotta rigo — Edificio direzionale, commerciale e terziario

gianni rigo, carlotta rigo — Edificio direzionale, commerciale e terziario

gianni rigo, carlotta rigo — Edificio direzionale, commerciale e terziario

gianni rigo, carlotta rigo — Edificio direzionale, commerciale e terziario

gianni rigo, carlotta rigo — Edificio direzionale, commerciale e terziario

gianni rigo, carlotta rigo — Edificio direzionale, commerciale e terziario

gianni rigo, carlotta rigo — Edificio direzionale, commerciale e terziario

gianni rigo, carlotta rigo — Edificio direzionale, commerciale e terziario

gianni rigo, carlotta rigo — Edificio direzionale, commerciale e terziario

gianni rigo, carlotta rigo — Edificio direzionale, commerciale e terziario

gianni rigo, carlotta rigo — Edificio direzionale, commerciale e terziario

gianni rigo, carlotta rigo — Edificio direzionale, commerciale e terziario

gianni rigo, carlotta rigo — Edificio direzionale, commerciale e terziario

gianni rigo, carlotta rigo — Edificio direzionale, commerciale e terziario

gianni rigo, carlotta rigo — Edificio direzionale, commerciale e terziario

gianni rigo, carlotta rigo — Edificio direzionale, commerciale e terziario

Terrazze sul mare - MARINELLA ORSO

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L’intervento propone, ai sensi dell’art. 7 della l.r. 49/2009, così come modificata con L.R. 4/2011 e L.R. 9/2012, la demolizione di un fabbricato classificabile come “edificio suscettibile di riqualificazione urbanistica, architettonica e/o ambientale in quanto” ai sensi dell’art. 2 della medesima legge regionale da ricostruire su un terreno terrazzato ubicato nella fascia pedecollinare. Il complesso residenziale sarà altresì occasione significativa per garantire il presidio ambientale dell’intera area attraverso la manutenzione costante della vegetazione presente, dei muri di fascia in pietra a secco delimitanti i terrazzamenti e dei percorsi di impianto storico.

MARINELLA ORSO — Terrazze sul mare

La volontà di confermare complessivamente i terrazzamenti che connotano l’area ha portato a privilegiare coperture piane sistemate a verde nonché a risolvere alcune porzione del fronte con finitura in pietra locale a spacco derivante dal riutilizzo di quella esistente. Il progetto si propone infine di realizzare un edificato capace di valorizzare il rapporto tra gli scorci e le vedute del paesaggio circostante con lo spazio abitativo interno. Tale rapporto dialettico viene ricercato essenzialmente attraverso tre chiavi di lettura: la “materia” quale elemento connettore tra l’oggetto edilizio ed il paesaggio oltreché elemento per esprimere il radicamento del costruito al luogo; le “ampie aperture” , quale espressione del rapporto diretto tra interno ed esterno; il “verde” come parte integrante del costruito sia dal punto di vista paesaggistico che tecnologico.

MARINELLA ORSO — Terrazze sul mare

MARINELLA ORSO — Terrazze sul mare

MARINELLA ORSO — Terrazze sul mare

MARINELLA ORSO — Terrazze sul mare

STUDIO NOMADE ARCHITETTURA - selina bertola, Selina Bertola Nomade Architettura, Selina Bertola Nomade Architettura

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Un Loft Posizionato in una ex Conceria in via Malaga, a due passi dal divertente e variopinto quartiare dei Navigli milanesi.

selina bertola, Selina Bertola Nomade Architettura, Selina Bertola Nomade Architettura — STUDIO NOMADE ARCHITETTURA

Luce, colore e vegetazione inebriano lo spazio lavorativo di Nomade architettura,

selina bertola, Selina Bertola Nomade Architettura, Selina Bertola Nomade Architettura — STUDIO NOMADE ARCHITETTURA

perchè siamo convinte che le idee migliori nascono in luoghi Belli!

selina bertola, Selina Bertola Nomade Architettura, Selina Bertola Nomade Architettura — STUDIO NOMADE ARCHITETTURA

Light, colours, vegetation inebriate Nomade’s working space. Because we believe the best ideas born in nice places!

selina bertola, Selina Bertola Nomade Architettura, Selina Bertola Nomade Architettura — STUDIO NOMADE ARCHITETTURA

selina bertola, Selina Bertola Nomade Architettura, Selina Bertola Nomade Architettura — STUDIO NOMADE ARCHITETTURA

selina bertola, Selina Bertola Nomade Architettura, Selina Bertola Nomade Architettura — STUDIO NOMADE ARCHITETTURA

selina bertola, Selina Bertola Nomade Architettura, Selina Bertola Nomade Architettura — STUDIO NOMADE ARCHITETTURA

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selina bertola, Selina Bertola Nomade Architettura, Selina Bertola Nomade Architettura — STUDIO NOMADE ARCHITETTURA

selina bertola, Selina Bertola Nomade Architettura, Selina Bertola Nomade Architettura — STUDIO NOMADE ARCHITETTURA

selina bertola, Selina Bertola Nomade Architettura, Selina Bertola Nomade Architettura — STUDIO NOMADE ARCHITETTURA

selina bertola, Selina Bertola Nomade Architettura, Selina Bertola Nomade Architettura — STUDIO NOMADE ARCHITETTURA

selina bertola, Selina Bertola Nomade Architettura, Selina Bertola Nomade Architettura — STUDIO NOMADE ARCHITETTURA

A pop-up field in the centre of the city. - A4A Monti Rivolta Savioni Architetti

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Over 1,500 man-sized sheaves of corn for the field that shot up overnight at the end of July, in the heart of Milan, opposite the Sforza Castle, between the two Expo Gate pavilions.

