LA TECNOLOGIA
Rispetto al secondo livello di elaborazione, ad esempio, all’interno del dispositivo per l’alloggiamento delle antenne paraboliche e dei ripetitori (che da qui in poi chiameremo Totem), è stato progettato un complesso di pale eoliche a sviluppo verticale da posizionare in sommità, capaci di assicurare la fornitura dell’energia occorrente per autoalimentare i nuovi corpi illuminanti.
Sempre rispetto al secondo livello di elaborazione, in termini di valutazione dei costi gestionali, si propone la realizzazione del “Bosco tematico” sul versante a nord e del “Parco delle essenze spontanee mediterranee” lungo il versante ovest.
Quest’ultimo in particolare, una volta sistemato secondo le specifiche previsioni di progetto può dare luogo a una ricomposizione spontanea della macchia mediterranea, per la quale non sarebbe necessario programmare gravosi interventi manutentivi, salvo quelli di pulitura dei sentieri e dei percorsi di visita.
Il Totem per il posizionamento dei ripetitori di rete, è stato concepito non come semplice “traliccio”, bensì come un vera e propria struttura figurativa che ricorda appunto un “totem”, ovvero un’ampia schermatura alla cui base potranno venire a posizionarsi le diverse strutture degli impianti necessari a ciascun utente: una sorta di “grembo” destinato a contenere gli impianti e le piccole strutture di protezione non più lasciate a vista.
Da queste strutture potranno diramarsi in verticale le differenti linee di collegamento destinate all’utenza attuale e a quella futura in caso di nuove richieste di utilizzo. La struttura, interamente prevista in metallo zincato reticolare, sarà lasciata aperta per consentire la massima aerazione delle cabine che accolgono gli impianti.
![Luca Casaburi, Lucido Di Gregorio, Massimo Coraggio, Alfonso Di Masi, rossella solimeo, Antonio Coviello, Fabio Vece — Concorso internazionale di idee "Parco del Colle Bellaria e Antenna/Landmark per Salerno" Luca Casaburi, Lucido Di Gregorio, Massimo Coraggio, Alfonso Di Masi, rossella solimeo, Antonio Coviello, Fabio Vece — Concorso internazionale di idee "Parco del Colle Bellaria e Antenna/Landmark per Salerno"]()
Tavola 01
© Luca Casaburi . Published on February 20, 2015.
I TEMI PROGETTUALI
Le antenne e i ripetitori. La demolizione delle attuali postazioni posizionate nel punto di massima visibilità del colle di Bellaria, è presupposto principale per la realizzazione di una nuova struttura destinata a tale scopo. La prerogativa fissata dal bando e la nuova localizzazione fissata in luogo poco distante da quello attuale, ha suggerito la progettazione, di una “architettura verticale” che prende spunto dalla forme presenti in natura, di una nuova struttura da realizzare completamente in metallo zincato a maglia reticolare aperta. Lungo il posizionamento a terra, è prevista la messa a dimora di piante che col tempo potranno avvolgere in buona parte l’intera struttura in modo da creare un vero e proprio “involucro” verde, allo scopo da una parte di mitigarne l’impatto e dall’altro di costituire una vera e propria “verticalità naturale” integrata nel contesto arboreo preesistente. L’accentuazione del profilo del colle andrà così ad integrarsi interamente con la nuova struttura che per dimensione e forma, potrà sufficientemente rispondere alle esigenze impiantistiche attuali e di futura implementazione. Alla sommità del “totem”, è prevista la sistemazione di pale eoliche a rotazione assiale verticale, in modo da produrre energia sufficiente ad alimentare l’intero sistema di illuminazione previsto. Alla base della nuova struttura potranno agevolmente essere sistemate le cabine elettriche e i quadri di controllo dei diversi impianti. L’organizzazione dell’area e i Progetti tematici. Ogni luogo o paesaggio naturale può presentarsi con una molteplicità di significati che evocano storia e memoria, rappresentazioni e racconti. Così memoria, luogo, natura, paesaggio, possono generare nuovi orizzonti di percezioni diverse. Si può così determinare un rapporto dialetticamente efficace tra uomo e natura, tra un contesto antropizzato e la fruizione di nuovi spazi e funzioni originati attraverso l’attuazione di un progetto e di un programma. Nel caso del Colle Bellaria a Salerno, dunque, quale potrà essere l’elemento paesistico significativo che potrà emergere in relazione alla città consolidata posta a valle? Quali le manifestazioni di paesaggio che hanno identificato nel tempo il luogo e il contesto artificiale della città? Le risposte a questi interrogativi hanno dato corpo e forma alla proposta di organizzazione dell’area di Concorso, che trae comunque origine da caratteri paesistici ben definiti nei loro ambiti e profili. Ne è così emerso non un mero disegno di forme ma un’organizzazione di specifiche funzioni in grado di consentire una effettiva fruizione della bellezza del sito, lasciandone intatte le caratteristiche naturali e la conformazione originale, attraverso le quali potrà ottenersi una giusta integrazione con le strutture urbane più a valle.
