L’abitato di Marmore, nel quale si trova l’area oggetto del concorso è caratterizzato dalla compresenza di due sistemi edilizi assolutamente contrapposti; il primo puntiforme ed esteso (lotto con edificio mono-bi familiare di due, massimo tre piani); il secondo, molto compatto, costituito da piccoli aggregati edilizi caratterizzati da un’immagine fortemente unitaria.
© Paolo Verducci . Published on March 11, 2013.
L’idea principale è quella di un aggregato edilizio compatto e unitario, organizzato attorno ad una piccola piazza e costruito da case alte due o tre piani al massimo. Le case saranno caratterizzate da un doppio fronte: prevalentemente chiuso verso la piazza interna e, viceversa, molto articolato nella parte retrostante, un pò come avveniva negli antichi borghetti medievali: chiusi e turriti verso gli spazi pubblici, frammentati dagli annessi e dalle superfetazioni nelle parti rivolte verso gli orti.
© Paolo Verducci . Published on March 11, 2013.
In definitiva il modello insediativo proposto dovrebbe coniugare due opposte aspirazioni: da una parte tendere alla massima socializzazione ed integrazione, dall’altra garantire anche attraverso la presenza di piccoli patii interni la possibilità di ritirarsi e raccogliersi privatamente all’interno del proprio alloggio.
© Paolo Verducci . Published on March 11, 2013.
Il progetto si compone di tre elementi fondamentali: le case, gli orti (compresi i poggioli) e la piazza. Il principio insediativo è una maglia parallela di tre metri e trenta di interasse, che struttura sia gli alloggi che gli spazi verdi pubblici concepiti come una estensione dell’alloggio stesso in forma di orto privato. Il tutto è disposto secondo quote articolate in modo da separare i vari ambiti di pertinenza (pedonale, carrabile, pubblico, privato).
© Paolo Verducci . Published on March 11, 2013.