A4A Monti Rivolta Savioni Architetti — A pop-up field in the centre of the city.

quantomais, the project devised and produced by A4A Rivolta Savioni Architetti, on an invitation from Expo Gate’s artistic curator Caroline Corbetta, will be part of the city for the entire month of August. quantomais in Expo Gate is a sneak preview of a work which the A4A Rivolta Savioni Architetti studio will create on a larger urban scale for the duration of Expo 2015.

A4A Monti Rivolta Savioni Architetti — A pop-up field in the centre of the city.

quantomais is an unusual pop-up conception, an innovative example of urban geometry next to one of the city’s landmarks, the Sforza Castle, at the entrance to the Expo 2015. Inspired by the theme of the event – Feeding the Planet, Energy for Life – the field catches the eye of locals and visitors for its significance and spectacular nature. Conspicuously alienating, it undermines perspectives, presenting a different perception of the urban spaces in which people live and meet. This agricultural passage transforms places and habits into a new experience to be shared: a living space in which meetings, artistic interludes, appointments and minor rituals unobtrusively accompany residents and passers-by. For the entire month of August.

A4A Monti Rivolta Savioni Architetti — A pop-up field in the centre of the city.

© immagine A4A Rivolta Savioni Architetti su render Scandurra Studio Architettura

Conceived as an urban installation, quantomais progresses into a collective multi-disciplinary work bringing together institutions, architects, farmers, companies, technicians, artists, poets and educators with a common goal: to create a green and hospitable area in the city, a place waiting to be cultivated, in more than one sense of the word, a stage for social relations and culture. And not just a question of agriculture.

A4A Monti Rivolta Savioni Architetti — A pop-up field in the centre of the city.

The life of an urban mobile field. Planted in the first decade of June and cultivated on a farmstead close to Milan, the corn will be moved into the centre of the city overnight at the end of July. The next day it will be a field of mature corn: 360 square metres on the Expo Gate square right opposite the Sforza Castle, where it will continue to grow for the entire month of August. Inside the plantation there are areas which will be used for performances, readings and improvisations as well as for cultivating vegetables and seasonal plants. At the end of August the field will be dismantled into the original 231 sections (beds measuring 80×120 x h50 cm) which will be redistributed into small city plots for local green areas, schools, universities and public areas (see the adoption tender at www.quantomais.org).

A4A Monti Rivolta Savioni Architetti — A pop-up field in the centre of the city.

Expo 2015. The installation will happen just as Milan is getting ready for the big Expo 2015 event which, from 1st May to 31st October next year, will highlight a theme of universal interest: nourishing Man and the Planet. The choice of corn sparks reflection on one of the Expo 2015’s Clusters “Cereals and Tubers: Old and New Crops”, basic foodstuffs for a large part of the world’s population. But above and beyond the inspiring principle, and the evocative suggestion of a field of corn, A4A’s choice is functional to the installation for its aesthetic, visual and spatial impact.

A4A Monti Rivolta Savioni Architetti — A pop-up field in the centre of the city.

Other activities and events. A4A Rivolta Savioni Architetti is also organizing and coordinating various activities inspired by the project. For the month of August a series of daily events will alternate between the outdoor corn field and the nearby indoor Spazio Sforza: readings, musical and artistic performances, special events, games and laboratories for children focusing on nature, as well as meetings and debates on agriculture, nutrition and nature. See the programme on www.quantomais.org

A4A Monti Rivolta Savioni Architetti — A pop-up field in the centre of the city.

Who – What – Where – When – name, location and date quantomais Expo Gate Milan, via Luca Beltrami 1st – 31st August 2014 inauguration 31st July at 7 p.m.

A4A Monti Rivolta Savioni Architetti — A pop-up field in the centre of the city.

installation - project and realization A4A Rivolta Savioni Architetti, Milan commission: Expo Gate conception: Giovanni Rivolta and Nicoletta Savioni technical sponsor: Toro Ag Irrigation for the micro-irrigation system cultivation: Azienda Agricola Marco Cuneo production consultants: esterni, Milan agricultural consultants: Antonio Corbari, Azienda Agricola Corbari; Bruna Heidempergher, agronomist; Alberto Verderio, corn-cultivation specialist

A4A Monti Rivolta Savioni Architetti — A pop-up field in the centre of the city.

technical specifications – size of the field: 360 square meters divided into two parts basic module: wooden bed with sides size of basic module: 80×120 x h 50 cm number of beds: 231, of which 191 sown with corn and 40 with garden plants weight of each module with earth: 300 kg approx. total number of corn plants: 1,500 irrigation system: micro-irrigation

A4A Monti Rivolta Savioni Architetti — A pop-up field in the centre of the city.

other activities and events - conception, organization and co-ordination: A4A Rivolta Savioni Architetti, Milan

A4A Monti Rivolta Savioni Architetti — A pop-up field in the centre of the city.

A4A Monti Rivolta Savioni Architetti — A pop-up field in the centre of the city.

A4A Monti Rivolta Savioni Architetti — A pop-up field in the centre of the city.

A4A Monti Rivolta Savioni Architetti — A pop-up field in the centre of the city.

A4A Monti Rivolta Savioni Architetti — A pop-up field in the centre of the city.

Hotel outdoor design - Salvatore Putzu, valentina madrau

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Il progetto prevede la riqualificazione degli spazi esterni di un albergo in Sardegna.