La contrapposizione con la tessitura geometrica e spesso confusa della maglia urbana, diviene elemento di compensazione dei bisogni pregressi dell’abitare derivante dalla mancanza dei servizi, del verde, dell’organizzazione del tempo libero e dei rapporti sociali. Tutto ciò può essere perseguito attraverso la fruizione anche estetica degli spazi aperti, delle passeggiate, dei colori e di tutto ciò che crea il margine verde della struttura urbana. Ciò si ottiene con alcuni segni evocativi, della memoria e del ricordo collettivo, che rimanda a eventi, storie lontane o più recenti, come, ad esempio, la “Scuola medica Salernitana” o “Salerno capitale”.
Ecco, proprio in quei punti panoramici e di più ampia percezione visiva e contemplazione paesaggistica, prendono origine i diversi percorsi trekking e camminamenti di visita e conoscenza che attraversano il “Bosco tematico”, il “Giardino Botanico delle piante officinali e medicinali”, il “Parco delle essenze spontanee mediterranee”, che contiene in sé il più specifico “Parco della memoria – Museo Virtuale itinerante”. Tale Parco-Museo propone il recupero delle casematte ancora esistenti per raccontare la storia recente e passata di Salerno, in particolare lo sbarco degli alleati attraverso mostre fotografiche permanenti e proiezioni di filmati originali dell’epoca di riferimento storico.
A valle è previsto un nuovo il viale alberato-passeggiata urbana integrato da punti sosta e attrezzati, a cui è assegnato il compito di creare un diretto rapporto con la città e con i diversi nuclei residenziali posti a valle della SP 244 per Gioi. È un viale per passeggiare, ma anche per godere il verde e i diversi squarci di percezione dell’orizzonte aperto sul mare, sul fronte meridionale e sulla costa amalfitana, che pure si aprono di volta in volta tra e al di sopra delle strutture residenziali. Lungo il viale alberato quale passeggiata urbana, i percorsi principali di accesso e in corrispondenza dei punti panoramici, è proposta la sistemazione di apparecchiature multifunzioni ad elevata tecnologia, introdotte recentemente sul mercato. Tali apparecchiature sono costituite da casse acustiche per la diffusione sonora che al tempo stesso assolvono anche ad altre funzioni come la videosorveglianza e la diffusione WiFi per collegamenti internet che l’amministrazione comunale potrà fornire gratuitamente sulla base dei costi irrisori del servizio (DEVA). Più in dettaglio:l’involucro del DEVAè progettato per applicazioni in ambienti esterni e resistente agli agenti atmosferici (temperatura, irraggiamento, umidità e polvere). Inoltre l’unitàè costruita con una plastica resistente alla fiamma, conforme allo standard UL 94– V0. DEVA può essere connesso ad un dispositivo per la configurazione e di controllo (tablet, smartphone, PC), sia via cavo (ethernet) che wireless (Wi-Fi), o tramite rete cellulare GPRS. L’intero sistema è autoalimentato da pannelli solari e sarà gestito completamente dall’Amministrazione comunale. In questo modo i visitatori potranno accedere alle informazioni utilizzando il sistema come vera e propria piattaforma digitale.