Salvatore Putzu, valentina madrau — Hotel outdoor design

L’intervento principale è quello di realizzazione di una piscina a sfioro, ma sono previsti anche piccoli interventi di riorganizzazione e riqualificazione dell’esistente come l’ottimizzazione del cancello d’ingresso sul fronte strada,  del corpo scala che conduce all’ingresso notturno e degli spazi verdi.

Inoltre, è prevista una riorganizzazione della superficie in base alla funzione e quindi vengono definiti spazi precisi e forniture adeguate per realizzare un’area ristorante e un’area lounge.

Salvatore Putzu, valentina madrau — Hotel outdoor design

Queste aree, i percorsi principali che conducono alla reception e all’ingresso notturno, sono progettate per essere realizzate in cemento architettonico, con un inerte grigio che richiami gli interventi in basalto, previsti per il rivestimento di aiuole, soglie, portale di ingresso e corpo scala di accesso all’ingresso notturno. La zona piscina e solarium è, invece, interamente rivestita in decking.

Salvatore Putzu, valentina madrau — Hotel outdoor design

La scelta di separare con differenti pavimentazioni le diverse zone funzionali è dettata dalle ridotte dimensioni, che rendono necessario la definizione di aree ben precise. Oltre ai disegni nella pavimentazione che sfruttano i giunti necessari al cemento architettonico, definendo le aree, si è deciso di sopraelevare leggermente la quota della piscina, per creare un filtro rispetto all’area lounge.

Salvatore Putzu, valentina madrau — Hotel outdoor design

This project regards outdoor spaces improvement e design for an Hotel in Sardinia.

Salvatore Putzu, valentina madrau — Hotel outdoor design

The main act involves the building of an infinity pool, but other small intervention will regard improvement and restoration of existing parts, such as the main gate ,the stairs leading to the night entrance and the green areas.

Salvatore Putzu, valentina madrau — Hotel outdoor design

All the outdoor spaces become more organized, depending upon the function they will fulfill; specific spaces have been designed and furniture pieces selected for the creation of a restaurant and bar area.

Salvatore Putzu, valentina madrau — Hotel outdoor design

Such parts are designed to be paved with outdoor resin flooring, with pebbles palette matching the basalt slabs that will cover flowerbed perimeters, tresholds, main gate portal, and stairs leading to the night entrance. Pool and solarium area will be paved with decking planks.

The choice to divide different area by choosing different pavements and shades is due to the reduced dimension of the outdoor area. Resin flooring has been designed to take advantage of its expansion joints to create areas that define each specific function.

In addition to this, pool level has been raised above lounge and entrance level to improve privacy.

Ristrutturazione piano attico - Salvatore Putzu, valentina madrau

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Il progetto prevede l’ampliamento e la ristrutturazione di un appartamento, in una palazzina storica di pregio al centro di Sassari. Il progetto modifica l’impianto distributivo della casa, realizzando un’abitazione più consona alle necessità della famiglia e ad una concezione più moderna della zona giorno.

Salvatore Putzu, valentina madrau — Ristrutturazione piano attico

Tuttavia, vengono mantenuti alcuni elementi storici, ad esempio negli arredi e nel disegno della pavimentazione.

Salvatore Putzu, valentina madrau — Ristrutturazione piano attico

Anche il contesto storico viene inglobato nella dimensione domestica da ampie vetrate che si affacciano sugli edifici di pregio circostanti. L’ingresso all’appartamento si affaccia su un asse importante che divide la casa in due; alle estremità dell’asse sono state ricavate due ampie vetrate: una si affaccia sul terrazzo esterno, mentre l’altra sul vuoto del cortile interno, dando una spettacolare visione del retro di un palazzo storico.

Salvatore Putzu, valentina madrau — Ristrutturazione piano attico

Per non intaccare queste viste, sono stati scelti arredi particolari: la prima apertura diventa scenografia per un piccolo salottino, creato con due poltrone sospese posizionate ai lati, mentre la seconda, ospita una piccola zona studio, realizzata completamente con materiali trasparenti: un piano di cristallo extra chiaro appeso al soffitto, e sedie in metacrilato trasparente, per minimizzare l’impatto sulla vista.

Salvatore Putzu, valentina madrau — Ristrutturazione piano attico

Le finiture semplici, ma eleganti, sono pensate per influire il meno possibile sulla percezione visiva per dare maggior risalto ai disegni del pavimento ed alle viste esterne. Gli spazi esterni sono trattati con un decking , realizzato alla stessa quota del pavimento interno, in modo da creare un unico ambiente, sia cromatico che in termini di quote. La terrazza sul fronte strada è pensata come prolungamento delle zone interne e vede una corrispondenza tra la zona giorno e la cucina sia all’interno che all’esterno. La terrazza che da sul cortile interno, invece garantisce maggiore privacy ed ospiterà una vasca con idromassaggio con solarium ed una zona verde.

Salvatore Putzu, valentina madrau — Ristrutturazione piano attico

This project is about the restoration and enlargement of an historical apartment in a valuable ancient four-storey building in Sassari. The internal distribution has been radically modified to keep up with modern home standards and to adapt to the family’s updated necessities. Some historical references, are all the same, kept as reminder both in furniture pieces and in the hardwood flooring pavement design. Historical dimension is brought into the house also by means of the wide windows that reveal the fine historical buildings’ facades nearby. The apartment entrance opens upon a corridor, which splits the apartment in two halves; at both ends two big full height windows have been created; one faced the outdoor terrace, whereas the other looks out on the internal garden and the back façade of a very important ancient building. In order to preserve such views, specific furniture have been chosen: the first window becomes a scenic design for a small living room, created by two small hanging armchairs, while the latter, is devoted to host a small studio, with an hanging clear crystal table and transparent methacrylate chairs. All the interior finishes are neutral but elegant, to minimize their impact on the perception of the fine hardwood flooring pattern and external views. Outdoor areas are paved with decking planks, at the same level with the interior flooring, in order to keep as much continuity as possible between indoor and outdoor spaces. The terrace facing the main road, becomes a natural expansion of the indoor functions, with perfect correspondence between indoor and outdoor kitchen and living room. The terrace at the other end of the apartment, guarantees an higher level of privacy and will host a whirpool pool, a solarium and some flowerbeds.

Salvatore Putzu, valentina madrau — Ristrutturazione piano attico

Salvatore Putzu, valentina madrau — Ristrutturazione piano attico

Salvatore Putzu, valentina madrau — Ristrutturazione piano attico


nuovo municipio di Finale Emilia, Modena - chiarel+pavani, Marino Fei, Massimo Ranieri

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Il progetto è stato presentato nell’ambito delle gare di appalto per la ricostruzione degli edifici municipali temporanei (E.M.T.)a seguito degli eventi sismici che hanno colpito l’Emilia-Romagna nel maggio del 2012. La gara è stata indetta dal Presidente della Regione Emilia Romagna a cui è stato attribuito il ruolo di Commissario delegato per la gestione dell’emergenza e per la ricostruzione post sisma. Le strutture e i pannelli di tamponamento sono di tipo prefabbricato in calcestruzzo armato.

chiarel+pavani, Marino Fei, Massimo Ranieri — nuovo municipio di Finale Emilia, Modena

chiarel+pavani, Marino Fei, Massimo Ranieri — nuovo municipio di Finale Emilia, Modena

chiarel+pavani, Marino Fei, Massimo Ranieri — nuovo municipio di Finale Emilia, Modena

chiarel+pavani, Marino Fei, Massimo Ranieri — nuovo municipio di Finale Emilia, Modena

chiarel+pavani, Marino Fei, Massimo Ranieri — nuovo municipio di Finale Emilia, Modena

chiarel+pavani, Marino Fei, Massimo Ranieri — nuovo municipio di Finale Emilia, Modena

chiarel+pavani, Marino Fei, Massimo Ranieri — nuovo municipio di Finale Emilia, Modena

Sailing Roofs - Kengo Kuma & Associates

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«Musée du Léman» extension.

Kengo Kuma & Associates — Sailing Roofs

Kengo Kuma & Associates — Sailing Roofs

Kengo Kuma & Associates — Sailing Roofs

Kengo Kuma & Associates — Sailing Roofs

Kengo Kuma & Associates — Sailing Roofs

Kengo Kuma & Associates — Sailing Roofs

Kengo Kuma & Associates — Sailing Roofs

Kengo Kuma & Associates — Sailing Roofs

Kengo Kuma & Associates — Sailing Roofs

Kengo Kuma & Associates — Sailing Roofs

Kengo Kuma & Associates — Sailing Roofs

Kengo Kuma & Associates — Sailing Roofs

Kengo Kuma & Associates — Sailing Roofs

Kengo Kuma & Associates — Sailing Roofs

Kengo Kuma & Associates — Sailing Roofs

Kengo Kuma & Associates — Sailing Roofs

Kengo Kuma & Associates — Sailing Roofs

Kengo Kuma & Associates — Sailing Roofs

Kengo Kuma & Associates — Sailing Roofs

Kengo Kuma & Associates — Sailing Roofs

Kengo Kuma & Associates — Sailing Roofs

Kengo Kuma & Associates — Sailing Roofs

Kengo Kuma & Associates — Sailing Roofs

Bicycle and pedestrian bridge “Skyttelbron” - Metro Arkitekter

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PLACE
Skyttelbron is a bicycle and pedestrian bridge over the railway tracks in Lund Central Station. There were already two connections between the west and east side of the railroad tracks. The first, on the south of the station area, is an underground passage, the so-called “Ryde’s passage.” The second, further north in height with Clemenstorget, is an open bridge. So Skyttelbron would be the third connection. This then becomes a closure of the station area to the north and will also connect to the New City Hall in the center of Lund.

Metro Arkitekter — Bicycle and pedestrian bridge “Skyttelbron”

ABOUT DESIGN
The three main ideas are:
IDEA 1 COLOUR. The first idea, and perhaps the strongest in terms of design is that we wanted to bring color in an environment where virtually everything is in shades of gray, brown or green. We chose to work with warm colors and made it pretty easy for us by providing a color to each stair and platform. 4 stairs = 4 colors. The color is seen from the outside but also affects how one looks at the environment and acts as a filter for the light.
IDEA 2 SIMPLICITY. A simple design. We wanted to keep the design together with a simple shape, while we wanted to use as few materials as possible. Colored glass, concrete and RHEINZINK titanium zinc in two different shades.
IDEA 3 STAIRS. As for the stairs so we had to think hard because the bridge is where the platforms ends. This in practice means that the width decreases. The stairs are portrayed to twist around the elevators. They thus become more sculptural while they break down the sense of the difference in height (over 6 meters).

Metro Arkitekter — Bicycle and pedestrian bridge “Skyttelbron”

THE PROCESS
The challenge in this project was not in its complexity and coordination between all involved – The challenge was mainly that the conformation we developed together with the municipality would survive the coming detailed design with all requirements of the Transport Administration in this type of project.