L’organizzazione dell’area e i Progetti tematici
Ogni luogo o paesaggio naturale può presentarsi con una molteplicità di significati che evocano storia e memoria, rappresentazioni e racconti. Così memoria, luogo, natura, paesaggio, possono generare nuovi orizzonti di percezioni diverse. Si può così determinare un rapporto dialetticamente efficace tra uomo e natura, tra un contesto antropizzato e la fruizione di nuovi spazi e funzioni originati attraverso l’attuazione di un progetto e di un programma.
Nel caso del Colle Bellaria a Salerno, dunque, quale potrà essere l’elemento paesistico significativo che potrà emergere in relazione alla città consolidata posta a valle? Quali le manifestazioni di paesaggio che hanno identificato nel tempo il luogo e il contesto artificiale della città?
Le risposte a questi interrogativi hanno dato corpo e forma alla proposta di organizzazione dell’area di Concorso, che trae comunque origine da caratteri paesistici ben definiti nei loro ambiti e profili. Ne è così emerso non un mero disegno di forme ma un’organizzazione di specifiche funzioni in grado di consentire una effettiva fruizione della bellezza del sito, lasciandone intatte le caratteristiche naturali e la conformazione originale, attraverso le quali potrà ottenersi una giusta integrazione con le strutture urbane più a valle.
La contrapposizione con la tessitura geometrica e spesso confusa della maglia urbana, diviene elemento di compensazione dei bisogni pregressi dell’abitare derivante dalla mancanza dei servizi, del verde, dell’organizzazione del tempo libero e dei rapporti sociali. Tutto ciò può essere perseguito attraverso la fruizione anche estetica degli spazi aperti, delle passeggiate, dei colori e di tutto ciò che crea il margine verde della struttura urbana. Ciò si ottiene con alcuni segni evocativi, della memoria e del ricordo collettivo, che rimanda a eventi, storie lontane o più recenti, come, ad esempio, la “Scuola medica Salernitana” o “Salerno capitale”.
Ecco, proprio in quei punti panoramici e di più ampia percezione visiva e contemplazione paesaggistica, prendono origine i diversi percorsi trekking e camminamenti di visita e conoscenza che attraversano il “Bosco tematico”, il “Giardino Botanico delle piante officinali e medicinali”, il “Parco delle essenze spontanee mediterranee”, che contiene in sé il più specifico “Parco della memoria – Museo Virtuale itinerante”. Tale Parco-Museo propone il recupero delle casematte ancora esistenti per raccontare la storia recente e passata di Salerno, in particolare lo sbarco degli alleati attraverso mostre fotografiche permanenti e proiezioni di filmati originali dell’epoca di riferimento storico.
A valle è previsto un nuovo il viale alberato-passeggiata urbana integrato da punti sosta e attrezzati, a cui è assegnato il compito di creare un diretto rapporto con la città e con i diversi nuclei residenziali posti a valle della SP 244 per Gioi. È un viale per passeggiare, ma anche per godere il verde e i diversi squarci di percezione dell’orizzonte aperto sul mare, sul fronte meridionale e sulla costa amalfitana, che pure si aprono di volta in volta tra e al di sopra delle strutture residenziali. Lungo il viale alberato quale passeggiata urbana, i percorsi principali di accesso e in corrispondenza dei punti panoramici, è proposta la sistemazione di apparecchiature multifunzioni ad elevata tecnologia, introdotte recentemente sul mercato. Tali apparecchiature sono costituite da casse acustiche per la diffusione sonora che al tempo stesso assolvono anche ad altre funzioni come la videosorveglianza e la diffusione WiFi per collegamenti internet che l’amministrazione comunale potrà fornire gratuitamente sulla base dei costi irrisori del servizio (DEVA). Più in dettaglio:l’involucro del DEVAè progettato per applicazioni in ambienti esterni e resistente agli agenti atmosferici (temperatura, irraggiamento, umidità e polvere). Inoltre l’unitàè costruita con una plastica resistente alla fiamma, conforme allo standard UL 94– V0. DEVA può essere connesso ad un dispositivo per la configurazione e di controllo (tablet, smartphone, PC), sia via cavo (ethernet) che wireless (Wi-Fi), o tramite rete cellulare GPRS. L’intero sistema è autoalimentato da pannelli solari e sarà gestito completamente dall’Amministrazione comunale. In questo modo i visitatori potranno accedere alle informazioni utilizzando il sistema come vera e propria piattaforma digitale.
![Luca Casaburi, Lucido Di Gregorio, Massimo Coraggio, Alfonso Di Masi, rossella solimeo, Antonio Coviello, Fabio Vece — Concorso internazionale di idee "Parco del Colle Bellaria e Antenna/Landmark per Salerno" Luca Casaburi, Lucido Di Gregorio, Massimo Coraggio, Alfonso Di Masi, rossella solimeo, Antonio Coviello, Fabio Vece — Concorso internazionale di idee "Parco del Colle Bellaria e Antenna/Landmark per Salerno"]()
Tavola 02
© Luca Casaburi . Published on February 20, 2015.
Infine, l’acqua!
Un piccolo invaso naturale che si propone di potenziare con opportune opere di sistemazione, al fine di creare un margine sul versante più a valle, lungo il quale si sviluppa il viale urbano alberato. Un elemento morbido, fluido, con un movimento perpetuo procurato dalla brezza marina, in grado di generare una zona umida pronta ad accogliere uccelli migratori e altre specie faunistiche: all’occorrenza potrà essere una importante riserva idrica da impiegare per l’irrigazione o per il servizio antincendio di primo intervento.
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Dettaglio dell'antenna
© Luca Casaburi . Published on February 20, 2015.
La visita
La visita è non solo favorita, ma addirittura incentivata. La funivia che prende origine da La Carnale approda all’attuale area di pertinenza degli uffici comunali destinata a parcheggio. Nel suo sviluppo sul colle, è segnata da filari di alberature per mitigarne un primo impatto finisce col diventare un segno di precisa identificazione e caratterizzazione della proposta di progetto. A seguire un piccolo ascensore orizzontale attraversa l’area del “Giardino botanico e delle piante officinali” con diverse fermate per consentire la visita delle “serre sperimentali” e dei percorsi tematici segnati con piccola cartellonistica di informazione sulle diverse specie, riportante il nome scientifico, loro natura e proprietà medicamentose, origine e provenienza. Allo stesso modo sarà organizzata tutta l’area del “Parco delle essenze spontanee mediterranee”, integrata da percorsi e camminamenti lungo tutto il fronte con affaccio sul mare. Quello stesso fronte che viene immaginato completamente illuminato di notte, con la sistemazione di lampade a terra del modello “Stones” da alimentare con lampade a Led o a risparmio energetico. L’impianto elettrico di alimentazione della rete di illuminazione sarà realizzato col sistema della “polifora” che comporta uno scavo in superficie assolutamente ridotto, con profondità anche solo di cm 30-50. L’adozione di tale sistema per la realizzazione delle reti tecnologiche in sottosuolo, prevede l’impiego di tubazioni del tipo “Polifore”, predisposte per il passaggio dei cavi elettrici, telefonici e delle fibre ottiche, mediante tubazioni separate. Nel “Manuale per la posa razionale delle reti tecnologiche nel sottosuolo urbano” della Regione Lombardia (Prima edizione novembre 2007), è riportato: “2.4 CAVIDOTTI E POLIFORE– La Polifora è un manufatto in calcestruzzo costituito da più fori per l’alloggiamento delle canalizzazioni in PEAD destinate alla posa di cavi dell’energia elettrica e/o telecomunicazioni (cavidotti). La polifora può presentare un solo foro grande oppure più fori (uno per ogni tubo)”. La realizzazione della struttura di rete prevede, pertanto: lo scavo, il trasporto a rifiuto del materiale di risulta, la formazione del magrone di fondazione, il collocamento delle tubazioni fissate e distanziate tramite staffe, il getto del calcestruzzo in cui annegare le tubazioni; il rinterro e la successiva sistemazione con ricomposizione della coltre superficiale naturale, la sistemazione di pozzetti di ispezione mediamente ogni cinquanta metri circa. Esistono in commercio collari distanziatori per cavidotti che permettono di: preservare l’integrità del cavo; facilitare l’inserimento dei cavi nelle condutture; posizionare mazzi di cavi ausiliari in modo uniforme nella sezione della conduttura, evitando attorcigliamenti.