Metro Arkitekter — Bicycle and pedestrian bridge “Skyttelbron”

ABOUT THE FAÇADE
The choice of roofing materials we made was based on a few different aspects:
CREATION. We wanted a material that would be aesthetically attractive and complementary and contrasting to the colored glasses.
ECONOMY. We had a limited budget, which is nothing special. But the interesting thing here was that we already from the start had a dialogue with the client (Municipality of Lund) on budget and what costs were reasonable for which parts. A requirement from the client was that the project budget would not exceed 36 million SEK in total.
DURABILITY. Titanium Zinc would withstand the harsh environment and need non or very limited maintenance.
ENVIRONMENT. This aspect came into the process early, even in conceptual phase. From an environmental perspective, the client wanted to be sure that the materials we chose would meet their and the Administration environmental requirements.
CONSTRUCTION. Here we had different requirements: It should be easy to build, because the bridge would be built alongside the tracks and then moved and assembled on site at night over a couple of weekends. The facade should also be light weight since that we did not want to add large loads to the steel structure.
DESIGN SOLUTION. As for constructive solutions, they are very simple. BAND COVERAGE rooftop WHEEL COVER on facades with double folding in both cases in order to get a dense outer shell. Then there is the solid craftsmanship. The only part that required some research from RHEINZINK page along with the tinsmiths was the rounding of the corners. We wanted the facade and the roof to hang together. It took some time and care to find a solution where rounding, gutter and stair ceiling worked together.

Metro Arkitekter — Bicycle and pedestrian bridge “Skyttelbron”

Metro Arkitekter — Bicycle and pedestrian bridge “Skyttelbron”

Metro Arkitekter — Bicycle and pedestrian bridge “Skyttelbron”

Metro Arkitekter — Bicycle and pedestrian bridge “Skyttelbron”

Metro Arkitekter — Bicycle and pedestrian bridge “Skyttelbron”

Metro Arkitekter — Bicycle and pedestrian bridge “Skyttelbron”

magazzino municipale di Concordia, Modena - chiarel+pavani, Massimo Ranieri

Liget Budapest International Design Competition - DJS Architecture

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We imagine House of Hungarian music as a modern building which embodies playfulness, reflects the construction of musical instruments and materializes rhythm and tune. With this in mind, we designed the building floor plan in the shape of typical Hungarian musical instrument – cimbalom. This shape has not only its symbolic value, but also perfectly fits into the existing site.

DJS Architecture — Liget Budapest International Design Competition

Front view

The central space of the building is represented by elliptical atrium which not only brings the diffused sunlight inside the building but is also a reference to many solid acoustic musical instruments – a space where sound resonates, a space where action takes place. This space will be the heart of the building.

DJS Architecture — Liget Budapest International Design Competition

View from the promenade

From the atrium, a wooden veil (wooden cladding) comes out and wraps around the whole building in curves resembling a melody emanating from an acoustic instrument. This veil ends symbolically in front of the concert hall and points out to the outdoor stage in form of a balcony – both spaces where music will be produced.

DJS Architecture — Liget Budapest International Design Competition

Aerial view of the liget park with House of Hungarian Music

We intentionally used materials as wood for cladding which is a construction material of most musical instruments, white render which is a building material of traditional Hungarian houses and grey cladding as a neutral element between the two mentioned materials, also adding a bit of graveness and elegance.

DJS Architecture — Liget Budapest International Design Competition

Night view during the performance

The external horizontal louvres on ribbon windows are referring to the stave by its shape and number (five of them). The external louvres of glazed walls on western façade can resemble strings of stringed instruments. The four louvres with five linear openings on wooden veil should symbolize stave without musical notes because the real sounds (and notes) are hidden inside the building. We imagine that this feature will be illuminated at night, according to the event, further strengthening this impression.

DJS Architecture — Liget Budapest International Design Competition

Northern facade

Aula di Cromazio e piazze della Basilica di Aquileia - Giovanni Tortelli Roberto Frassoni Architetti Associati

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l progetto fa seguito ad un concorso internazionale bandito per la definitiva sistemazione di tutta l’area monumentale della città dopo anni di dibattiti ed eterogenee sperimentazioni, e rappresenta la prima significativa proposta per la tutela e la valorizzazione dei siti archeologici aquileiesi. Le due piazze, una di pietra e l’altra verde, recuperano in superfice l’impianto degli edifici antichi che in origine erano parte integrante del complesso basilicale: il quadriportico post-teodoriano e i grandi horrea di Costantino.

Giovanni Tortelli Roberto Frassoni Architetti Associati — Aula di Cromazio e piazze della Basilica di Aquileia

Per l’Aula meridionale del battistero la nuova addizione volumetrica che recupera il sedime dell’impianto originario ha rappresentato l’unica efficace possibilità di protezione del sito, consentendo la conservazione e la fruizione degli importanti resti musivi del IV° secolo commissionati dal vescovo Cromazio dopo il Concilio di Aquileia del 381. Senza forzature rispetto alla delicata situazione ambientale, il linguaggio e l’approccio metodologico esprimono inequivocabilmente il nostro tempo: all’esterno in modo discreto, grazie all’essenzialità del volume parallelepipedo realizzato con i materiali di recupero dagli scavi del sito, altrimenti destinati alle discariche (mattoni e frammenti di pietra arenaria di Muggia), confermando in tal modo la vocazione millenaria di Aquileia a rinnovarsi attraverso il consumo di se stessa; all’interno in modo più marcato, grazie anche a materiali dal carattere più forte, come il metallo verniciato a polveri, impiegato uniformemente anche nelle finiture per favorire l’attenzione del pubblico sui resti musivi.

The project is a result of an international competition for the definitive organization of the entire monumental area of the city, after years of debate and various trials, and represents the first significant proposal for the protection and enhancement of Aquileia’s archaeological sites. The two squares, one stone-paved and the other green, trace the plans of the ancient buildings which originally belonged to the basilica complex: the post-Theodoric quadriporticus and the large Costantinian warehouse. The new addition to the southern chamber of the baptistery has the same layout as the original construction, and offers the only effective means of protecting the site, preserving and making accessible to the public the remains of important 4th century mosaics that were commissioned by Bishop Chromatius after the Council of Aquileia in 381. The approach and style adopted are carefully tuned to the surroundings, but constitute an unequivocal expression of the present. The exterior is discrete, due to the simplicity of the rectangular volume constructed using material recovered from excavations at the site, which would otherwise have been discarded (bricks and pieces of Muggia Sandstone); this is in keeping with Aquileia’s age-old practice of self-renewal. The interior is more assertive, thanks in part to the greater strength of the materials employed: powder-coated metal has been used throughout, also in the finishings, so as to concentrate visitors’ attention on the splendid mosaics.

São Marcos hospital area in Braga - Miguel Guedes arquitetos

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Redevelopment of former São Marcos hospital area a.Intro The former hospital of Sao Marcos is located in the city of Braga , in the S. Jose S. Lazaro and Cividade district, the total area of intervention is 19515 m2 . The Hospital de Sao Marcos block consists of five buildings demonstrating an organic growth of the hospital equipment which was essential in the city life untill the year 2011. The proposal rehabilitate this central area in the urban tissue of the city with new uses, dignifing it and return it back to the city and the population once again. b.Hotel
 We propose the installation of a charm luxurious top quality hotel unit. The design will have as its starting point the value of the existing buildings and all the spatial and formal richness of the buildings and spaces that composes them.

Miguel Guedes arquitetos — São Marcos hospital area in Braga

general plan

c.Arts And Crafts We also propose a creation of a “Arts & Crafts square”, some unique cultural spaces open to the public, related to the magestic space of the cloister , taking advantage of the direct relationship with the street of Sao Lazaro and Carlos Amarante plaza. d.Interpretive center of Misericordia de Braga. former Raio Palace, cultural equipment, constrution ongoing

Miguel Guedes arquitetos — São Marcos hospital area in Braga

Plan at level 187 meters

e.Additional health unit The Misericordia proposes remodeling the interior of the building Antonio Maria Santos da Cunha for installing physical medicine, rehab and Alzheimer units. We propose the complete demolition of the former radiology building. This selective demolition had provided clarification on the interpretation of the adjacent buildings of high heritage value , as the palácio do Raio and D.Diogo de Sousa building.

Miguel Guedes arquitetos — São Marcos hospital area in Braga

general photo with 2013 situation

Miguel Guedes arquitetos — São Marcos hospital area in Braga

general photo with proposal

Miguel Guedes arquitetos — São Marcos hospital area in Braga

São Marcos church façade

Miguel Guedes arquitetos — São Marcos hospital area in Braga

new hotel inside baroque spaces


magazzino municipale di Medolla, Modena - chiarel+pavani, Massimo Ranieri

Moesgård Museum - Henning Larsen Architects

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Architecture, nature, culture and history will fuse together into a total experience, and the museum’s many years of exhibition experience and research will be drawn upon in a new approach to the presentation of cultural history.

Henning Larsen Architects — Moesgård Museum

The new museum is uniquely located in the hilly landscape of Skåde. With its sloping roofscape of grass, moss and flowers in bright colours the building will appear a powerful visual landmark perceptible even from the sea.

Henning Larsen Architects — Moesgård Museum

The rectangular shaped roof plane seems to grow out of the landscape and during summer it will form an area for picnics, barbecues, lectures and traditional Midsummer Day’s bonfires. Come winter snowfall, the sloping roof will become transformed into the city’s best toboggan run.

Henning Larsen Architects — Moesgård Museum

The interior of the building is designed like a varied terraced landscape inspired by archaeological excavations gradually unearthing the layers of history and exposing lost cities. The visitor can move through a vivid sequence of exhibitions and scientific experiments – like a traveler in time and space.

Henning Larsen Architects — Moesgård Museum

With its bright courtyard gardens, terraces and small cave-like “houses-in-the-house”, the museum will invite various new and alternative kinds of exhibitions. The heart of the building is the foyer with a café and outdoor service. From the foyer, the terraced underworld opens up to the light from the roof garden and the impressive view of the Aarhus Bay.

Henning Larsen Architects — Moesgård Museum

Gross floor area: 16,000 m2
Year of construction: 2010 – 2013
Type of assignment: First prize in invited competition

Henning Larsen Architects — Moesgård Museum

Henning Larsen Architects — Moesgård Museum

Henning Larsen Architects — Moesgård Museum

Henning Larsen Architects — Moesgård Museum

Henning Larsen Architects — Moesgård Museum

Henning Larsen Architects — Moesgård Museum

Henning Larsen Architects — Moesgård Museum

Henning Larsen Architects — Moesgård Museum

Henning Larsen Architects — Moesgård Museum

Henning Larsen Architects — Moesgård Museum

Henning Larsen Architects — Moesgård Museum

Henning Larsen Architects — Moesgård Museum

Henning Larsen Architects — Moesgård Museum

Henning Larsen Architects — Moesgård Museum

Henning Larsen Architects — Moesgård Museum

Gruppo Società GAS Rimini S.p.A. - Salvatore Curcio

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Relazioni urbane e rapporto con il paesaggio.