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Vista dall'interno dell'antenna
© Luca Casaburi . Published on February 20, 2015.
Il “Parco delle essenze spontanee mediterranee” e il “Giardino Botanico e delle piante officinali e medicinali”
Sull’area posta lungo il versante ad ovest, in posizione di diretta percezione dal mare, è prevista la realizzazione di un “Parco delle essenze spontanee mediterranee” sia per una ricomposizione della macchia mediterranea, sia per la creazione di un itinerario didattico di visita e conoscenza della flora spontanea, da concepire quale sfondo naturale al di sopra dell’attuale profilo artificiale dei fabbricati residenziali.
All’interno dell’area delimitata, è proposta la creazione di un Museo narrante, previo intervento di recupero delle casematte ancora conservate, all’interno delle quali potrà essere allestita una mostra fotografica permanente sul tema di “Salerno capitale”, con proiezioni filmati originali prodotti durante lo sbarco degli alleati.
Dedicato invece alla scuola medica salernitana è il “Giardino Botanico delle piante officinali e medicinali” previsto lungo il versante del promontorio che affaccia a sud. L’intera area opportunamente delimitata e protetta, potrà essere affidata alla custodia e gestione dell’Università, allo scopo di sviluppare ricerca e sperimentazione, anche con l’utilizzo di alcune serre previste all’interno dell’area tematica, da utilizzare per la sperimentazione e come “Banca del seme”.
Sia nell’area del “Parco delle essenze spontanee mediterranee” che in quella dedicata al “Giardino Botanico delle piante officinali e medicinali” potranno essere impiantate una molteplicità di essenze, tra cui:
Erbe e piante officinali e medicinali: Acetonella, Alchemilla, Arnica, Brunella (basilico selvatico), Bugola (foglie della madonna) Canapacquatica,Carlina,Caprifoglio, Cicoria, Coda cavallina, Erica, Farfaraccio, Ginepro, Parietaria, Rosolaccio, Valeriana rossa (basilico rosso), Malva, menta, mentastro, viola, ortica, cerfoglio, salice, aglio, poro, nasturzio, crescione, finocchiastro, ricino, aglio di serpe, acetosa, asparago di montagna, geranio odoroso, cipollotto, tarassaco, zafferano selvatico, borraggine, cardo, crescione, erba cipolina, giaggiuolo nano, belladonna finocchiastro e altre ancora.
Alberature di nuovo impianto: Tamerice, Melograno, Corbezzolo, olivo, Ginepro comune. Roverellas, Elce, Pino domestico, Pino marittimo, Pino d’Aleppo, Tasso, Carpino nero, Olmo cxampestre, Alloro, Lentisco, Carrubo, Ginestra, Bianco spino, Bagolaro, Mirto, Agrifoglio, Acero italiano, Erica arborea, Edera, Oleandro, Agnocasto, Vesicaria, Sorbo dell’uccellatore, Terebinto, Lentaggine, Palma delle azzorre (fenix) e altre ancora.