Salvatore Curcio — Gruppo Società GAS Rimini S.p.A.

La nuova piazza

Come parecchi nuclei edilizi disseminati nel nostro territorio, anche l’esistente complesso della SGR s.p.a. risulta carente di spazi ad uso comune. Ad eccezione del roof garden e la sua parte sottostante, quasi tutti gli spazi esterni sono utilizzati per la viabilità e per i parcheggi a raso. Lo spazio libero da edificazione all’interno del lotto SGR appare chiaramente non definito e di risulta. Credo che il valore del progetto non deve ricercarsi solo nella qualità della forma, ma anche e soprattutto nella definizione dello spazio attraverso l’assemblaggio elementare dell’architettura. La “forma” dell’architettura, quindi, non esprime solo il dato oggettivo ma anche il carattere intrinseco dell’opera, perché in essa si racchiude il lavoro umano svolto principalmente per rendere utile lo spazio in cui si vive. Per tale motivo ritengo che, come in tutte le vicende umane, esista anche in architettura un principio costituito da un codice genetico, da una sorta di DNA, che stabilisce i lineamenti dell’ambiente umano. Questo principio, che non può essere trascurato o cancellato, in architettura è da ricercare in larga misura nella città, che rappresenta il corso della vita quotidiana degli uomini e per questo motivo la forma del singolo edificio è strettamente legata alla forma urbana e viceversa: la città può essere considerata una grande casa e la casa una piccola città. La città storica di Rimini è un esempio pregiato di struttura urbana dove la dimensione dell’abitare umano non è stata mai messa in secondo piano. Possiamo ritenerla elementare e complessa, nel senso che l’assemblaggio elementare dell’architettura compone una città complessa, dando forma a piazze, corti, giardini, i quali non sono altro che luoghi di aggregazione sociale, ancora oggi adeguati alle necessità della gente. Questi sono i principi che stanno alla base dell’elaborazione progettuale la quale, da un lato, risponde alle richieste funzionali della SGR s.p.a., dall’altro, tenta di stabilire un rapporto di continuità con la città storica di Rimini. Al complesso programma funzionale si è contrapposta una soluzione architettonica elementare nella quale il sistema diagrammatico delle distribuzioni e delle funzioni, si lega coerentemente con gli edifici esistenti ai vari livelli. L’intenzione progettuale è di definire il lato nord/est del lotto sul piazzale Chiabrera, nonché l’angolo urbano su via Chiabrera, in modo che il nuovo edificio polifunzionale chiudesse la corte interna del complesso esistente e, al tempo stesso, si aprisse sulla nuova piazza (utilizzabile anche come spazio per eventi all’aperto) dove, oltre all’accesso principale della sede SGR e la nuova sala congressi, trovano posto il museo dell’energia e il parco tematico – percorso salute, posto sull’area verde in sopraelevazione. La nuova piazza pubblica, luogo centrale di aggregazione, è collegata ai parcheggi sotterranei, pubblici e privati, ai parcheggi a raso, sia sul versante di Piazzale Chiabrera, sia sul lotto della sede SGR. Gli edifici di progetto non solo organizzano spazi urbani, luoghi di incontro e di aggregazione sociale, ma tentano di relazionarsi con il paesaggio in modo coerente e appropriato. Se si guarda la sezione sull’asse di via Chiabrera, le strutture architettoniche vanno a declinarsi verso il mare, attraverso l’uso di terrazzamenti e di giardini pensili. Infine, per quanto riguarda il parcheggio pubblico di 190 posti auto con la rampa d’ingresso della linea TRC, si è confermata la proposta progettuale, con l’attuazione di lievi modifiche, rappresentata nella tavola N. 15 fornita dall’ente banditore.

Salvatore Curcio — Gruppo Società GAS Rimini S.p.A.

Planivolumetrico dell'intervento

Salvatore Curcio — Gruppo Società GAS Rimini S.p.A.

Vista dall'alto del nuovo complesso dove sulla piazza si affacciano tutte funzioni principali.

Salvatore Curcio — Gruppo Società GAS Rimini S.p.A.

Vista della nuova piazza

Salvatore Curcio — Gruppo Società GAS Rimini S.p.A.

Vista della piazza verso il Museo dell'Energia

Salvatore Curcio — Gruppo Società GAS Rimini S.p.A.

Vista del nuovo fronte urbano dalla quota stradale

Salvatore Curcio — Gruppo Società GAS Rimini S.p.A.

Vista dall'alto del nuovo fronte urbano

Salvatore Curcio — Gruppo Società GAS Rimini S.p.A.

Vista interna della grande hall del nuovo erdificio polifunzionale

Salvatore Curcio — Gruppo Società GAS Rimini S.p.A.

Esploso del Museo dell'Energia

NUOVA PALAZZINA RESIDENZIALE ( In fase di Rilascio Permesso di Costruire ) - Luca Buono

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Dalla RELAZIONE TECNICA di Progetto :

Luca Buono — NUOVA PALAZZINA RESIDENZIALE ( In fase di Rilascio Permesso di Costruire )

IL PIANO TERRA

<<...........................Si tratta del progetto per la realizzazione ex novo di un edificio per civile abitazione , previa demolizione del Fabbricato Commerciale e magazzino esistente, su tre livelli fuori terra, con terrazza “ Belvedere “ piana praticabile. Gli alloggi, due per piano, sono costituiti da zona soggiorno e cucina, rivolti verso la zona pedicollinare di Galceti, con ampi terrazzi, o giardino per quelli del piano terra, due camere e servizi rivolti sul lato opposto, oltre piu’ modesti terrazzi a servizio delle camere, dei piani primo e secondo. Gli alloggi dell’ ultimo piano sono collegati all’ ampia terrazza di copertura “esclusiva”, con vista verso la collina del Monteferrato. La lieve rotazione della facciata di ingresso del fabbricato, e’ suggerita dalla possibilità di volgere le “ spalle “ al fabbricato multipiano esistente sul lotto a confine, posto a sud-est, di scarse qualità architettoniche e di forte impatto visivo ; dalle zone destinate ai soggiorni o dalle stesse cucine infatti, il cono di vista verso l’ esterno, scansa quasi sempre la vista del fabbricato, rivolgendosi prevalentemente verso la collina. All’ esterno gli spazi sono destinati ai giardini privati degli alloggi al piano terra, al percorso pedonale di rigiro, ed al parcheggio ; il parcheggio previsto per 6 auto, oltre 1 riservato a portatori di handicap, è protetto dal pergolato che detiene un’ altezza di ml.2.30. Una fascia a verde, a protezione del percorso pedonale, completa la distribuzione esterna degli spazi. La sottozona di Prg vigente e’ destinata a Ristrutturazione ri R5 e la progettazione e’ stata redatta attenendosi soprattutto a quanto stabilito dall’ art.23 comma 6 bis della NTA del RU, in particolare relativamente ai casi con indice fondiario esistente inferiore a 5, nel rispetto anche della superficie Slp massima di progetto. Come detto inizialmente si intende liberare il lotto destinato alla demolizione dell’ esistente, con la rimozione del su citato manufatto esistente, che e’ sempre stato destinato a vendita commerciale e deposito senza la presenza di materiali inquinanti. La struttura portante è prevista in calcestruzzo armato gettato in opera ; il fabbricato verra’ realizzato con struttura intelaiata formata da pilastri e travi solidarizzati in opera e travi di fondazione a tipo continuo.I solai saranno in latero cemento di tipo a “ pannelli “ o “ bausta “ completati in opera con getto in calcestruzzo e rete elettrosaldata.La copertura sara’ realizzata con solai laterocementizi tipo “ bausta “ o a “ pannelli “completati in opera con getto di soletta in calcestruzzo e rete elettrosaldata successivamente impermeabilizzata e coibentata termicamente.I tamponamenti verranno realizzati in mattoni forati di laterizio e/o mattoni.

Luca Buono — NUOVA PALAZZINA RESIDENZIALE ( In fase di Rilascio Permesso di Costruire )

PIANTE DEI VARI LIVELLI

Luca Buono — NUOVA PALAZZINA RESIDENZIALE ( In fase di Rilascio Permesso di Costruire )

SEZIONE

Luca Buono — NUOVA PALAZZINA RESIDENZIALE ( In fase di Rilascio Permesso di Costruire )

PROSPETTO DI INGRESSO

Luca Buono — NUOVA PALAZZINA RESIDENZIALE ( In fase di Rilascio Permesso di Costruire )

PROSPETTO AFFACCI DELLE CAMERE

Luca Buono — NUOVA PALAZZINA RESIDENZIALE ( In fase di Rilascio Permesso di Costruire )

PROSPETTO NORD OVEST

Luca Buono — NUOVA PALAZZINA RESIDENZIALE ( In fase di Rilascio Permesso di Costruire )

PROSPETTO SUD EST

Luca Buono — NUOVA PALAZZINA RESIDENZIALE ( In fase di Rilascio Permesso di Costruire )

VISTA DEL FABBRICATO VERSO L' INGRESSO PRINCIPALE

Luca Buono — NUOVA PALAZZINA RESIDENZIALE ( In fase di Rilascio Permesso di Costruire )

VISTA DEL FABBRICATO INSERITO NEL CONTESTO ESISTENTE

Luca Buono — NUOVA PALAZZINA RESIDENZIALE ( In fase di Rilascio Permesso di Costruire )

VISTA DEL FABBRICATO LATO DELLE CAMERE

Stand Total - Alessandro Chelli, Arch. Agnese Brandoli

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Progetto stand vincitore del Best Design Award OMC 2013 Ravenna

Alessandro Chelli, Arch. Agnese Brandoli — Stand Total

Realizzazione struttura stand mediante l’ausilio di soppalco in ferro, scalinata curva con gradini in vetro Saint Gobain.

Alessandro Chelli, Arch. Agnese Brandoli — Stand Total

Costruzione ad-hoc di piastra in lamellare a pavimento per esigenze di distribuzione del peso dovute alla scarsa capacità di carico del pavimento (impianto di riscaldamento sottostante)

Alessandro Chelli, Arch. Agnese Brandoli — Stand Total

Architettura stand h. max. cm. 600

Alessandro Chelli, Arch. Agnese Brandoli — Stand Total

Ausilio di grafica di comunicazione, Videowall 3×3 ed installazioni multimediali varie

Alessandro Chelli, Arch. Agnese Brandoli — Stand Total

Alessandro Chelli, Arch. Agnese Brandoli — Stand Total

Alessandro Chelli, Arch. Agnese Brandoli — Stand Total

Alessandro Chelli, Arch. Agnese Brandoli — Stand Total

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