L’intero sistema dei camminamenti e percorsi (trekking, mountain bike ecc.) contempla la sistemazione di bacheche, cestini portarifiuti, portabici, fontane, panchine e aree attrezzate per il gioco dei bimbi.
Nei punti panoramici e di osservazione è prevista, altresì, l’installazione di un totem digitale per ambienti esterni a basso impatto ambientale ingombro ridotto e monitor LCD che permette la visibilità dei contenuti in qualsiasi condizione di luce. Lo scopo è quello di fornire informazioni culturali, storiche e scientifiche sulle funzioni dell’area destinata a Parco e sulle attività che si svolgono o che si programmano durante tutto l’anno, attraverso l’uso semplice e immediato di una strumentazione elettronica ad elevato contenuto tecnologico.
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Vista dell'area in prossimità dell'antenna e del Parco colle Bellaria
© Luca Casaburi . Published on February 20, 2015.
I punti panoramici e di godimento del panorama
I punti panoramici attuali saranno conservati e potenziati attraverso la sistemazione di sedute, cannocchiali con ottica di ravvicinamento, totem digitali, cestini gettacarte e pannelli in legno da dedicare all’illustrazione degli itinerari e percorsi, alla presentazione del museo narrante e delle diverse aree tematiche come delle attività culturali ed espositive a supporto di programmi di visita, da organizzare anche guidata a scopi didattici principalmente rivolti ai ragazzi delle scuole di grado inferiore. Sulla piazzola presente a valle, di maggiore estensione e di più facile fruizione, è stata prevista la sistemazione di una struttura rimovibile leggera da realizzare con la stessa maglia metallica prevista per l’alloggiamento delle antenne e dei ripetitori. La nuova struttura potrà essere destinata ad attività espositive con servizio di piccolo bar-ristoro a servizio dei visitatori. La superficie di copertura, mentre sarà attrezzata con telo impermeabile fissato all’interno, su quella esterna potrà favorirsi la ramificazione dei cespugli spontanei e delle stesse piante mediterranee, secondo criteri e modalità previsti per l’architettura verticale.
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Vista in prossimita dell'antenna dal colle Bellaria
© Luca Casaburi . Published on February 20, 2015.
Il “Bosco tematico”
Su tutta l’area posizionata sul versante a nord, è già presente un’ampia area boscata e un percorso di collegamento a un’area di sosta e panoramico, posizionato a metà costa. Nelle zone libere e di più facile accesso, la proposta di progetto prevede la realizzazione di un “Bosco tematico” da realizzare con la sistemazione del bosco esistente e con la messa a dimora di nuove essenze arboree da posizionare secondo un criterio selettivo e rappresentativo delle famiglie di appartenenza. L’intera area sarà attrezzata con percorsi di visita con apposite etichettature delle diverse specie, che comprenderà la descrizione con nome scientifico e volgare di ogni pianta, provenienza e caratteristiche.
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Vista di dettaglio della struttura reticolare dell'antenna.
© Luca Casaburi . Published on February 20, 2015.
Il sistema dei collegamenti
Oltre alla realizzazione di un parcheggio a monte del promontorio con accesso diretto dalla strada SP 244 per Gioi, è prevista una funivia con stazioni alla Carnale e al parcheggio annesso agli attuali uffici comunali, la cui linea di collegamento sarà accompagnata da un doppio filare di alberi allo scopo da una parte di mitigarne l’impatto e dall’altro di creare un suggestivo segno che indirizza lo sguardo da sud direttamente sul colle. Da qui parte un collegamento con ascensore orizzontale che porta fino ai parcheggi posti a monte, con fermate in corrispondenza delle serre e dei percorsi di visita che si sviluppano all’interno dell’area tematica.
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Vista notturna del Parco colle Bellaria con l'illiminazione a leed modello "stones"
© Luca Casaburi . Published on February 20, 2015.
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Vista notturna del Parco colle Bellaria con l'illiminazione a leed modello "stones"
© Luca Casaburi . Published on February 20, 2015.